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L'Università dell'Aquila deve continuare a vivere

Tra le priorità del dopo-terremoto c'è l'impegno ad assicurare la continuità didattica e funzionale all'Università dell'Aquila.

09/04/2009
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L'Università dell'Aquila è una realtà fondamentale per la città e per l'intera Regione, sia dal punto di vista culturale e sociale, sia dal punto di vista economico. L'Università ha subito danni pesanti, con la distruzione di intere strutture. Il nostro impegno, insieme con coloro che all'Università operano, deve in primo luogo essere volto a garantire la continuità di funzionamento dell'istituzione, assicurare il completamento dell'anno accademico, di lezioni ed esami.

Per questo riteniamo necessario uno sforzo di cooperazione che coinvolga in primo luogo le altre istituzioni universitarie della Regione Abruzzo, consentendo ai docenti e agli studenti aquilani di disporre di spazi alternativi negli altri Atenei, nei quali completare l'anno in corso, al tempo stesso sottolineando la continuità funzionale e la ferma determinazione dell'Ateneo aquilano di tornare alla normalità e di ricostruire nel più breve tempo possibile ciò che è andato distrutto. Al tempo stesso, è necessario che la Protezione Civile attivi il monitoraggio sullo stato delle Facoltà per mettere a disposizione quelle immediatamente utilizzabili; è necessario assicurare la disponibilità di alloggi agli studenti fuori-sede, sia attraverso una rapida ricognizione degli edifici ancora idonei, sia con l'immediata realizzazione di strutture temporanee. In questo senso la Cgil abruzzese e la FLC si fanno interpreti di una richiesta al sistema universitario regionale e alle istituzioni di Governo volta a collocare le ricostruzione della realtà universitaria aquilana tra le priorità assolute del dopo-terremoto.

Roma, 9 aprile 2009