Sciopero generale dell'Università, Ricerca e Afam, manifestazione nazionale a Roma

  • 11:25

    CARLO ALBERTO DELL’INGV: LO STATO INVESTE 700MILA EURO IN UN RICERCATORE. POI LO COSTRINGE A EMIGRARE ALL’ESTERO!
    "Come incide la precarietà sul tuo lavoro?". Lo chiediamo a Carlo Alberto dell'INGV che ci risponde "Cosí come incide sulla mia vita".
    Fare ricerca, ci dice, significa progettare il proprio lavoro allo stesso modo con cui si progetta la vita. Oltre che precari si é anche "bloccati" nella precarietà. In Italia non ci si puó muovere nelle diverse realtà di ricerca (altri enti, università, ecc...). Se si vuole fare carriera si deve rimanere dove si è. Il posto in cui si lavora é insicuro ma non si hanno altre chance se non emigrare; ma cosí, emigrare non é una scelta! Lo Stato investe nella formazione di un ricercatore circa 700mila euro. Non valorizzare il lavoro dei ricercatori è uno spreco di risorse enorme. Oltre ai soldi, si spreca il futuro, perchè il ricercatore produce futuro! Produce innovazione.

  • 11:10

    STEFANIA DELL'APAT: SE NON CAMBIA NULLA I PRECARI A CASA IL 1 SETTEMBRE 2009
    Ci racconta di un istituto commissariato perché deve confluire in un nuovo ente l'ISPRA. In questo ente, prima ancora degli effetti del 37 bis, i commissari stanno annullando le graduatorie di stabilizzazione. 2007 (circa 150 lavoratori) per effetto di un parere della funzione pubblica si vogliono revocare. Non solo, anche i 13 contratti a tempo indeterminato già stipulati e, dicono (ma per ora dicono solo), li vogliono trasformare di nuovo in tempo determinato. Se non cambia nulla, i precari saranno tutti a casa il 1 settembre 2009, dopo che si erano create delle aspettative per la stabilizzazione e per il futuro

  • 11:00

    PARTITO IL CORTEO, PIAZZA BOCCA DELLA VERITÀ ANCORA PIENA
    Lo striscione che apre la manifestazione è "insieme per il futuro" con le sigle di FLC Cgil e UILPA UR Afam. Da un megafono si amplificano le motivazioni dello sciopero. Insieme ai segretari generali delle due organizzazioni e ai dirigenti sindacali anche molti rappresentanti dei partiti dell'opposizione. Tra gli altri, Maria Coscia, Walter Tocci, Paolo Ferrero, Pina Picierno, Fausto Bertinotti, Alba Sasso, Achille Passoni, Giulia Rodano. Segue lo striscione dei precari degli enti pubblici di ricerca. Dietro tutti gli altri

    Ci fermiamo a parlare con un gruppo di vigili urbani addetti alla viabilità legata al corteo di oggi. Ci illustrano il percorso del corteo e alla nostra domanda su possibili "confusioni", ci dicono che i disagi saranno legati solo al traffico e che questo corteo si annuncia tranquillo come tutti quelli che si sono svolti fino ad oggi.

  • 10:50

    GIACOMO E TOMMASO DELL'INFN DI FRASCATI: GLI SPRECHI DI QUESTO GOVERNO
    Giacomo e Tommaso sono dell'INFN di Frascati. Accanto ai 1.800 lavoratori a tempo indeterminato l'istituto impiega più di 600 precari (tra tempo determinato, assegnisti di ricerca, ecc.) Con una "anzianità di precarietà" che in molti casi raggiunge i 10 e più anni. Tra l'altro, sottolineano, se il governo prosegue nei suoi intenti con i precari dell'istituto, l'ente perderebbe anche gran parte delle competenze e dell'investimento che l'Italia ha fatto in esperimenti come quello con il CERN di Ginevra, per il quale il nostro Paese ha speso circa 1 milione di euro e a cui lavorano per il 40% circa i precari dell'INFN.

  • 10:40

    ROMANA: IL GOVERNO STA ABBASSANDO LA QUALITA’ DELLA FORMAZIONE
    Romana è una docente universitaria ed è qui per protestare contro i tagli, che incideranno sulla didattica e sulla qualità della formazione. Non è in questo modo e con questi strumenti che si contrastano le baronie presenti nell'università. L'unico risultato sarà una università pubblica più povera, costretta a piegarsi agli interessi dei privati che interverranno con le Fondazioni.

