Conoscenza News ::::: la newsletter della FLC CGIL
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Anno I n. 24 del 7 dicembre 2005
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Dirigenti scolastici: il contratto finalmente!

Il 29 novembre 2005, a ben 47 mesi dalla scadenza e ad un solo mese dalla scadenza di vigenza, è stato firmato il Contratto dei Dirigenti scolastici 2002-2005.

Sul piano economico l'incremento è quello previsto dalle leggi finanziarie per tutti i pubblici dipendenti (10,67%). Rimane completamente inevasa la rivendicazione dell'equiparazione retributiva alle altre Dirigenze di Stato che questo Governo aveva promesso di realizzare in campagna elettorale, niente di meno che entro i primi cento giorni. Promessa, come tante, non mantenuta. 

Sul piano normativo l'obiettivo più importante raggiunto è la neutralizzazione della Legge Frattini, poiché il conferimento dell'incarico nei fatti non è più unilaterale, ma vede la partecipazione del Dirigente nella definizione degli obiettivi da fissare in coerenza con il POF. 

Ma importanti sono anche la costruzione di un sistema di valutazione, con un nucleo di tre componenti che vede la presenza di un Dirigente Scolastico e l'assenza di sanzioni disciplinari che l'Amministrazione avrebbe voluto introdurre.

La FLC Cgil, prima della firma definitiva, sottoporrà l'ipotesi di accordo a consultazione referendaria, riservata agli iscritti, poiché le altre Organizzazioni non hanno accettato di svolgerla congiuntamente presso tutti i Dirigenti scolastici. Vai alla notizia e scarica i materiali

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Firmato in via definitiva il contratto biennale della scuola

Mercoledì 7 dicembre con la firma definitiva si è concluso definitivamente il contratto biennale economico della scuola relativo agli anni 2004 e 2005. Il tempo trascorso tra l'intesa e la firma con  il relativo reperimento delle risorse la dice lunga sulle resistenze che questo rinnovo contrattuale ha incontrato. 

E' bene che si sappia che la responsabilità di questi ritardi ricade tutta sul Governo, che ha bloccato a lungo il contratto protraendo i tempi a prescindere dai tempi tecnici di verifica della compatibilità dei costi.

Ora, almeno, questo Governo si sbrighi a ridurre al minimo i tempi di accreditamento ai lavoratori degli arretrati e il loro inquadramento nelle nuove posizioni stipendiali.

Questo hanno chiesto le organizzazioni sindacali FLC Cgil, Cisl e Uil Scuola in una dichiarazione a verbale.

Per il prossimo rinnovo quadriennale, che si apre a partire dal primo gennaio 2006, è evidente che andranno previste da subito nella finanziaria le risorse necessarie.

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Gli ATA marciano su Viale Trastevere

Piena riuscita, nonostante la pioggia battente, della manifestazione del personale amministrativo tecnico e ausiliario, organizzata da FLC-Cgil, Cisl scuola e Uil scuola, che giovedì 1 dicembre ha sfilato dalla Stazione di Trastevere al Ministero.

Al centro della protesta dei 6000 lavoratori presenti era la valorizzazione professionale, la stabilità degli organici, il reclutamento e gli investimenti nella scuola pubblica. Si percepiva chiaramente la stanchezza di chi, col proprio senso di responsabilità, deve sopperire alle scelte dannose del Ministero.

E' quanto emerso anche dagli interventi di Flavia Bulletti, assistente tecnica precaria di Arezzo, Elisabetta Galizia, assistente amministrativa precaria di Palestrina e di Francesco Scrima segretario della Cisl Scuola.

Alla manifestazione erano presenti delegazioni di tutte le province. Molti avevano viaggiato tutta la notte per manifestare.

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Attacchi striscianti alla laicità della scuola

Mentre altrove si celebrano centenari sulla laicità della scuola (il 9 dicembre 1905 in Francia fu promulgata la legge sulla separazione fra Stato e Chiesa), in Italia stiamo assistendo ad incredibili negligenze dello Stato e della sua legislazione in merito alla scuola circa la tutela dei diritti di quegli alunni che non si avvalgono dell'insegnamento della religione cattolica. 

Abbiamo già avuto modo di sottolineare la contraddizione in cui è incorso il nostro Ministro dell'Istruzione quando, nel recente decreto sul secondo ciclo, ha inserito l'IRC, facoltativo per eccellenza, tra quelli obbligatori. Abbiamo sottolineato come ciò si traduca, nel calcolo della quantità minime di orario utili alla validazione dell'anno scolastico, in un handicap per i non avvalentisi.

Con la CM 84 che riguarda il primo ciclo l'IRC viene invece inserita tra le discipline da valutare e da riportare nel documento di valutazione.

Stavolta alla negligenza si unisce la violazione delle norme vigenti: sia quelle che regolano la questione a partire dal concordato del 1984 e che prevedono per l'IRC una valutazione separata, sia quelle che vietano di discriminare le persone sulla base del loro credo religioso, cosa inevitabile se l'IRC rientra nel giudizio generale e complessivo dell'alunno.

Non mancherà il contenzioso, presumiamo.

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Sulle lingue straniere nella scuola media: un passo avanti e due indietro

L'art. 25 del decreto attuativo per il secondo ciclo, come già illustrato nel commento del 2 novembre, introduce alcune variazioni all'organizzazione oraria dell'insegnamento delle lingue straniere nella scuola primaria di primo grado.

E' sicuramente un risultato importante avere riportato a tre ore settimanali la lingua inglese anche se le nostre richieste si riferivano ad entrambe le lingue straniere in linea con la sperimentazione linguistica nella scuola media e con le indicazioni europee.

Ma nell'art. 25 gli ultimi due commi prevedono la possibilità di utilizzare le ore di seconda lingua per approfondire l'inglese recuperando, eventualmente, la seconda lingua in area opzionale.

Questa norma, che all'apparenza rende più flessibile l'insegnamento delle lingue straniere, nella sostanza ripristina l'insegnamento di una sola lingua straniera vincolando gli alunni anche per il percorso scolastico successivo.

Si tratta di un provvedimento di facciata per non dire "modaiolo".

I riflessi sull'organizzazione delle scuole e sugli organici potrebbero essere devastanti, creando situazioni di disparità tra alunni della stessa classe e gettando alle ortiche l'esperienza delle due lingue comunitarie prescritte anche dalla convenzione di Lisbona.

Ancora una volta si scarica sulle scuole autonome la responsabilità di rispondere a sollecitazioni estemporanee anziché portare a regime un modello di scuola media che preveda, con pari dignità, due lingue comunitarie.

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Brevissime
  • Cedolino elettronico: a regime dal mese di dicembre. Da questo mese i dipendenti della scuola potranno chiedere l'invio del cedolino mensile dello stipendio in formato elettronico. Bisogna però iscriversi ed avere una e-mail presso il dominio istruzione.it.

  • La posta elettronica diventa certificata.

    Gli uffici delle pubbliche amministrazioni, potranno dare valore giuridico alla trasmissione di documenti prodotti ed inviati per via informatica. Le norme tecniche sono state messe a punto in questi giorni.

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