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Sciopero Istat del 20 settembre 2005.

I dati definitivi confermano la buona adesione.

07/10/2005
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I dati definitivi confermano la buona adesione.

Il dato definitivo della partecipazione allo sciopero del 20 settembre scorso (per ottenere il quale, grazie ai potenti mezzi del siged, ci sono voluti oltre 15 giorni e la registrazione manuale (!) e paziente delle assenze da parte dei colleghi addetti) è di 489 scioperanti, contro 1560 lavoratori presenti. Considerato che il personale addetto al turno pomeridiano non ha potuto scioperare, la percentuale di adesione è di tutto rilievo ed è pari al 25%.

Si tratta di un risultato importantissimo, che indica la fondatezza delle ragioni che erano e sono alla base dello sciopero; non scontato per la molteplicità dei fattori che, in partenza, avrebbero potuto scoraggiarne la partecipazione, come i problemi economici derivanti anche dal mancato rinnovo contrattuale, o la specificità delle ragioni dello sciopero, settoriali e legate prevalentemente alla salvaguardia della rete di rilevazione FOL, o anche il silenzio delle altre sigle sindacali presenti all’Istat (che, anzi, hanno primeggiato nell’azione di contrasto: una ha scritto un comunicato per confutare le nostre ragioni, ricalcando le stesse argomentazioni del Direttore Generale utilizzate nella famosa e-mail indirizzata a tutto il personale e un’altra ha definito questa una vertenza di scarso interesse).

Prendiamo atto dell’adesione e ringraziamo i lavoratori che hanno scioperato.

Alla soddisfazione per lo sciopero riuscito e per l’importante giornata di mobilitazione che ha visto la forte partecipazione dei lavoratori dell’Istat, nonché al risalto che la vertenza ha ottenuto sui media e nell’opinione pubblica, purtroppo dobbiamo registrare ad oggi scarsi risultati concreti sul versante delle alternative alla gara d’appalto; non solo, la bozza della legge finanziaria 2006 presentata dal governo, aumenta le preoccupazioni. Il segno evidente di queste preoccupazioni è, ad oggi, la mancata riconvocazione di queste OO.SS., da parte della Funzione Pubblica. Per questo nei prossimi giorni terremo assemblee per valutare lo stato della vertenza e decidere come riprendere la mobilitazione, che dovrà essere dura anche per le altre questioni sul tappeto: il rinnovo del contratto di Comparto, ancora fermo all’Aran (la riunione prevista per venerdì 7 ottobre è stata per l’ennesima volta annullata), e la Finanziaria 2006.

Nei giorni che hanno preceduto lo sciopero del 20 non abbiamo potuto soffermarci sul fatto che, il 16 settembre scorso sono stati assunti all’Istat i 174 vincitori dei concorsi espletati nel 2004. Si tratta di un fatto importante che merita di essere sottolineato.

Infatti questo risultato va ascritto alla mobilitazione dei lavoratori dell’Istat, quella di fine 2004, che ha permesso di ottenere l’assunzione come atto conclusivo dei concorsi espletati. Nonostante le diverse valutazioni sullo strumento utilizzato, i concorsi (comunque unico strumento ad aver prodotto finora risultati), si è trattato di un primo concreto passo verso l’eliminazione del precariato all’Istat, di cui ci ascriviamo parte dei meriti e per cui oggi esprimiamo la nostra soddisfazione.

Resta, tuttavia, l’obiettivo finale, che dovrà essere perseguito utilizzando le graduatorie esistenti, a partire dalle economie realizzate sullo stanziamento per le assunzioni fatte il 16/9 e con ulteriori assunzioni che vanno chieste agli organi vigilanti, ma anche attraverso il regolamento del personale e altri strumenti che si potranno utilizzare. Questo processo dovrà riguardare tutti, anche coloro che non hanno avuto alcuna idoneità ai concorsi o non hanno potuto parteciparvi.

FLC CGIL ISTAT
UIL PA-UR ISTAT

Roma, 7 ottobre 2005

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