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Manifestazione 28 novembre: l’AFAM in piazza in difesa dell’arte, della musica, del design

Il volantino unitario FLC CGIL, CISL Università, UILRUA

26/11/2015
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FLC CGIL -  CISL Università - UILRUA

Italia Paese dell’arte, della musica, del design

Il 28 novembre manifestazione nazionale a Roma di tutte le categorie del Pubblico Impiego

L’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM) C’è, il Governo NO.

L’Italia è il luogo dove crescono e si formano grandi artisti e musicisti, non solo italiani: ci sono infatti, ripartiti tra tutti gli Istituti, quasi 9 mila studenti stranieri, pari a oltre il 10% del totale (Fonte: MIUR). La formazione alla musica e alle arti contribuisce allo sviluppo della sensibilità e dell’identità storica di tutti i cittadini, ha un ruolo che va sicuramente oltre la produzione del bello, contribuendo non solo alla qualità stessa della nostra democrazia ma anche alla ricchezza economica del nostro Paese. Si parla quindi di formazione artistica e musicale in termini sia di investimento culturale che economico: la cultura vale in Italia cinque punti percentuali di PIL e il suo indotto frutta 68 miliardi di euro ogni anno, offrendo lavoro ad oltre 1 milione e mezzo di persone (Fonte: Fondazione Symbola e Unioncamere, 2013). Ad ogni investimento sulla cultura si ha una ricaduta economica di 7 volte superiore.

Eppure questo Governo non investe abbastanza nella cultura.

L’AFAM è ormai collocato nel terzo settore dell’alta formazione e specializzazione insieme all’Università e agli Enti di Ricerca, ma la Legge 508/99, che doveva fornire gli strumenti di sviluppo del sistema, è rimasta in gran parte inattuata. Gli obiettivi mancati di quel progetto normativo hanno realizzato, di fatto, una sorta di autonomia delle Istituzioni sotto tutela, controllate dal MIUR che rappresenta il grande limite di questo settore, regolato ancora da un ibrido di norme che continuano a vincolare invece che liberare energie. Per l’AFAM non ci sono risorse adeguate per aprire le trattative per il rinnovo del contratto, scaduto da ben 6 anni, ma neppure quelle per attuare pienamente la riforma prevista dalla L. 508/99 che dovrebbe allineare l’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica al sistema universitario come nel resto d’Europa.

Questo Governo deve dare risposte al Paese più ricco di cultura al mondo!

  • sviluppo definitivo della riforma
  • un nuovo contratto nazionale
  • assunzione a tempo indeterminato dei docenti e del personale tecnico amministrativo precari
  • assetto della docenza
  • investimenti pluriennali programmati, più risorse da subito
  • statizzazione degli istituti superiori di studi musicali
  • investimenti nel diritto allo studio, nel restauro e nella sicurezza delle sedi
  • aumento dell’organico del personale docente e tecnico amministrativo, a fronte  di  un aumento del 20% degli studenti

Il Sindacato ha proposte concrete per ciascuno di questi obiettivi e la sua azione punta, con il sostegno dei lavoratori, a cambiare la politica del Governo nei confronti dei nostri Settori, con l’obiettivo di recuperare il ritardo sin qui accumulato nei confronti degli altri Paesi industrializzati al fine di contribuire a realizzare lo sviluppo del nostro Paese.

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