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ENEA: nè spacchettamento, nè mega tagli. Importanti dichiarazioni del neo commissario, ma la situazione resta incerta

Prospettato per fine anno il decreto di riordino come ente di ricerca e sviluppo per energia, ambiente, sostenibilità. Ovviamente agli annunci dovrebbero corrispondere le azioni!

06/10/2014
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Importanti dichiarazioni del neo commissario dell'ENEA Prof. Federico Testa sulle prospettive dell’ente nell’incontro del 2 ottobre scorso con le organizzazioni sindacali. Incalzato dalla FLC CGIL viene chiarito che non vi sono obiettivi di scorpori o di ridimensionamento. Le eventuali razionalizzazioni avverranno quando si realizzerà il tavolo nazionale della ricerca pubblica. Tuttavia restano alle porte i tagli governativi, i tempi delle decisioni restano vaghi, la crisi finanziaria resta grave, una parte della struttura rema contro  e non vuole uscire dalla palude.  

La FLC CGIL propone una iniziativa unitaria al Ministero vigilante contro i nuovi tagli e per assicurare in tempi certi una governance di qualità ed uscire definitivamente dal commissariamento. Per un rilancio dell'ente serve una riorganizzazione interna per superare la frantumazione delle attività (trecento caselle!), ritoccare il ridondante apparato gestionale, nuovi criteri per le nomine, efficienza nei centri.

Di seguito il comunicato sull'incontro del 2 ottobre.

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Incontro 2 Ottobre 2014  tra ENEA e Organizzazioni Sindacali

Vi era molta attesa per il secondo incontro con il neo Commissario Prof. Federico Testa. Aleggiavano, infatti, voci  di mega tagli prospettati dal MISE verso l’ENEA.  In proposito, il Commissario ha smentito simili voci allarmistiche che avrebbero avuto conseguenze anche sul personale. Ha, quindi, escluso ipotesi di dismissioni o scorpori. Comunque, come altri enti, sono prevedibili tagli diretti o indiretti per la spending review 2015 che dovranno, secondo il commissario, essere affrontati con iniziative di razionalizzazione, ma soprattutto sul fronte entrate.

Per la FLC CGIL la vigilanza del MISE è stata penalizzante rispetto agli altri EPR. A differenza degli altri enti l’Enea ha subito tagli pesanti anche nel 2011 e 2012, prima della spending review 2013. Si è tenuto colpevolmente un ente in una condizione di debolezza, in gestione commissariale da cinque anni, portando la situazione finanziaria vicino al disastro. Per la FLC CGIL, anche per un riordino e una governance stabile in tempi rapidi, sarebbe utile una forte iniziativa unitaria al MISE contro i tagli, prevista anche verso il MIUR in caso di restrizioni ai propri enti vigilati.

Il Commissario ha confermato che sta premendo, reiterando la richiesta al ministro, verso un decreto per l’Enea entro l’anno. La situazione di commissariamento è una situazione di oggettiva debolezza, mentre il precedente commissario salutava le proroghe e l’indeterminatezza come un proprio successo personale. Resta il nostro parere che il modello di governance deve essere quello degli EPR; compreso un consiglio scientifico. La FLC CGIL, anche per chiudere una interminabile querelle interna, ha chiesto esplicitamente al Commissario di pronunciarsi su quanto era circolato, anche da fonti MISE, circa ipotesi di un ente ridimensionato e più strumento del ministero. Il Commissario ha smentito questa ipotesi, da cui, se vera, si dissocerebbe. Ha  confermato che non sono previsti rimaneggiamenti e che i processi di razionalizzazione potranno avvenire eventualmente nel previsto tavolo della ricerca. Peraltro questo dovrebbe    coordinare le diverse filiere tematiche e quindi potrebbe tornare utile per quelle dell’ente. Pertanto l'ente si posizionerà su energia, ambiente, sostenibilità, servizi tecnologici, come previsto dalla legge 99/2009, con un ruolo che prevede sia compiti di ricerca che proiezioni all’esterno. La FLC CGIL ha evidenziato, superando una situazione penalizzante, la necessità di riprendere i collegamenti e le sinergie, storiche per l’ente prima della fase commissariale, anche con i ministeri MIUR e Ambiente. Il Commissario ha risposto che erano già in corso incontri specifici.

Il Commissario ha confermato di voler avviare un processo di riorganizzazione. Di questo ha già parlato al ministro ricevendo riscontri positivi, anche perché dovrebbe essere coerente con le proposte del decreto di riordino che il ministero deve predisporre. Per la FLC CGIL serve urgentemente un progetto per il rilancio delle attività. Bisogna intervenire urgentemente su ciò che le limita. Bisogna intervenire sulla frantumazione delle strutture operative, la moltiplicazione delle caselle e delle indennità.  Uscire dalla palude organizzativa. Le sole strutture gestionali evidenziano 118 posizioni di responsabilità e i criteri di investitura hanno coperto logiche da prima repubblica. I centri di ricerca sono infrastrutture per la crescita che non possono andare in malora, le loro strutture gestionali non possono essere distaccamenti prefettizi del centro ma devono legarsi alle attività e al territorio. Sulle tematiche di efficienza dei centri è stata segnalata, nell’incontro, anche l'esperienza CORR, supportata dalla RSU Casaccia ed autogestita da decine di ricercatori volontari.  

