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Direttore responsabile Ermanno Detti |
Periodico telematico a cura della FLC Cgil
Via L. Serra 31, 00153 Roma - 06 585480 - fax 06 58548434
per contatti conoscenzanews@flcgil.it
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Anno II n. 17 del 16
marzo 2006 |
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Editoriale |
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Notizie |
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Servizi e Rubriche |
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La
ricerca aspetta di essere rilanciata |
Siamo
a 20 giorni dalle tanto attese elezioni politiche. La FLC ha giÃ
presentato le proprie posizioni e le richieste al governo che
uscirà da queste elezioni. Nel programma dellâUnione sono
contenute diverse risposte alle nostre richieste, ma la posizione
della CGIL continuerà ad essere quella di vigilare sul rispetto
degli impegni presi senza nessun tipo di sconto.
Oggi,
mentre nel Paese, e in particolare nel settore della ricerca
pubblica così bistrattata dal Governo attuale, lâattesa è
grande, câè qualcuno che cerca di accelerare i tempi per
terminare la sua azione di distruzione.
I
Presidenti e gli organi di governo di molti, anche se per fortuna
non di tutti gli enti, scelti non in base a criteri di capacitÃ
scientifica ma di fedeltà alle linee governative, quando non
addirittura di affinità politica, stanno gareggiando con il tempo
per completare la loro opera distruttiva. Cercano di piazzare
uomini fedeli ai vari livelli dellâorganigramma (spesso ampliato
a dismisura proprio a questo fine) in modo da potere controllare
tutto e tutti, di operare quei cambiamenti che fino ad oggi non
sono riusciti a compiere, saltando gli ostacoli della valutazione
scientifica e del coinvolgimento degli addetti, ritenuti delle
inutili perdite di tempo. Questo è il caso ad esempio del CNR,
dellâAPAT e dellâINRAN.
In
altri casi è direttamente il Governo ad operare per far sparire
un piccolo, ma importante ente di ricerca come lâINSEAN o,
ancora, con lâaiuto dellâincapacità degli organi di governo a
difendere lâautonomia, sono gli ispettori ministeriali che
bloccano lâINAF e la ricerca nel settore dellâAstrofisica.
Queste
sono le notizie, insieme ad altre, che ritrovate in questa news
insieme allâunica nota positiva sul contratto che potrebbe tra
breve arrivare alla sua firma definitiva.
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La
ricerca in Italia conta solo per fare propaganda |
Non
vorremmo più vivere in un paese dove si fanno tante e belle dichiarazioni
sul ruolo e lâimportanza della ricerca, dove si promettono mari
e monti, dove si dichiara di avere investito cifre con tanti zeri,
vorremmo meno promesse e qualche fatto. Forse la Cina, per citare
un solo esempio, su questo potrebbe insegnare qualcosa alla
signora Moratti.
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Salviamo
la scienza italiana |
Questo è il
titolo di un rapporto contenuto nel numero 40 del 16 marzo 2006 di
Nature.
Vi si afferma
che, se i fondi dati in Italia alla ricerca non sono mai stati
tanti, con il governo Berlusconi la situazione è grandemente
peggiorata.
Gli
scienziati, che finalmente sono stati sentiti da un politico, il
Prof. Prodi, e giÃ
questa è una cosa da loro considerata importante, hanno detto,
quasi allâunisono, che si dovranno trovare fondi subito dopo la
formazione del nuovo governo per la ricerca e che questi dovranno
essere dedicati allâassunzione di nuovi ricercatori.
Unâosservazione
contenuta nel testo dellâarticolo che riteniamo interessante è
che, malgrado tutto, la produzione scientifica italiana, sia per
numero di pubblicazioni, sia per il loro impatto, continua ad
essere elevata, anche se gli ultimi
dati su tale produzione fanno riferimento a cinque anni fa
e non mostrano quindi quale sia stato lâeffetto dellâattuale
politica.
