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Università: reclutamento e precariato della docenza e della ricerca

Il resoconto unitario dell’incontro dell’8 giugno 2017 tra organizzazioni ed associazioni universitarie ed i rappresentanti del MIUR.

15/06/2017
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L'8 giugno scorso si è svolto al MIUR l'incontro richiesto da ADI, AIDU, AIPAC, ANDU, ARTeD, CISL Università, CNU, CONFSAL-CISAPUNI-SNALS, CoNPAss, CNRNS, Federazione UGL Università, FLC CGIL, LINK, RETE29Aprile, SNALS Docenti Università, UDU e UIL RUA.

I rappresentanti dei sindacati e delle associazioni degli studenti, dei ricercatori e dei professori hanno incontrato il prof. Marco Mancini, capo di dipartimento e delegato dalla ministra Valeria Fedeli, e il dott. Daniele Livon, direttore generale del MIUR.

La discussione si è incentrata prevalentemente sul problema del reclutamento e del precariato. Da parte delle Organizzazioni si è sottolineata la necessità e l'urgenza di reintegrare nei prossimi 5 anni 20.000 posti di ruolo, a causa del notevole calo di organico già avvenuto, nonché dei pensionamenti previsti (almeno 1500 all'anno). Senza adeguati provvedimenti straordinari da parte dello Stato, le ricadute sul piano della ricerca e della didattica – peraltro già in atto - sarebbero infatti terribili, per non parlare delle decine di migliaia di ricercatori precari che attendono la possibilità di essere assunti con un contratto stabile.

Da parte di tutte le Organizzazioni è stato sottolineato che per risolvere tale problema è indispensabile agire su due fronti: un intervento immediato per arginare l'emergenza, ed una riforma strutturale del pre-ruolo per eliminare l'abuso da parte degli atenei di forme contrattuali precarie senza sbocchi.

E' stato inoltre rimarcato che le risorse per iniziare a risolvere i problemi si dovrebbero recuperare subito a partire dai fondi stanziati per le “cattedre Natta" (sulle quali c'è la contrarietà da parte dell'intero comparto dell'università) e dal denaro pubblico non speso dall'Istituto Italiano di Tecnologia.

Il prof. Mancini ha risposto che sulle cattedre Natta l'iter parlamentare è ricominciato, con delle sostanziali modifiche rispetto all'inizio. E' stata riformulata la nomina delle commissioni che ora avverrebbe da parte del MIUR sulla base delle segnalazioni dei presidenti da parte di CNR, CUN, CRUI ed Accademia dei Lincei, e per quanto riguarda gli altri componenti, da parte dell'ANVUR che predisporrà delle candidature sulla base dei quantili più alti identificati. Per quanto riguarda i settori European Research Council (ERC) sarà il candidato ad indicare il settore concorsuale, e la commissione dovrà chiedere un parere pro-veritate se non competente sul settore indicato. Infine, il numero di classi stipendiali incrementali è stato ridotto a +2.

Per quanto riguarda i fondi pubblici non spesi dall'IIT, è in corso di preparazione una convenzione tra IIT e MIUR per l'impiego di tali somme con l'obiettivo di reintegrare il prossimo PRIN e di far partire un nuovo piano per il reclutamento di 1000 RTDb.

La somma individuata, dell'ordine di grandezza di 250ML€ resterà nelle disponibilità dell'IIT per motivi di natura contabile, ma saranno gestiti dal Ministero in modo da garantire l'equità tra i diversi SSD. Entro luglio comunque dovrebbe esser definita la questione, in modo da avere i tempi tecnici per far partire il bando del prossimo PRIN.

Per quanto riguarda la richiesta di un bando straordinario di 20.000 posti di ruolo, il prof. Mancini ha osservato che tutti i governi, compreso quello attuale, sono stati contrari. Il Dott. Livon ha poi osservato che i bilanci degli atenei sono mediamente migliorati in questi ultimi anni, ed è auspicabile l'aumento della quota del turn over, rispetto al 100% già previsto a partire dal 2018; tale materia sarà oggetto della prossima legge di bilancio.

Secondo il prof. Mancini, per quanto riguarda i punti organico, non è attualmente previsto il superamento di tale meccanismo, che ha attualmente garantito la tenuta dei bilanci degli Atenei.

Riguardo alla riforma delle figure pre-ruolo, è stata confermata l'intenzione del MIUR di far partire un tavolo tecnico entro il mese di giugno: da parte del prof. Mancini e del dott. Livon si è convenuto che l'attuale percorso è troppo lungo ed incerto, ed una misura correttiva è assolutamente indispensabile. Una possibilità potrebbe essere, secondo il prof. Mancini, quella di "unire" le figure di RTDa e RTDb.

Uno dei punti più delicati discussi in tema di reclutamento è stata la creazione di circa 1200 nuove posizioni di ricercatore attraverso il finanziamento aggiuntivo ai “dipartimenti eccellenti”; tali posti, definiti “di ruolo” sia dal prof. Mancini che dal dott. Livon, dovrebbero essere degli RTDa. Da parte di tutte le rappresentanze si è ribadito che, nella legislazione attualmente vigente, solo i RTDb possono essere considerati “di ruolo”, mentre gli RTDa sono da considerarsi a tutti gli effetti figure "precarie". Se tale interpretazione del MIUR venisse confermata, si tratterebbe dell’ulteriore provvedimento-beffa per un’intera generazione di precari.

E' stato poi brevemente discusso il problema dell'accreditamento dei corsi di laurea, sul quale hanno pesato la drastica riduzione delle risorse negli ultimi anni ed alcuni errori di programmazione delle risorse da parte degli Atenei, di cui purtroppo stanno facendo le spese gli studenti.

La riunione si è conclusa con l'impegno da parte del MIUR di attivare tra un paio di settimane dei tavoli tecnici per proseguire e approfondire il confronto. Un primo tavolo tecnico dovrebbe riguardare il nuovo reclutamento e il pre-ruolo. Si è proposto di attivare anche un tavolo sul numero chiuso.