La riorganizzazione ipotizzata non dovrebbe perseguire, tuttavia, solo finalità di semplificazione organizzativa rispetto all’attuale frantumazione. Occorre istituire dei consistenti aggregati tematici per ricostituire le necessarie sinergie, rompendo anche steccati territoriali, per elevare la scala progettuale a livelli nazionali e internazionali come ci si dovrebbe attendere dal secondo ente di ricerca italiano. La precedente organizzazione ENEA (decreto 165 del 2006, peraltro formalmente in vigore secondo la Corte dei Conti nel rapporto del 2012) ne prevedeva cinque; nel frattempo il CNR si è riorganizzato in 7 dipartimenti. Appare difficile discostarsi da tali numeri. Essenziale, è stato affermato dalla FLC CGIL, sarà superare anche il relativo sistema delle nomine, in questi anni degenerato in sistema di investitura. Il Commissario ha parlato anche di una modifica dei centri di spesa.  È emerso, poi, che il responsabile Ucp aveva evidenziato al Commissario, in relazione ai processi di riorganizzazione, come la nuova legge sulla PA potrebbe, ma da verificare, consentire una quota limitata di concorsi interni per dirigenti riservata a ricercatori. È stato sottolineato opportunamente che non appare verosimile parlare di dirigenti in questa fase.  

Per il centro di Bologna la FLC CGIL fa proprio il documento unitario emerso dall'assemblea di quel centro. Sappiamo che la gestione precedente ha lasciato incancrenire i problemi per anni, rendendo ancora più complicata la situazione che oggi si è chiamati ad affrontare. Appare ragionevole la richiesta di un tavolo non più intermittente, ma anche con un ruolo meno passivo nelle ipotesi da esplorare. Le difficoltà non devono essere ostacolo per ricercare soluzioni per  salvaguardare in primo luogo le attività e una dignitosa vivibilità. L’ENEA ha provato a sostenere che i TD di Bologna non farebbero parte dell’accordo sottoscritto sul precariato secondo il quale i TD non sono più ancorati, per il rinnovo, ad un singolo e specifico progetto. Quanto affermato dall’ENEA non risulta tuttavia dal testo sottoscritto e quindi, a seguito di una apposita richiesta, il Commissario farà un approfondimento. D’altra parte per la FLC CGIL è dirimente anche sanare il grave sottoinquadramento di quasi tutti i TD ricercatori dell’ENEA, circa 115, che hanno ricevuto, per fare cassa, il profilo di funzionari di amministrazione! Si tratta di un atto di civiltà, si tratta di rimediare una vera e propria vergogna e come tale insisteremo nel sottolinearlo.

L'amministrazione, come convenuto nello scorso incontro, ha predisposto una bozza di determina che potrebbe sbloccare il conto terzi e quindi la chiusura del passato contratto integrativo interrotto da un pretestuoso parere del Collegio dei Revisori.  Nella delibera proposta, l’ENEA inverte i parametri di calcolo su cui calcolare il previsto 10%. Prima il calcolo da fare era l'entità del progetto meno le spese del personale e le spese di attrezzature. Adesso si propone un 10% direttamente sulle spese del personale. Ad occhio non risulterebbe penalizzante negli importi. Tuttavia resta il fatto che entrerebbe in vigore dalla data della determina e di fatto si perderebbe gran parte del 2014.

Per la parte di scorrimenti, come prima quota del turnover 2012, il Commissario ha sottolineato che darà priorità alle assunzioni delle unità tecniche, riservandosi, in relazione alla riorganizzazione che comprendono le unità centrali, di riesaminare le richieste degli amministrativi. Si ricorderà, a prescindere dalle valutazioni che intende fare ora il Commissario, che sulla richiesta fatta in aprile dall'amministrazione la FLC CGIL  ha preso allora posizione sia sul merito sia rilevando evidenti irregolarità in relazione con quanto prevedono le nuove procedure nella PA. Per quanto riguarda la FLC CGIL vi è la disponibilità a riprendere insieme e rapidamente un ragionamento sui criteri da utilizzare per coprire il complessivo turnover sia utilizzando ragionati scorrimenti che ricorrendo a nuovi bandi, che possono avere una riserva interna, ma che possono anche nella quota restante valorizzare le  professionalità che si sono espresse nella programmazione dell’ente.

Il 15 ottobre nuovo incontro sulle tematiche contrattuali in sospeso.

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