Formazione iniziale ed in servizio dei docenti. Le conclusioni del consiglio dei ministri europei e il contributo del sindacato europeo |
Sostanziale accordo del Consiglio dei Ministri tenutosi a Bruxelles a metà novembre sulle analisi e sulle considerazioni avanzate nella Comunicazione della Commissione Istruzione e nelle bozze di Conclusioni del Consiglio dell’ottobre scorso, ma nessun impegno concreto sul periodo e livello di studi per la formazione iniziale dei docenti. Anche l’ETUCE, attraverso la consultazione dei sindacati affiliati, ha avanzato una serie di proposte e commenti per le future azione dell’UE su tali temi. Tra le richieste dell’ETUCE: formazione iniziale per tutti i docenti a livello di master, la possibilità di accedere al dottorato di ricerca, sistema di formazione continua strutturato, che connetta tra loro università ricerca e scuola, presenza di figure “mentore” che aiutino il docente nelle fasi iniziali dell’insegnamento. La formazione dei docenti per un’educazione di qualità sarà oggetto di un’intensa campagna per tutto il 2008. Per il testo completo: https://www.csee-etuce.org
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Servizi pubblici. La commissione europea rigetta la richiesta sindacale di una legge quadro mentre si allarga il fronte delle lotte contro le privatizzazioni |
I servizi pubblici sono di nuovo all’ordine del giorno nell’agenda europea. La comunicazione della Commissione sul mercato interno per il 21° secolo non prende in considerazione la proposta del sindacato europeo di emanare una direttiva quadro sui servizi pubblici, in favore della quale sono state raccolte più di 550mila firme. Nessuna risposta anche all’altra richiesta sindacale: un’analisi delle conseguenze della liberalizzazione soprattutto in rapporto ai suoi effetti sull’occupazione. Chiara la volontà della Commissione di mantenere aperte le porte alla privatizzazione dei servizi, ma anche netta l’opposizione dei lavoratori e dei cittadini manifestata attraverso numerosi scioperi e lotte che hanno interessato la Germania, l’Ungheria, la Francia, la Grecia e il Portogallo. Raccordo delle lotte e future azioni sono i temi della riunione del network dei servizi pubblici del Forum sociale europeo, che si terrà a Bruxelles il 5 e 6 dicembre prossimo. Per informazioni: publicservices-network@fse-esf.org
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Consiglio generale dell’ETUCE. Una scuola pubblica di qualità e gratuita per garantire a tutti le stesse opportunità |
Durante i lavori del Consiglio generale sono stati trattati i differenti aspetti relativi alla formazione per la vita. Per quanto riguarda il sistema scolastico, la discussione si è centrata sulle risposte dell’ETUCE alla consultazione lanciata dall’UE sulle scuole per il 21° secolo. La proposta del Consiglio è stata quella di ribadire chiaramente la centralità della scuola pubblica e gratuita per consentire a tutti e a tutte le stesse opportunità e il successo formativo. Centrale per una scuola di qualità la formazione dei docenti, ma anche un’organizzazione del lavoro che riconosca il diritto/dovere alla formazione e lasci spazio alla ricerca, alla riflessione sulle proprie pratiche d’insegnamento, e, infine, una valutazione che non sia punitiva, ma aiuti lo sviluppo professionale.
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Scioperi ed agitazioni in molti paesi europei per salari più dignitosi |
La questione salariale sta mobilitando i lavoratori della scuola di molti paesi europei. Le agitazioni colpiscono in particolar modo i paesi dell’Est, dove i processi di ristrutturazione e liberalizzazione hanno colpito duramente il settore della scuola. In Bulgaria, i docenti sono in sciopero ormai da quasi due mesi: la richiesta è un innalzamento dei salari pari al 100% dato che l’attuale salario mensile di 174 Euro al gradino più basso tra i paesi dell’Unione Europea, è assolutamente insufficiente per poter soddisfare le necessità fondamentali. Anche in Serbia, tutti e tre i sindacati dell’educazione hanno proclamato uno sciopero consistente nella riduzione dell’orario di lezioni da 45 a 30 minuti per protestare contro il rifiuto dei rappresentanti del Governo di avviare un serio dialogo sociale con le organizzazioni sindacali sulle questioni salariali. Manifestazione anche in Ungheria dei docenti per migliori salari e condizioni di lavoro. Infine, in Francia, tra i numerosi motivi che hanno spinto la categoria allo sciopero, anche la questione salariale: in assenza di accordi negli ultimi anni, il salario dei docenti francesi sta continuamente perdendo potere d’acquisto.
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Appuntamenti |
Calendario degli impegni per il mese di dicembre
5/6 - Bruxelles – Seminario network social forum europeo dei servizi pubblici
10/11 - Cipro - Riunione dei sindacati dell’educazione del Mediterraneo
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