Unâulteriore
considerazione è quella sullâurgenza di ridare peso alle
ricerche non immediatamente connesse con le applicazioni, in
controtendenza con quanto fatto in questi anni in molti enti a
cominciare dal CNR.
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Ricerca
e censura non vanno dâaccordo |
Eâ
passato del tempo da quando si metteva allâindice qualunque
risultato scientifico fosse in contrasto con lâinterpretazione
rigida e letterale dei libri della Chiesa. Ma forse
quellâimpostazione non è considerata da tutti come vecchia e
superata se addirittura si aggiunge alla censura religiosa quella
politica: certi risultati scientifici, se in disaccordo con
posizioni politiche di chi governa, non devono essere rese pubblicati.
Per fortuna in generale gli scienziati rifiutano
queste imposizioni.
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INAF:
la ricerca astrofisica rischia lâestinzione |
La
situazione in questo ente sta veramente diventando drammatica.
Questa è la denuncia
della FLC, coordinamento nazionale dellâente e segreteria
nazionale, e questo è il
motivo per cui chiamiamo i lavoratori tutti alla mobilitazione.
Ma
questo è anche il messaggio
che vogliamo arrivi allâopinione
pubblica, ai giovani, ai cittadini, agli astrofili, a quanti sono
interessati, attratti, affascinati al cosmo, ai suoi segreti, alle
ricerche compiute per sapere di più.
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INAF:
lâente si rimangia quanto promesso e sottoscritto |
LâINAF,
di fatto commissariato dal Ministero del Tesoro, fa marcia
indietro sugli accordi sottoscritti negli ultimi mesi, con un
effetto che può essere drammatico sulla busta paga dei dipendenti.
Inoltre,
gli ispettori ventilano lâassurda e comunque impraticabile
ipotesi di chiedere addirittura indietro dei soldi pagati ai
lavoratori per il 2004 (non è un errore di battitura). Ricordiamo
a tutti che, comunque, qualora dei controlli amministrativi
ravvisino delle illegittimità , a pagare non sono i lavoratori,
ma, eventualmente, gli organi direttivi dellâente responsabili
in solido dei procedimenti adottati.
E
lâINAF si meraviglia quando la FLC interrompe ogni livello di
relazione sindacale!
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CNR:
il CdA accelera e si dimentica della valutazione scientifica |
Siamo
di fronte ad una direzione del maggior ente pubblico di ricerca
che si dimentica della validità scientifica sia di chi deve
dirigere lâente, sia di ciò che lâente produce.
Lâaccelerazione messa in atto nel riordino della rete e nelle
nomine dei direttori di dipartimento non è certo motivata
dallâobiettivo di valorizzare lâente: altre sarebbero le
scelte e le modalità per arrivarvi. Questo è ciò che ritiene
la FLC che ha già denunciato come il CNR sia ormai divenuto
unâemergenza nazionale.
Il
Presidente finalmente
si è accorto che il CNR non è tutto da buttare,
ma neppure a questo punto ritiene che sia utile coinvolgere nelle
scelte sullâente la comunità scientifica, neppure attraverso il
neo nominato (e solo per un quarto eletto) Consiglio Scientifico.
Ritiene che si sia ancora nel transitorio e che quindi ogni scelta
debba essere fatta da lui.
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ENEA:
un passo avanti a favore dei precari |
I
precari dellâENEA non saranno più invisibili per lâEnte e con
i diversi punti di questo importante accordo
potranno iniziare ad avere
delle speranze per il loro futuro. La FLC vigilerà perché
lâaccordo sia rispettato.
Il
27 marzo si terrà il primo attivo dei precari CGIL in modo da
proseguire in modo più ampio e condiviso il lavoro in comune che
porti alla definitiva soluzione del problema del precariato ENEA.
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ISS:
ricerca e sanità pubblica |
La
FLC dellâIstituto Superiore di Sanità prosegue nel suo impegno
di riflessione
sui rapporti tra ricerca e sanità pubblica: entrambi sono compiti
istituzionali dellâente e solo in una loro corretta sinergia la
missione dellâISS può essere svolta nel migliore dei modi.
