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Direttore responsabile Ermanno Detti |
Periodico telematico a cura della FLC Cgil
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per contatti conoscenzanews@flcgil.it
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Anno I n. 28 del 28
dicembre 2005 |
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Notizie |
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A
tutti i nostri lettori
Auguri per un felice 2006
Conoscenzanews
ritorna
dopo il 6 gennaio
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Conferenza
WTO. Conclusione deludente per sindacati e ONG |
Profilo
basso per il documento conclusivo della VI Conferenza di Hong
Kong, dopo cinque giorni di estenuanti trattative. Se infatti ad
Hong Kong si è confermato il peso politico di nuovi paesi, con la
conseguente fine dell'egemonia USA e UE, e sebbene siano stati
fatti alcuni piccoli passi in avanti su agricoltura e cotone e a
favore dei paesi più arretrati, la sostanza dell'accordo vede
prevalere una volta di più gli interessi delle economie più
avanzate. à sostanzialmente negata la centralità dello sviluppo
e non trovano spazio alcuno le richieste sindacali relative ad una
valutazione preventiva dell'impatto su occupazione e qualitÃ
delle condizioni di lavoro di ulteriori liberalizzazioni degli
scambi e all'inserimento dei diritti sociali e delle norme
fondamentali sul lavoro. Per quanto riguarda i servizi, si
stabiliscono le date di lancio dei negoziati plurilaterali, a
febbraio 2006, e della loro chiusura, ottobre 2006, e si fa
riferimento a modalità negoziali obbligatorie. Per
la CGIL
occorre continuare a lavorare per l'unità del movimento
sindacale a livello internazionale e per consolidare la rete di
alleanze con le ONG durante i prossimi mesi di negoziati del WTO.
Sul sito www.wto.org
è reperibile il testo
conclusivo della Conferenza.
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Direttiva
Bolkestein: manifestazione il 14 febbraio a Strasburgo |
In
occasione del dibattito parlamentare sull'adozione del rapporto
finale sulla direttiva Bolkestein il 14 febbraio prossimo,
la CES
ha organizzato una manifestazione a Strasburgo. Il testo approvato
dalla Commissione mercato interno, infatti, fa fare un passo
indietro ai compromessi precedenti, reintroducendo in particolare
il principio del "paese d'origine" e l'inclusione dei
servizi d'interesse generale tra quelli sottoposti alla
direttiva.
Quattro
sono i cambiamenti di fondo richiesti dalla CES: il principio del
paese d'origine potrà applicarsi solo quando sarà realizzata
un'armonizzazione verso l'alto delle norme; il paese
d'accoglienza deve poter imporre misure di controllo; tutti i
servizi d'interesse generale vanno esclusi dall'applicazione,
così come alcuni settori sensibili (ad es. agenzie ad interim).
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Bulgaria.
Continua lo sciopero degli insegnanti |
Lo
sciopero della fame, indetto dai due sindacati bulgari - SEB e
PODKREPA - contro i tagli ai fondi destinati all'educazione è
entrato nel secondo mese. Negli ultimi dieci anni sono state
soppresse più di 1.500 scuole e più di 13.000 insegnanti e 8.000
non docenti sono finiti in soprannumero. Inoltre, i salari dei
docenti sono troppo bassi rispetto al costo della vita - la
maggior parte guadagna meno di 150 euro al mese -, ma il governo
bulgaro e il Fondo Monetario Internazionale si oppongono a
qualsiasi incremento salariale, in quanto, a loro parere, si
pregiudicherebbe il bilancio finanziario per il 2006.
Molte
organizzazioni sindacali, tra cui
la FLC
, hanno inviato lettere di protesta al governo bulgaro in
solidarietà con la lotta dei docenti, mentre l'Internazionale
dell'Educazione ha chiesto un incontro con
la Banca Mondiale
e il Fondo Monetario Internazionale per modificarne una politica
che sta minando la qualità del servizio educativo in
Bulgaria.
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Unione
Europea. A rischio gli obiettivi di Lisbona |
L'aumento
del numero di diplomati, la diminuzione degli abbandoni precoci
della scuola, l'acquisizione delle competenze chiave, tra gli
obiettivi definiti a Lisbona da raggiungere per il 2010, sono
sempre più a rischio in assenza di politiche più incisive da
parte dei governi dei paesi europei.
Secondo
il nuovo rapporto della Commissione, che dovrà essere approvato
dal Consiglio dei ministri, è necessario mettere in atto riforme
che in una logica di apprendimento nel corso della vita sappiano
coniugare l'obiettivo dell'efficacia con quello della qualitÃ
e dell'equità , se si vuole evitare l'allargamento
dell'esclusione sociale. Netto anche il richiamo alla necessitÃ
di coinvolgere diversi soggetti nell'attuazione delle riforme e
al confronto con le parti sociali a livello europeo e nazionale.
Un aspetto importante, quest'ultimo, per l'ETUCE, la
confederazione europea dei sindacati, che per la prima volta entra
far parte del gruppo di coordinamento del processo di Lisbona
2010.
A
livello europeo occorre, infine, dare attuazione ai seguenti
processi: quadro europeo delle qualifiche, formazione dei docenti
e conoscenze chiave nell'apprendimento per la vita.
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