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Anno II n. 61 del 26 ottobre 2006
   
Notizie
 

Confederazione internazionale dei sindacati. Nasce il sindacato globale

Dopo due anni di consultazioni e trattative, agli inizi di novembre si terrà a Vienna il congresso di fondazione della nuova Confederazione sindacale internazionale (ITUC), che nasce dalla fusione tra CISL internazionale e Centrale sindacale mondiale (CMT) di area cattolica, insieme con numerose altre sigle autonome ed indipendenti.

Sotto una sola bandiera saranno così rappresentati quasi 200milioni di lavoratori.
Scopo dell’unificazione è creare un sindacato internazionale più grande e più forte per contrastare gli effetti e prevenire gli squilibri provocati dall’attuale modello di globalizzazione. Si tratta di una novità rilevante, destinata ad avere ripercussioni soprattutto nei rapporti con le altre grandi organizzazioni sociali, come la Banca Mondiale e il Fondo monetario internazionale.

L’augurio è che l’operazione non si riduca ad una somma burocratica di sigle, ma agisca effettivamente per l’affermazione degli standard internazionali del lavoro e per l’estensione dei diritti dei lavoratori.

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Europa. Continuano le mobilitazioni

Ungheria, Portogallo e Grecia sono stati al centro di ampie mobilitazioni e scioperi indetti dai sindacati dell’educazione.

Il 13 ottobre, i sindacati ungheresi sono scesi in piazza contro l’emendamento alla Legge sull’educazione pubblica, ora all’attenzione della Corte Costituzionale, approvato dal Parlamento nello scorso luglio, che ha introdotto un aumento delle ore di lavoro dei docenti senza ulteriore rimunerazione e il pagamento delle tasse universitarie. In assenza di un’apertura del tavolo della trattativa, è intenzione dei sindacati arrivare entro breve tempo alla proclamazione dello sciopero. Prosegue, alla sua quinta settimana, lo sciopero dei docenti greci della scuola primaria e dell’infanzia, che chiedono l’aumento dei salari minimi da 950 a 1400 euro. Anche la scuola secondaria è scesa in sciopero per tre giorni in segno di solidarietà e una grossa manifestazione ha invaso le vie di Atene, il 18 ottobre.

In Portogallo infine, dopo la manifestazione del 5 ottobre, sono stati fatti due giorni di sciopero, il 17 e il 18 ottobre, per difendere lo statuto docente contro i cambiamenti unilaterali introdotti dal ministro dell’educazione. Il nuovo statuto introduce cambiamenti per quanto riguarda le modalità della carriera, la durata e l’organizzazione del tempo di lavoro, le condizioni di lavoro e le pensioni.

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ETUCE. Pubblicata la ricerca sulle condizioni di lavoro nel settore privato dell’educazione

La ricerca, cui ha partecipato anche la FLC, è uno studio comparativo sulle differenti forme di determinazione degli stipendi a livello nazionale o territoriale in 22 paesi dell’unione Europea, con una particolare attenzione alle modalità di retribuzione connesse alla valutazione delle prestazioni. L’esperienza mostra che l’applicazione di tali forme di retribuzione, mutuate spesso dal settore privato, si rileva alquanto problematica e spesso crea un deterioramento delle condizioni di lavoro. La ricerca riporta anche utili informazioni sulle strategie adottate dai sindacati per affrontare tali questioni, e i loro effetti. Un altro aspetto rilevato dalla ricerca è la grande differenza tra i paesi europei nell’utilizzo di tali metodi di remunerazione nel settore privato. Il testo si può leggere nel sito dell’ETUCE.

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Commercializzazione dei servizi. Lo stato dell’arte

Continua l’azione dei paesi industrializzati per aprire i servizi al commercio attraverso accordi bilaterali, dopo la sospensione del confronto al livello di WTO.

La Commissione europea ha apertamente dichiarato di voler perseguire una strategia di accordi a livello bilaterale e regionale per risolvere, a tali livelli, i problemi inevasi, quali l’accesso del mercato alle forniture di servizi e la definizione di nuove norme relativamente alla regolamentazione nazionale dei servizi.
Dal canto loro, gli Stati Uniti hanno già firmato accordi bilaterali con Guatemala, El Salvador e Oman, che prevedono liberalizzazioni ancora più ampie di quelle previste dal GATS, anche nel settore dell’educazione.

A livello dell’Unione Europea, il testo della Direttiva sui servizi, sarà discussa prossimamente dal Parlamento in seconda lettura. Per quanto riguarda l’educazione, mentre i sistemi educativi sono esclusi da ogni commercializzazione, i servizi educativi forniti al fine di profitti o fondati essenzialmente su fondi privati sono, invece, all’interno della Direttiva. Il voto è atteso per la seconda metà di novembre. Continuano le azioni di lobby e pressione dell’Internazionale dell’Educazione e dell’Etuce per escludere completamente i servizi educativi da ogni trattativa.

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Cooperazione. Incontro della FLC Cgil con i sindacati dell’educazione dei Balcani

L’incontro, primo atto concreto dell’attività di cooperazione avviata dopo il Congresso della FLC, si è svolto agli inizi di settembre ed è stato finalizzato all’individuazione degli strumenti e delle pratiche che possono rafforzare il ruolo dei sindacati dell’educazione.

Nelle due giornate di lavoro, la FLC ha illustrato la propria struttura, le modalità di funzionamento, il ruolo della contrattazione ai diversi livelli, il lavoro fatto per una presenza radicata all’interno delle singole scuole. Ed è stato proprio attorno al nostro modello contrattuale e alla definizione della rappresentanza sindacale che si è acceso il maggiore interesse: nella maggior parte dei paesi balcanici, infatti, si è passati da un modello di sindacato cinghia di trasmissione del partito ad una vera e propria assenza di regole per l’esercizio dei diritti sindacali, che unita ai processi di privatizzazione e smantellamento della scuola pubblica, di fatto, rende molto difficile il lavoro sindacale e la sua capacità di incidere sui processi in atto.

A conclusione delle due giornate, si è deciso di proseguire la cooperazione attraverso la creazione di un network informatico e la promozione di altri incontri regionali sui temi della riforma dei sistemi educativi e del lavoro docente.

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