    Piazza della Repubblica e strapiena è si sta aspettando il corteo partito dalla Sapienza per avviarsi.

  • 10:30

    CONTINUANO A PERVENIRCI NOTIZIE DI MANIFESTAZIONI NELLE CAPITALI EUROPEE
    Anche gli studenti italiani all'estero in mobilitazione. I tanti aderenti ai progetti Erasmus e Leonardo, che prevedono un periodo di studio nelle Università europee, e i titolari di borse di dottorato momentaneamente fuori sede, non hanno intenzione di far mancare la loro adesione alla protesta contro i tagli previsti dal governo su scuola e università. La protesta si leva dalle grandi capitali come Londra, Parigi e Madrid fino ai centri più piccoli. La voglia di far sentire la propria voce anche fuori dai confini nazionali, per sensibilizzare i ricercatori stranieri, è un elemento importante: è la testimonianza di una volontà generale che crede nel valore della cultura.

  • 10:15

    GLI SLOGAN PIÙ SPIRITOSI E SIGNIFICATIVI

    Lungo il cortei si possono raccogliere slogan gridati e motti scritti sugli striscioni e sui cartelli. Eccone alcuni.

    Molti gli slogan dei precari:
    "Lo senti il terremoto?
    sono i precari in moto".

    "Piú travaglio per tutti!"

    Gridano gli studenti di Fisica:
    "Ora la diamo noi la lezione,
    ad ogni azione
    corrisponde una rivoluzione
    uguale e contraria"

    Sfilano i ricercatori precari al canto di Brunetta:
    "Brunetta ridacci l'ottimismo,
    in cambio studiamo il gene del nanismo".

    Oppure urlano:
    "ZAIA, ZAIA la ricerca non si taglia".

    "Berlusconi stai calmino,
    senza la ricerca avresti il parrucchino".

    "Gelmini, Brescia si vergogna di te".

    Sempre presente è la difesa del sapere e della conoscenza come bene comune:

    "C'è un solo bene: il SAPERE.
    E un solo male: l'IGNORANZA".

  • 09:45

    I LAVORATORI DELL'IRSA-CNR DI BARI: DA PRECARI SI VIVE IN UN'ANSIA CONTINUA
    Arrivano i lavoratori dell'IRSA-CNR di Bari con uno striscione che dice: "Precari IRSA-CNR... Sull'orlo di una crisi di nervi". Come dargli torto? Angela, Arcangela, Gerardina e Rita ci dicono che non vogliono restare precarie a vita. Nel loro ente il 50% sono precari che vivono con un'ansia continua per mesi senza stipendio e senza certezza sul rinnovo del contratto.

  • 09:35

    I LAVORATORI DELL'INGV DI CATANIA: QUESTO GOVERNO E' CONTRO IL SAPERE E LA CONOSCENZA
    Ci ritroviamo con un gruppo di lavoratori dell'INGV di Catania. Nino e Marco raccontano che la percentuale di precari del loro ente a Catania è del 50%. Senza di loro, la linfa vitale della ricerca morirà. C'è un disegno preciso del governo contro il sapere e la conoscenza, altrimenti non farebbero prima le leggi di tagli folli per poi far finta di cercare un dialogo. Inoltre, la piaga dell'emigrazione dei ricercatori per alcune figure, come i tecnologi specializzati, non è nenche possibile. Si continua a creare disoccupazione. E i precari doppiamente penalizzati, vista l'età media elevata, hanno difficoltà a trovare nuove collocazioni.

    Marco si guarda intorno nella piazza ormai piena e ci dice che l'azione della CGIL in difesa dei diritti è straordinaria e si rammarica, da iscritto CISL, del comportamento del suo sindacato.

  • 09:20

    DA PIAZZA DELLA REPUBBLICA, ILENIA CONTRO I TAGLI
    Ilenia, studentessa di scuola superiore a Napoli: è qui perché vuole manifestare il proprio dissenso a questa politica di tagli. La protesta di oggi è una protesta festosa, pacifica, non vi dovranno essere provocazioni. Il movimento in atto in questi mesi prosegue, vuole essere propositivo, "vogliamo costruire il nostro futuro".