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Direttore responsabile Ermanno Detti |
Periodico telematico a cura della FLC Cgil
Via L. Serra 31, 00153 Roma - 06 585480 - fax 06 58548434
per contatti conoscenzanews@flcgil.it
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Anno I n. 24 del 7
dicembre 2005 |
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Notizie |
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Servizi e Rubriche |
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Dirigenti
scolastici: il contratto finalmente! |
Il
29 novembre
2005, a
ben 47 mesi dalla scadenza e ad un solo mese dalla scadenza di
vigenza, è stato firmato il Contratto
dei Dirigenti scolastici 2002-2005.
Sul
piano economico l'incremento è quello previsto dalle leggi
finanziarie per tutti i pubblici dipendenti (10,67%). Rimane
completamente inevasa la rivendicazione dell'equiparazione
retributiva alle altre Dirigenze di Stato che questo Governo aveva
promesso di realizzare in campagna elettorale, niente di meno che
entro i primi cento giorni. Promessa, come tante, non
mantenuta.
Sul
piano normativo l'obiettivo più importante raggiunto è la
neutralizzazione della Legge Frattini, poiché il conferimento
dell'incarico nei fatti non è più unilaterale, ma vede la
partecipazione del Dirigente nella definizione degli obiettivi da
fissare in coerenza con il POF.
Ma
importanti sono anche la costruzione di un sistema di valutazione,
con un nucleo di tre componenti che vede la presenza di un
Dirigente Scolastico e l'assenza di sanzioni disciplinari che
l'Amministrazione avrebbe voluto introdurre.
La
FLC Cgil, prima della firma definitiva, sottoporrà l'ipotesi di
accordo a consultazione referendaria, riservata agli iscritti,
poiché le altre Organizzazioni non hanno accettato di svolgerla
congiuntamente presso tutti i Dirigenti scolastici. Vai
alla notizia e scarica i materiali
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Firmato
in via definitiva il contratto biennale della scuola |
Mercoledì
7 dicembre con la firma
definitiva si è concluso definitivamente il contratto
biennale economico della scuola relativo agli anni 2004 e 2005. Il
tempo trascorso tra l'intesa e la firma con il relativo
reperimento delle risorse la dice lunga sulle resistenze che
questo rinnovo contrattuale ha incontrato.
E'
bene che si sappia che la responsabilità di questi ritardi ricade
tutta sul Governo, che ha bloccato a lungo il contratto protraendo
i tempi a prescindere dai tempi tecnici di verifica della
compatibilità dei costi.
Ora, almeno, questo Governo si sbrighi a ridurre al minimo i tempi
di accreditamento ai lavoratori degli arretrati e il loro
inquadramento nelle nuove posizioni stipendiali.
Questo hanno chiesto le organizzazioni sindacali FLC Cgil, Cisl e
Uil Scuola in una dichiarazione a verbale.
Per il prossimo rinnovo
quadriennale, che si apre a partire dal primo gennaio 2006, è
evidente che andranno previste da subito nella finanziaria le
risorse necessarie.
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Gli
ATA marciano su Viale Trastevere |
Piena riuscita, nonostante la pioggia battente, della manifestazione
del personale amministrativo tecnico e ausiliario, organizzata da
FLC-Cgil, Cisl scuola e Uil scuola, che giovedì 1 dicembre ha
sfilato dalla Stazione di Trastevere al Ministero.
Al centro della protesta dei 6000 lavoratori presenti
era la valorizzazione professionale, la stabilità degli
organici, il reclutamento e gli investimenti nella scuola
pubblica. Si percepiva chiaramente la stanchezza di chi, col
proprio senso di responsabilità , deve sopperire alle scelte
dannose del Ministero.
E' quanto emerso anche dagli interventi
di Flavia Bulletti, assistente tecnica precaria di Arezzo,
Elisabetta Galizia, assistente amministrativa precaria di
Palestrina e di Francesco Scrima segretario della Cisl Scuola.
Alla manifestazione erano presenti delegazioni di tutte le
province. Molti avevano viaggiato tutta la notte per manifestare.
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Attacchi
striscianti alla laicità della scuola |
Mentre altrove si celebrano centenari sulla laicità della scuola
(il 9 dicembre
1905 in
Francia fu promulgata la legge sulla separazione fra Stato e
Chiesa), in Italia stiamo assistendo ad incredibili negligenze
dello Stato e della sua legislazione in merito alla scuola circa
la tutela dei diritti di quegli alunni che non si avvalgono
dell'insegnamento della religione cattolica.
Abbiamo già avuto modo di sottolineare la contraddizione in cui è
incorso il nostro Ministro dell'Istruzione quando, nel recente
decreto sul secondo ciclo, ha inserito l'IRC, facoltativo per
eccellenza, tra quelli obbligatori. Abbiamo sottolineato come ciò
si traduca, nel calcolo della quantità minime di orario utili
alla validazione dell'anno scolastico, in un handicap per i non
avvalentisi.
Con
la CM
84 che riguarda il primo ciclo l'IRC viene invece inserita
tra le discipline da valutare e da riportare nel documento di
valutazione.
Stavolta alla negligenza si unisce la violazione delle norme
vigenti: sia quelle che
regolano la questione a partire dal concordato del 1984 e che
prevedono per l'IRC una valutazione separata, sia quelle che
vietano di discriminare le persone sulla base del loro credo
religioso, cosa inevitabile se l'IRC rientra nel giudizio
generale e complessivo dell'alunno.
Non
mancherà il contenzioso, presumiamo.
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Sulle
lingue straniere nella scuola media: un passo avanti e due
indietro |
L'art. 25 del decreto
attuativo per il secondo ciclo, come già illustrato nel commento
del 2 novembre, introduce
alcune variazioni all'organizzazione oraria dell'insegnamento
delle lingue straniere nella scuola primaria di primo grado.
E'
sicuramente un risultato importante avere riportato a tre ore
settimanali la lingua inglese anche se le nostre richieste si
riferivano ad entrambe le lingue straniere in linea con la
sperimentazione linguistica nella scuola media e con le
indicazioni europee.
Ma
nell'art. 25 gli ultimi due commi prevedono la possibilità di
utilizzare le ore di seconda lingua per approfondire l'inglese
recuperando, eventualmente, la seconda lingua in area opzionale.
Questa
norma, che all'apparenza rende più flessibile l'insegnamento
delle lingue straniere, nella sostanza ripristina l'insegnamento
di una sola lingua straniera vincolando gli alunni anche per il
percorso scolastico successivo.
Si
tratta di un provvedimento di facciata per non dire
"modaiolo".
I
riflessi sull'organizzazione delle scuole e sugli organici
potrebbero essere devastanti, creando situazioni di disparità tra
alunni della stessa classe e gettando alle ortiche l'esperienza
delle due lingue comunitarie prescritte anche dalla convenzione di
Lisbona.
Ancora
una volta si scarica sulle scuole autonome la responsabilità di
rispondere a sollecitazioni estemporanee anziché portare a regime
un modello di scuola media che preveda, con pari dignità , due
lingue comunitarie.
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Brevissime |
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Cedolino
elettronico: a regime dal mese di dicembre. Da
questo mese i dipendenti della scuola potranno chiedere
l'invio del cedolino
mensile dello stipendio in formato elettronico. Bisogna
però iscriversi ed avere una e-mail presso il dominio
istruzione.it.
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La posta elettronica diventa certificata.
Gli uffici delle pubbliche amministrazioni,
potranno dare valore
giuridico alla trasmissione di documenti prodotti ed
inviati per via informatica. Le norme tecniche sono state
messe a punto in questi giorni.
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