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Enea: no ai tagliatori di teste

Una politica del personale a senso unico.

07/08/2009
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Comunicato
FLC Cgil ENEA

A ridosso della chiusura dei Centri e del Commissariamento previsto dalla legge 99/2009 art. 37, Il Direttore f.f. G. Tedesco ha preso l’iniziativa unilaterale di inviare lettere di pensionamento a circa 50 dipendenti nonostante la posizione delle OO.SS:, già espressa nel corso dell’ultima riunione, che sconsigliava vivamente di procedere con “l’accetta” in questa materia, perché:

  • in assenza di autorizzazioni ad assumere per il piano 2009, anticipare pensionamenti significa SOLTANTO RIDURRE IL PERSONALE, ANTICIPANDO, SENZA CRITERIO, SALVO BUROCRATICHE APPLICAZIONI ALLA PRUSSIANA, di norme che prevedono comunque una sia pure limitata discrezionalità applicativa.

  • la revisione delle attività dell’ENEA può comportare i ricorsi ad esperienze interne di persone con univoca e insostituibile esperienza ( v. NUOVA MISSIONE NUCLEARE, di cui tanto si parla), e significa sguarnire l’ENEA di professionalità senza nessun passo concreto verso il ringiovanimento

  • nessuno al momento ha fatto una serie ricognizione e pianificazione sulla gestione di laboratori ed impianti che dovrebbero essere rivitalizzati con giovani accanto ad esperti, e non capendosi ancora quale sarà la missione completa dell’ente, non esistono criteri di selezione del personale: quindi è inopportuno a fronte di una futura e tuttora indefinita riorganizzazione dell’ENEA, che riguarderà uomini e mezzi, anticipare operazioni sul personale nell’imminenza di un cambio di missione e di vertici

Se questa è la nuova stagione dei diritti sindacali in Italia, inaugurata dal governo e dai suoi ministri innovatori, vedi Brunetta, non c’è da aspettarsi molto da quanto verrà deciso in merito all’ENEA in applicazione della legge 99, e comunque non c’è nessun bisogno di anticiparlo.

La FLC CGIL diffida infine l’Ente ad operare sul personale in mancanza di un accordo sindacale che, seppur nel rispetto della Legge, deve poter mettere in condizioni i dipendenti di organizzare le uscite in quiescenza e l’ente in un ricambio generazionale necessario ma pilotato .

A fronte di ciò nella gestione del Personale intanto:

  • SI PROCEDE con l’attivazione di “picchi di lavoro” mentre si continua ad escludere da procedure selettive personale con “esperienza” mettendo vincoli arbitrari di ingressi vedi ( voto laurea) ,

  • SI TITUBA sugli scorrimenti del piano assunzioni 2008 rischiando di far perdere diritti e posti di lavoro ai precari storici,

  • NON SI PROCEDE, COME RICHIESTO CON FORZA AL TAVOLO DA FLC CGIL più VOLTE, per l’attribuzione del profilo 9 ai laureati con dottorati o 3 anni di esperienza, nonostante la previsione di una Commissione permanente a tale scopo concordata,

In questa situazione difficile serve una politica del personale che tenga conto delle necessità delle attività dell’Ente, non avanzando attraverso una sorta di guerra generazionale, che mette contro “giovani” che ancora devono essere assunti e “vecchi”, che nel frattempo vengono mandati a casa senza nemmeno aver passato consegne.

Roma, 7 agosto 2009

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