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Elezioni rinnovo CUN 2019: tutto quello che occorre sapere. Si vota dal 5 al 14 marzo

Claudio Musicò è il candidato della nostra organizzazione per il personale TAB ed i Lettori/CEL.

30/01/2019
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Le elezioni per il rinnovo parziale del Consiglio Universitario Nazionale (CUN), dopo il rinvio di gennaio sono state fissate definitivamente in tutti gli atenei nei giorni dal 5 al 14 marzo 2019.

In questo spazio forniamo alcuni approfondimenti sull’attività del CUN, sulla conferma della candidatura di Claudio Musicò per il personale TAB e per i Lettori/CEL e un breve bilancio dei quattro anni appena trascorsi.

In questa pagina è anche disponibile la normativa di riferimento e, tra gli allegati, i materiali di propaganda.

Manifesto | Opuscolo

La normativa di riferimento
L’attività del Consiglio Universitario Nazionale

Il CUN è un organismo di rappresentanza, in cui sono presenti, su base elettiva, tutte le professionalità che operano nel mondo universitario. Il CUN è il luogo centrale per le politiche universitarie, orienta in senso democratico le decisioni che vengono prese per il Sistema Universitario Nazionale.

È composto da: 14 ordinari, 14 associati, 14 ricercatori, 3 tecnici-amministrativi, 8 studenti, 3 rettori, 1 rappresentante dell’interconferenza dei dipartimenti, 1 dirigente amministrativo.

Cosa fa: è organo elettivo di rappresentanza del sistema universitario. Formula pareri e proposte al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, relativamente alle seguenti materie:

  1. obiettivi della programmazione universitaria;
  2. sistema di finanziamento delle Università;
  3. ordinamento degli studi universitari e regolamenti didattici di Ateneo;
  4. definizione dei settori scientifico-disciplinari, dei settori concorsuali e dei macro settori concorsuali;
  5. definizione dei criteri identificanti il carattere scientifico delle pubblicazioni, ai sensi dell’art. 3-ter, comma 2, della l. 9 gennaio 2009, n.1;
  6. verifica periodica dei criteri e parametri per la valutazione dei candidati ai fini dell’attribuzione dell’abilitazione scientifica nazionale, ai sensi dell’art. 9 del DM 7 giugno 2012, n. 76;
  7. identificazione dei programmi di ricerca di alta qualificazione finanziati dall’Unione Europea o dal MIUR ai fini delle procedure di chiamata diretta ai sensi dell’art. 1, comma 9, della l. 4 novembre 2005, n. 230 e successive modifiche;
  8. definizione delle tabelle di corrispondenza tra le posizioni accademiche italiane ed estere, agli effetti dell’art. 18, comma 1, lett. b) della legge 30 dicembre 2010, n. 240;
  9. nomina delle Commissioni di docenti incaricati di esprimere il parere ai fini delle procedure di chiamata diretta e di chiamata per chiara fama, ai sensi dell’art.1, comma 9, della legge 4 novembre 2005, n. 230 e successive modifiche;
  10. passaggio di settore scientifico-disciplinare e/o concorsuale dei professori ordinari, associati e dei ricercatori, ai sensi dell’art. 3 del DM 29 luglio 2011.

Ogni altra materia che il Ministro dell’Università e della Ricerca ritenga di sottoporre al parere del CUN.

Breve bilancio dell’attività CUN

Il CUN, in questi ultimi 4 anni, è intervenuto su tutte le principali questioni che hanno attraversato le Università, facendosi spesso portavoce del disagio e delle difficoltà vissute dal sistema universitario.

I Ministri succedutisi in questi ultimi anni, intervenuti sporadicamente alle sedute del CUN, hanno spesso dimostrato la loro insofferenza verso il massimo organismo di rappresentanza del mondo universitario e le sue prese di posizione. Il CUN, infatti, rappresenta tutte le aree disciplinari, ha al suo interno rappresentanti del personale docente, del personale tecnico-amministrativo e degli studenti, e anche una rappresentanza dei Rettori e dei Direttori generali. I Ministri, però, hanno evidentemente preferito altri "consiglieri" e altre politiche. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Un’università più povera, con meno personale e meno risorse e soprattutto con meno studenti.

Il CUN ha prodotto importanti proposte come quella sulle nuove classi di laurea, diverse mozioni sul sistema universitario e uno studio sulle autonomie universitarie dopo l’emanazione della legge 240/2010.

Il candidato della FLC CGIL è Claudio Musicò.
L’impegno per queste elezioni

Claudio MusicòLa presenza del personale contrattualizzato è certamente inadeguata rispetto al peso, alle competenze ed al ruolo che questa categoria rappresenta all’interno del mondo universitario, solo 3 su 58 componenti. Nonostante questo, il lavoro al CUN fin qui svolto dal rappresentante della FLC CGIL  è stato efficace ed ha contribuito, spesso in maniera determinante, alla predisposizione di tutti i principali documenti approvati.

Per questa elezione la FLC CGIL candida Claudio Musicò, componente uscente per il personale TAB e Lettori/CEL.

Claudio ha 53 anni è dipendente dell’Università Roma Tre, categoria D.
È stato eletto nelle RSU per due mandati nel 1998 e nel 2001 e dal 2000 al 2002 è stato il coordinatore del comitato degli iscritti della FLC di Roma Tre.
Dal 2002 al 2010 ha svolto la funzione di componente elettivo del personale TAB nel Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo.
Dal 2010 al 2016 è stato componente della Segreteria della FLC CGIL di Roma e Lazio. Attualmente è segretario generale di Rieti - Roma Est - Valle dell’Aniene.
È impegnato da sempre nel sindacato, crede nell’importanza di una università pubblica e accessibile a tutti.

Claudio Musicò garantirà una puntuale informazione sui lavori del CUN e sui documenti discussi e approvati.

Sarà continuo l’impegno nel ricercare sintesi e condivisione con le altre componenti del CUN,  nella consapevolezza che troppo spesso il lavoro del personale Tecnico Amministrativo e dei Lettori/CEL nelle università è troppo poco considerato e valorizzato.

Per contattare Claudio Musicò
claudio.musico@uniroma3.it