Convegno Nazionale "Immigrati, scuola e diritti di cittadinanza" - Collegno (TO) - Prima giornata

  • 10:30

    E' il momento delle relazioni. Il compito di illustrare quella introduttiva viene affidato a Beniamino Lami, Segretario Nazionale della FLC Cgil, ricordando le esperienze educative di don Milani e Mario Lodi, due figure che sono state punto di riferimento pedagogico-culturale per generazioni di insegnanti che hanno attraverso il loro impegno innovato la scuola. Oggi la scuola italiana è sotto attacco perché questo governo ha deciso di smantellarla.

    In questo quadro, la necessità di costruire una scuola interculturale, così come richiede la presenza

    sempre più alta di alunni immigrati, incontra grosse difficoltà di realizzazione che la Cgil cercherà di superare con proposte contrattuali concrete se necessario con la mobilitazione.

    Scarica il testo integrale della sua relazione

  • 10:20

    Interviene ora Omer Bonezzi, Presidente Nazionale di Proto Fare Sapere. Questa è la sintesi del suo intervento:

    "Ritiene importante innanzitutto che questo anno scolastico prenda avvio vedendo il sindacato e l'associazione impegnati sul tema dell'immigrazione e la sua relazione con la scuola ed i diritti di cittadinanza.

    L'immigrazione assieme al tema della sicurezza, afferma, oggi viene strumentalizzato per generare in molti cittadini un senso di insicurezza su cui, poi, ottenere consenso per esercitare il potere politico. Nella società della conoscenza non servono le chiusure che oggi vengono proposte come strumenti di rassicurazioni da parte della destra. E' un'allucinazione ideologica, infatti, proporre di tornare a prima del 68, sopratutto se la dimostrazione di questo viene simbolicamente affermata attraverso l'introduzione del grembiulino per i bambini. Servono aperture regolate, non aperture generiche ma regole che consentano di fare reti sociali e di comunicazione. Se ciò non avverrà è evidente che le soluzioni primitive proposte dalla destra saranno vincenti. La scuola in questo contesto è il luogo di apprendimento, luogo fisico di incontro e sarà difficile garantire una buona qualità della scuola e dell'integrazione tra tutti con il maestro unico. Unico, puntualizza, per tutti, come recita il 137/2008, poiché, se non fosse così, Il Ministro Gelmini avrebbe dovuto scrivere in maniera espressa “sono fatte salve le norme che regolano il tempo pieno” ma di questo nel DL non c'è traccia.

    Sui diritti di cittadinanza Bonezzi fa notare che quest'anno l'ONU lo ha dedicato alla conoscenza della Dichiarazioni dei Diritti universali dell'uomo e che le Carte, comprese quella della nostra Costituzione, sono lo specchio positivo con cui tutti si devono misurare. Esprime, a questo proposito, la sua delusione per la stesura conclusiva dell'articolo che parla di Costituzione nel Decreto Gelmini. Bonezzi aveva accolto con interesse la stesura precedente che parlava dell'introduzione dell' ora di Costituzione con 33 ore di lezione e valutazione propria. La stesura definitiva, invece, prevede solo una generica esortazione ad insegnare la Costituzione, davvero troppo poco! Proteo Fare Sapere, comunque, utilizzerà anche questa esortazione e proporrà di dedicare il 17 marzo, giorno di proclamazione dell' Unità d'Italia, alla Costituzione, all'unità del paese ed alla sua Bandiera. Ritiene che sia imperativo conoscere la Costituzione e che sia davvero nel medio periodo più efficace per integrare tutti che prendere le impronte ai piccoli zingari.

  • 10:00

    In perfetto orario iniziano i lavori del Convegno.

    La presentazione e la strutturazione dei lavori viene esposta da Salvatore Tripodi della FLC Cgil nazionale.

    E' il momento dei saluti: Enrica Valfré, della Segreteria della Camera del Lavoro di Torino, sottolinea nel suo breve intervento l'impegno della CGIL su questi temi.

    Anche Silvana Accostato, sindaco di Collegno, porge un saluto motivando il proprio coinvolgimento nella realizzazione dell’iniziativa odierna. Questa la sintesi del suo intervento:

    “Benvenuti nella città di Collegno avevo preparato una relazione ma è di 15 giorni fa e visto quello che è successo non è più purtroppo attuale.

    Sento una rabbia crescente e un senso di frustrazione ma spero non di impotenza nei confronti di quello che sta succedendo alla scuola.

    Questo luogo e l'ex lavanderia a vapore del manicomio di Collegno che sarà sede di attività teatrali.

    E' un luogo che a trent'anni dalla legge Basaglia oggi è un simbolo dell'integrazione del diverso.

    Quali sono i diversi di oggi?

    C'è lo dicono a tutti i giorni a caratteri cubitali sono gli immigrati per cultura per tradizioni per stili di vita.

    Questa città insieme al comune di Grugliasco ha messo in piedi un osservatorio sulla comunità straniera ed è stato fatto un progetto di alfabetizzazione “mamme e bambini a scuola” volto a dare la possibilità di una vera integrazione.

    Vorrei rivolgere una domanda al Ministro Gelmini sul come si possa fare una politica di integrazione con 24 ore di lezione settimanali.

    La città di Collegno che già nei primi anni 70 passo dal dopo scuola al tempo pieno generalizzato sarà sicuramente a fianco del personale della scuola per combattere la battaglia contro una riforma della scuola che appiattisce e che fa tornare indietro.”

  • 09:50

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    Questo convegno nazionale (352 partecipanti) continua il percorso iniziato a Reggio Emilia sulla presenza di alunni con cittadinanza non italiana inseriti nelle nostre scuole. Il Convegno organizzato dalla FLC Nazionale e torinese, dalla Camera del lavoro di Torino, Proteo Fare Sapere e dalla Città di Collegno intende raccogliere le esperienza e le idee dei lavoratori della scuola relative all’integrazione degli alunni stranieri, trovare soluzione condivise, nella prospettiva di giungere all’elaborazione di una piattaforma nazionale.

    Questo è un importante momento di scambio di esperienze e di riflessione tra lavoratori della scuola, istituzioni presenti sul territorio, associazioni che, ciascuno nella loro specificità, hanno contribuito e contribuiscono ancora oggi a dare forma alla necessità di costruire politiche di accoglienza, di integrazione e di cittadinanza. Suggestiva la sede scelta per ospitare questo evento.

    Il convegno si svolge, infatti, nell’ “ Antica lavanderia a vapore ” a Collegno (Torino).

    La storia del complesso architettonico è stata piuttosto complessa da una prima destinazione militare a convento e infine a manicomio, oggi a sala convegni. Nella ristrutturazione sono stati conservati gli elementi storico-architettonici di rilievo come il portale, la chiesa della Certosa, la cripta, l'aula hospitalis, la biblioteca. Sono state conservate le recinzioni e le inferriate alle finestre perchè considerate una documentazione permanente per individuare l'evolversi degli edifici da struttura conventuale barocca a manicomio.