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Richiesta di riconoscimento di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico dell’A.O.U. Policlinico “Gaetano Martino” di Messina da parte della regione Sicilia: una forzatura giuridica contro l'interesse pubblico!

Il testo della lettera indirizzata dalla FLC CGIL alla Ministra Messa e al Ministro Speranza.

09/04/2021
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Pubblichiamo di seguito la richiesta di intervento inviata alla Ministra per l’Università e la Ricerca, Maria Cristina Messa e al Ministro della Salute, Roberto Speranza, riguardante i dubbi di legittimità e opportunità sulla richiesta di riconoscimento di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (I.R.C.C.S) dell’A.O.U. Policlinico “Gaetano Martino” di Messina.

______________

Roma, 9 aprile 2021

Alla Prof.ssa Cristina Messa
Ministra Università e Ricerca

All’On. Roberto Speranza
Ministro Salute     

Oggetto: richiesta di intervento per dubbi di legittimità e opportunità sulla richiesta di riconoscimento di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (I.R.C.C.S) dell’A.O.U. Policlinico “Gaetano Martino” di Messina.

Con Deliberazione n. 115 del 4 marzo 2021 la Giunta della Regione Sicilia ha deciso di apprezzare la proposta dell’ex Assessore regionale per la salute Ruggero Razza, di cui alla nota prot. n. 9229 del 17 febbraio 2021, afferente la dichiarazione di interesse e contestuale richiesta di riconoscimento di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (I.R.C.C.S.) dell’A.O.U. Policlinico “Gaetano Martino” di Messina, ai sensi delle disposizioni di cui agli articoli 13 e 14 del decreto legislativo 16 ottobre 2003, n. 288 e successive modificazioni.

La trasformazione in Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) della AOU Policlinico “Gaetano Martino” di Messina si configura a nostro avviso come un declassamento funzionale e istituzionale del Policlinico universitario che, per propria natura, assolve a funzioni inscindibili e multidisciplinari riguardante la didattica, la ricerca e l’assistenza. Tali prerogative, istituzionalmente di competenza dei policlinici universitari, risultano essere incompatibili con quanto la legge prevede circa la funzione degli I.R.C.C.S, istituti mono disciplinari e privi della funzione della didattica. Questa è la motivazione di fondo che ci rende convinti della necessità di fermare questo progetto che, se fosse portato a termine, determinerà inevitabilmente per il territorio un depotenziamento dell’offerta di assistenza sanitaria e di formazione nelle discipline in campo medico, con un indebolimento complessivo dell'istituzione universitaria e la messa in discussione dello stato giuridico pubblico del personale attualmente impiegato nel policlinico universitario.

Il Policlinico di Messina è DEA di secondo livello e unico HUB della Provincia di Messina, centro di riferimento di una utenza non solo regionale, ma anche extra regione, in particolare della Calabria, con una dotazione di 549 posti letto ed un organico che conta più di 2.000 dipendenti. E’ sede di Trauma Center, punto di riferimento per le emergenze legate al parto e al neonato, all’infarto, all’ictus e ad altre patologie, con strumentazioni all’avanguardia, la maggior parte delle quali acquistate con finanziamenti universitari, quali il CyberKnife (sistema robotizzato di radiochirurgia stereotassica), il sistema robotico “Da Vinci Xi”, la PET, solo per citarne alcune.

L’AOU è sede della Scuola di Medicina e Chirurgia e struttura di riferimento dell’Università degli Studi di Messina per lo svolgimento delle attività assistenziali necessarie alla didattica e alla ricerca in campo sanitario.

Il processo di trasformazione sembrerebbe partito da un’istanza congiunta dell’AOU e dell’Università, che ha incontrato il parere favorevole del dimissionario assessore alla sanità.

Dalla richiesta deliberata dalla Giunta Regionale Siciliana, emerge che la trasformazione in IRCCS è stata avanzata per due discipline, a norma dell’art. 13, comma 1, del Decreto Legislativo n. 288 del 16 ottobre 2003 Linea di ricerca 1: “Studio e Trattamento della patologia vascolare acuta”, mediante lo sviluppo di tecniche innovative per lo studio ed il trattamento di pazienti con patologia vascolare acuta, sia ischemica che emorragica, e Linea di ricerca 2: “Percorsi innovativi nella gestione multidisciplinare delle malattie infiammatorie croniche e immunomediate”, attraverso lo sviluppo di tecniche e approcci innovativi nel trattamento dei pazienti con malattie infiammatorie”. Ciò non appare rispondente all’ampia attività di ricerca e assistenziale svolta e quindi è evidente il rischio di mortificare gli altri punti di eccellenza che l’A.O.U. Policlinico “Gaetano Martino” di Messina oggi esprime e, oltretutto, le due “linee” individuate non sembrerebbero tra loro complementari e integrate come invece d’obbligo in base al già richiamato comma 1 dell’art. 13 del Decreto Legislativo n. 288 del 16 ottobre 2003.

Appare a dir poco sorprendente che riguardo a un processo di tale rilevanza sia mancata la dovuta e preventiva informazione e confronto con le parti sociali, come pure assai grave appare il mancato coinvolgimento degli organi dell’università, Consiglio di Amministrazione e Senato Accademico e ciò, oltre a far sorgere dubbi di carattere formale circa la legittimità degli atti intrapresi, getta anche un’ombra sulle reali motivazioni alla base di questa operazione di trasformazione in IRCCS del Policlinico di Messina. In considerazione del fatto che, ad eccezione della sopra richiamata delibera della Giunta regionale, le uniche informazioni disponibili a riguardo sono quelle avute attraverso gli organi di stampa, la FLC CGIL, insieme alle altre Organizzazioni del comparto università, ha avanzato due formali richieste, una in data 15 marzo per l’accesso agli atti e una in data 18 marzo per un’audizione alla Commissione sanità regionale. Lo scopo di tali iniziative è quello di provare a far luce circa le motivazioni e le responsabilità degli atti prodotti e nel contempo rappresentare i rischi di questa trasformazione rispetto al territorio, ai cittadini e ai lavoratori direttamente coinvolti.

Non sfugge alla scrivente che nella stessa nota dell’Assessorato regionale per la salute, prot. n. 9229, del 17 febbraio 2021 si fa presente che il Policlinico di Messina in atto non è in possesso di formale provvedimento di accreditamento, come invece risulterebbe necessario per la trasformazione in IRCCS in base a quanto previsto al punto b) dell’art. 13 del D.Lgs. 288/2003. Tale provvedimento di accreditamento alla scrivente non risulta essere stato adottato neanche successivamente ai sensi del D.A. 890/2002 e s.m.i. e del D.A. 319/2010. Inoltre, a completare il quadro poco chiaro relativo ai presupposti di trasformazione in IRCCS dell’AOU di Messina, si aggiunge anche il fatto che ad oggi non ci risulta essere ancora stato rinnovato il Collegio Sindacale, importante organo di controllo e certificazione scaduto dal novembre 2019!

Tutto ciò premesso la scrivente O.S. ritiene auspicabile un intervento delle SS.LL per quanto di loro competenza, affinché venga fatta chiarezza sull’avvio del processo di trasformazione in IRCCS dell’A.O.U. Policlinico “Gaetano Martino” di Messina, un atto che allo stato attuale alla scrivente O.S. appare in evidenza come una forzatura giuridica contro l’interesse pubblico.

In attesa di riscontro si porgono cordiali saluti.

Il Segretario generale FLC CGIL
Francesco Sinopoli