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Provaci ancora Sam

Barbara Rivoira, in rappresentanza del Comune di Torino, è particolarmente emozionata nell'aprire il suo intervento perchè il progetto di cui viene a parlarci, Provaci ancora Sam, è nato proprio ad opera di uno degli organizzatori di questo convegno, Salvatore Tripodi.

Tripodi infatti, ha dato vita nel 1989 a questa iniziativa che si occupa di recupero della dispersione, lasciandola poi in eredità al Comune di Torino nel 1996.

Da allora un gruppo di persone continua tenacemente a portare avanti questo progetto aggiungendo nel tempo, nuove modalità e nuovi partner per questo progetto. E' stato rafforzato ad esempio, l'aspetto della prevenzione della dispersione.

Dal 2008 è invece partita la sperimentazione di un percorso per i quindicenni fermi in prima, seconda o terza in accordo con le agenzie formative con un programma che prevede la frequenza ridotta a 3 giorni a scuole e 2 alla formazione professionale. Al termine dell’anno viene sostenuto l’esame di Licenza media (alleggerito) e si possono ottenere crediti per proseguire verso una qualifica. Quest’anno i giovani inseriti in questo percorso sono circa 115.

Lavorare sulla dispersione vuole recuperare il rapporto con la scuola, rientrare nel circuito formativo. Lavorare sul disagio scolastico vuol dire individuare e rimuovere gli ostacoli sul percorso dell’apprendimento e della socializzazione.

Tutti i partner di Provaci ancora Sam lavorano con pari dignità, ciascuno con le proprie competenze e nel proprio ruolo: il lavoro di rete è una necessità perché se la dispersione è la malattia del sistema Scuola, la comunità è l’organismo che subisce i danni. Ma è anche la sola capace di contrastare il disagio e trovare le risposte ai bisogni degli allievi. La scuola è un elemento parte di una comunità. Luogo di cultura, conoscenza, formazione, integrazione, maturazione, emancipazione. Il Sam rappresenta invece il collegamento con il territorio e le collaborazioni con le sue risorse.

Scarica la relazione integrale dell'intervento