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Anno III n. 14 del 5 marzo 2007
   
Notizie
   
Agenda
 

L’Internazionale dell’educazione: basta a discriminazioni e violenze contro le donne e le bambine

Di fronte alle continue discriminazioni ed ineguaglianze cui sono sottoposte le donne, l’Internazionale dell’educazione lancia un appello in occasione della festa della donne dell’otto marzo a favore di politiche e di azioni che eliminino ogni discriminazione e violenza sulle donne e le bambine.

Un documento elaborato insieme con l’Internazionale dei servizi pubblici e la Confederazione mondiale dei sindacati, in occasione della 51° sessione della Commissione dell’Onu sullo status delle donne, sottolinea come l’educazione, insieme con l’accesso alla salute e all’acqua, costituisca uno strumento essenziale per rafforzare il ruolo delle donne nella società. Tra le richieste ivi contenute: allocare maggiori risorse alla formazione iniziale ed in servizio degli insegnanti e dei lavoratori della sanità perché siano in grado di affrontare le nuove sfide, tra cui la violenza, la salute e l’educazione sessuale; assicurare servizi pubblici di qualità, inclusa l’educazione, che facciano un uso delle risorse umane attento al genere, e considerino le questioni di genere nell’allocazione delle risorse; assicurare risorse e curricoli orientati alle questioni di genere; allocare risorse per avere nelle scuole strutture di supporto sia agli studenti sia agli insegnanti e un maggiore coinvolgimento delle comunità nella prevenzione della violenza.

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Il Consiglio dei ministri dell’educazione e le priorità del sistema

In vista del Consiglio europeo di primavera che si terrà i giorni 8 e 9 marzo, il Consiglio dei ministri dell’educazione ha adottato una serie di “messaggi chiave” in relazione alle future priorità nel settore educativo. Il messaggio pone l’accento, tra l’altro, sulla necessità di un sistema comprensivo di lifelong learning, basato su efficienza ed equità, sull’intensificazione delle riforme per migliorare ulteriormente i vari livelli d’istruzione, in particolar modo per ammodernare l’istruzione superiore e assicurare un’istruzione e una formazione professionale di alta qualità, a condizioni attraenti. Il comunicato sottolinea, inoltre, l’importanza degli investimenti nel settore educativo, nonché la necessità di promuovere la cultura della valutazione dei risultati. Nella riunione alcuni ministri hanno accennato al problema della violenza nelle scuole, sollecitando la predisposizione di un piano per combattere tale fenomeno.

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Unione Europea. Consultazione su qualifiche sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale

Una delle principali priorità nel campo educativo per la Presidenza tedesca è la mobilità dei giovani lavoratori, attraverso l’attuazione di iniziative quali il Quadro europeo delle qualifiche e la creazione di un sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale (ECVET). Per questo motivo, la Presidenza tedesca ha deciso di lanciare la consultazione sul sistema ECVET, che interessa tutti i paesi coinvolti nel programma d’Istruzione e Formazione 2010, i partner sociali europei e le più rilevanti associazioni a livello europeo. La consultazione si concluderà entro fine marzo e i risultati saranno discussi in una conferenza a Monaco, agli inizi di giugno prossimo. I risultati della consultazione costituiranno la base per l’elaborazione definitiva del sistema europeo dei crediti nell’istruzione e formazione professionale.Obiettivo del sistema ECVET è creare uno strumento a livello europeo che faciliti il trasferimento, la validazione e il riconoscimento degli apprendimenti acquisiti dalle persone che passano da un contesto lavorativo o da un sistema di qualificazione ad un altro.

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CES/ETUC: più protezione e inclusione sociale in Europa

A sei anni dal lancio del metodo aperto di coordinamento, la CES, Confederazione europea dei sindacati, rileva che rimane ancora molto lavoro da fare, soprattutto per quanto riguarda l’inclusione sociale. Il rapporto congiunto presentato dalla Commissione europea a fine febbraio mostra, infatti, che un europeo su sei vive al di sotto della soglia di povertà e che il 10% della popolazione fa parte di famiglie i cui membri sono tutti disoccupati. Ma anche avere un lavoro non costituisce più una protezione contro la povertà. La CES ritiene che sia oramai urgente rinforzare e/o riorientare alcune politiche soprattutto per quanto riguarda la salute, per garantire una maggiore uguaglianza di accessi; le pensioni, dove il sistema privato non garantisce alcuna sicurezza; il rafforzamento generale del sistema pubblico. Infine, troppo spesso la globalizzazione viene invocata come pretesto per rendere le condizioni di lavoro ancora più precarie e marginali: attualmente nell’Unione Europea 11 milioni di lavoratori sono a rischio povertà. Infine, la CES si oppone all’introduzione di misure che rendano ancora più difficile acquisire l’accesso all’assistenza sociale sotto il pretesto dell’“inclusione attiva”.

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Petizione per una direttiva sui servizi d’interesse generale

La Confederazione europea dei sindacati ha lanciato una petizione “per servizi pubblici di qualità” a favore dell’elaborazione di una direttiva-quadro sui servizi d’interesse generale per poter definire i criteri e gli obiettivi della categoria dei servizi d’interesse generale, limitare l’impatto delle norme di concorrenza su questi servizi, garantire il diritto e la capacità dei poteri pubblici locali, regionali e nazionali di finanziare e gestire questi servizi, per perseguire obiettivi come la coesione sociale e territoriale. In mancanza infatti di un atto legislativo trasversale, il rischio è che la direttiva sui servizi nel mercato interno, approvata dal parlamento nel novembre scorso, diventi lo strumento orizzontale per tutti i servizi d’interesse economico generale, consentendone le liberalizzazioni settoriali.

Per firmare la petizione.

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Un sito per esprimere la solidarietà ai lavoratori in lotta in ogni parte del mondo

Labourstart è un sito che non solo garantisce un aggiornamento puntuale sulle lotte sindacali in tutto il mondo, ma costituisce anche un utile ed efficace strumento per fare pressione sulle Aziende e i datori di lavoro che non rispettano i diritti sindacali. Nella maggiore parte dei casi non solo le Aziende leggono i messaggi inviati a favore dei lavoratori in lotta, ma si preoccupano anche di dargli una risposta Negli ultimi tempi tramite la pressione di migliaia di persone si è riusciti a sostenere le lotte dei lavoratori in molti paesi dove i diritti sindacali sono ancora poco garantiti, come in Iran o a Panama.

Il modo migliore di unirsi alla mailinglist è partecipare ad una delle campagne on line: https://www.labourstart.org.

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Appuntamenti

Calendario dell’attività internazionale della FLC
nel mese di marzo

26-28 marzo
Partecipazione al congresso del sindacato UNSA education (Francia)

26-30 marzo
Partecipazione al congresso del sindacato SNES – FSU (Francia)

30 marzo-1 aprile
Assemblea preparatoria del Social forum europeo

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