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La FLC CGIL scrive al Ministro Manfredi e ai Rettori in merito alle misure per il contenimento del Coronavirus

Ridurre la presenza di personale negli Atenei al numero minimo e strettamente indispensabile.

09/03/2020
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Gentile Ministro e Magnifici Rettori,

la situazione di emergenza sanitaria che ha oramai con evidenza investito il Paese rende necessari provvedimenti temporanei e straordinari, con indicazioni chiare e il più possibile inequivocabili volti alla limitazione del contagio Covid19 in corso.

Questa è la ratio e anche la lettera degli ultimi interventi del governo, in particolare i DPCM del 4 e 8 marzo, che prevedono la sospensione dell’attività didattica in tutte le università.

In questo contesto, come organizzazione sindacale, non possiamo che ribadire le indicazioni allegate, che abbiamo prodotto in occasione del primo provvedimento di sospensione dell’attività didattica e nel  contempo, alla luce degli ultimi gravi sviluppi, richiamare la necessità che sia data a tutti gli Atenei l’indicazione di adottare  tutte le misure possibili volte a ridurre al numero minino e strettamente indispensabile la presenza dei lavoratori e delle lavoratrici nelle diverse sedi, così da ridurre anche i movimenti sul territorio e in ogni caso la possibile diffusione della malattia. Riteniamo utile che venga esplicitamente indicata una riduzione delle attività ai servizi minimi, inderogabili e indifferibili, attivando lo smart working, turnazioni, flessibilità oraria e banca delle ore. A riguardo ci sembra utile richiamare la Nota del Ministero dell’Istruzione sulle Istruzioni operative di applicazione del  Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 marzo 2020, in cui si prevede espressamente l’organizzazione delle “attività necessarie concernenti l'amministrazione, la contabilità, i servizi tecnici e la didattica, avvalendosi prevalentemente (per quanto possibile) della modalità a distanza” ed inoltre “considerata la sospensione delle lezioni prevista dal DPCM, l’emergenza in atto e la necessità di contenere il più possibile gli spostamenti fisici delle persone per ragioni lavorative..”, si prevedono limitazioni al servizio “attivando i contingenti minimi” di personale, anche “attraverso turnazioni del personale tenendo presente condizioni di salute, cura dei figli a seguito della contrazione dei servizi di asili nido e scuola dell’infanzia, condizioni di pendolarismo per i residenti fuori del comune sede di servizio, dipendenti che raggiungono la sede di lavoro con utilizzo dei mezzi pubblici”.

Pur nel quadro delle naturali diversità tra i due settori, ci sembra importante che tutte le Università (statali e non statali) si attengano in maniera omogenea agli stessi principi generali e a simili provvedimenti precauzionali e chiediamo quindi l’attivazione da parte del Ministero di simili indicazioni per l’università.