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INSEAN:
deve proprio scomparire? |
Se
il Segretario Generale della FLC decide di scrivere un comunicato
per denunciare il rischio in cui lâINSEAN si trova per
lâincuria dellâattuale Governo, se i nomi più prestigiosi
della ricerca del settore dichiarano la loro grave preoccupazione,
se la FLC insieme con la Confederazione del Lazio decide di
organizzare una iniziativa
di difesa dellâEnte
la situazione è veramente
grave. Sarebbe ora che il Ministero delle infrastrutture dopo le
tante promesse facesse qualcosa di concreto.
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Il
riordino del CRA è ancora fermo |
La
FLC insieme con le altre organizzazioni sindacali ha chiesto
al Presidente un aggiornamento sulle procedure di approvazione da
parte del Ministro relativamente al Piano di Riordino.
La
risposta è stata a dir poco incredibile. Infatti il massimo
organo di governo del CRA ha ammesso di essere totalmente
allâoscuro rispetto a questo importante e delicato passaggio
istituzionale, rinviando a successivi approfondimenti. In base
alle informazioni acquisite in modo informale appare sempre più
probabile che lâapprovazione del Piano di Riordino si sia
definitivamente incagliata nelle pieghe delle strategie
pre-elettorali, con spiegazioni di carattere procedurale che non
trovano ragionevole giustificazione.
A
prescindere dalle valutazioni di merito dobbiamo constare
per lâennesima volta che lâintera vicenda continua ad essere
affrontata, dal Presidente Prof. DâAscenzo e dal Ministro, in
modo superficiale e dilettantesco senza alcuna considerazione
rispetto agli interessi reali del Paese e dei lavoratori del CRA
che attendono su questa materia risposte chiare e definitive.
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Ricorso
della FLC INGV ammesso dal giudice |
Fa
piacere sapere che una denuncia della FLC per comportamento
antisindacale dellâorgano di governo dellâIstituto Nazionale
di Geofisica e Vulcanologia è stato accolto.
Lâente
non ci fa una gran bella figura e forse dovrebbe modificare i suoi
comportamenti.
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Dopo
una piccola modifica lâipotesi di accordo sul contratto è stata
di nuovo sottoscritta |
Il Consiglio dei Ministri finalmente
il 3 marzo,
dopo tante manifestazioni e minacce di manifestazioni come quella
del 2 marzo, autorizza il Ministero della Funzione Pubblica ad
esprimere parere favorevole sulle ipotesi dâaccordo relativa al
quadriennio normativo 2002-2005 e relativi bienni economici del
comparto della Ricerca.
I
Ministri Moratti e Baccini
escono a questo punto dal
loro silenzio e parlano come se i lavoratori degli enti avessero
già in tasca gli aumenti.
Finalmente
il 15 marzo lâipotesi di contratto viene di nuovo firmato
con una piccola aggiunta e
ci auguriamo veramente che questo sia stato lâultimo atto di una
telenovela perché i lavoratori non ne possono proprio più.
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VS
La Rivista. Gli ultimi numeri |
VS
La Rivista è il quindicinale della FLC Cgil. Sul n. 3 è
uscito un importante inserto sulla âmemoriaâ a 60 anni dal
processo di Norimberga. Se ne può prendere visione sul sito www.valorescuola.it.
E inoltre articoli sullâautonomia e la valutazione negli enti di
ricerca, sulla ricerca Isfol sulla formazione permanente, sul
Rapporto Istat 2005 e tanto altro.
Il
n. 5 del 15 marzo, in uscita, contiene, tra gli altri, articoli
sul Rapporto Ocse, sullâapprendistato, sul documento
dellâAccademia dei Lincei su università e ricerca, sulla
valutazione universitaria, sulla riforma della scuola superiore,
sulle culture giovanili...
Per
abbonamenti: 06 5813173 oppure consultare il sito.
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Appuntamenti |
18
marzo 2006: una giornata per la pace
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Brevissime |
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