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Anno II n. 31 del 11 maggio 2006
   
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Servizi e Rubriche

L’importanza di votare NO al referendum del 25 e 26 giugno

Il 25 e 26 giugno 2006 si voterà per il referendum confermativo della legge di modifica costituzionale approvata nella passata legislatura dalla maggioranza di centro destra.

Come a suo tempo abbiamo rilevato, “La Riforma della Costituzione” mina le fondamenta della nostra Repubblica, intaccando principi fondamentali, proclamati dalla prima parte della Costituzione.

Per i settori della conoscenza poi, in particolare per la scuola pubblica, la definitiva approvazione di quel testo sancirebbe la fine del sistema nazionale e un’articolazione territoriale, inaccettabile e pericolosa, dell’esercizio del diritto all’istruzione.

Poiché si tratta di referendum confermativo, non è previsto un quorum di partecipazione, quindi, l’esito del referendum sarà valido qualunque sarà la percentuale di votanti.

Questo elemento, insieme alla data non propriamente felice, potrebbe indurre molti a sottovalutare questa scadenza ed a non partecipare al voto, in tal modo producendo il rischio invece di una sua approvazione, viste le dichiarazioni del centro destra, che considera questo appuntamento un’occasione di rivalsa rispetto all’esito delle elezioni politiche.

E’, quindi, necessario impegnarsi nella campagna referendaria, raggiungere il maggior numero possibile di persone, affinché sia diffusa la consapevolezza delle pericolose derive che quello stravolgimento della carta costituzionale provocherebbe sulla democrazia e sui valori in essa affermati.

Per questi motivi la FLC Cgil è impegnata in modo particolare in questa battaglia perché:

1) “parla” a noi, per le implicazioni devastanti sugli assetti della scuola pubblica e su tutti i nostri settori, che possono derivare da una eventuale approvazione della riforma;

2) parla di valori condivisi, alla base della nostra democrazia, che vanno rinnovati e confermati: chi se non la scuola e l’Università devono assumere come proprio compito prioritario la formazione dei giovani verso quei valori?

Sul nostro sito (fare click sul banner in basso a destra), riporteremo notizie, documenti e riflessioni, utili a sostenere le ragioni di chi considera attuali i valori della Costituzione nata dalla Resistenza e non vuole rassegnarsi alla sua demolizione.

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L’augurio di Epifani al nuovo Presidente della Repubblica

“A nome mio e di tutta la Cgil esprimo grande soddisfazione per l’elezione di Giorgio Napolitano a Presidente della Repubblica – è quanto afferma in una dichiarazione il segretario generale della CGIL Guglielmo Epifani. Con questa scelta sale al Quirinale una figura di indiscusso prestigio, rigore e alto profilo istituzionale, un uomo del Mezzogiorno, da sempre legato e attento alla condizione del mondo del lavoro ed alla sua dignità.

In tutta la sua storia politica, nei suoi interventi, voglio ricordare anche il contributo portato all’apertura delle celebrazioni del Centenario della Cgil, Giorgio Napolitano ha confermato una visione molto coerente con i valori ed i principi contenuti nella prima parte della nostra Costituzione, a partire dal suo primo articolo.

Con lui, il mondo del lavoro avrà un importante punto di riferimento al Quirinale. La stessa cosa che era avvenuta con la Presidenza di Carlo Azeglio Campi, al quale la Cgil esprime il ringraziamento per l’equilibrio e la capacità con cui ha svolto la sua importante funzione istituzionale ed al quale rinnova la propria grande stima – conclude Epifani”.

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Parte la campagna nazionale "Mai più precari"

Si è concluso con successo il Convegno di Napoli "Mai più precari", chiuso dall'intervento di Enrico Panini, Segretario generale della FLC Cgil.

Durante le due intense e partecipatissime giornate (prima e seconda) abbiamo discusso delle problematiche inerenti tutti i settori della conoscenza, approfondite nelle relazioni pubblicate sul sito, e lanciato le nostre proposte.

Parte adesso la campagna nazionale "Mai più precari" che conosce una prima articolazione in iniziative assembleari territoriali, oltre che nelle Università e negli Enti di ricerca. Sono già in calendario, o verranno presto definite, assemblee a Milano 23 maggio, Ancona 7 giugno, Bologna, Roma, Firenze 22 maggio, Torino, Cosenza, Napoli, Bari e in diversi enti di ricerca ed atenei.

l nostro obiettivo è costruire piattaforme rivendicative da far diventare immediatamente oggetto della nostra iniziativa sindacale.

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In vigore la nuova disciplina sul reclutamento dei professori universitari

Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del Decreto legislativo n. 164, il 18 maggio 2006  entrerà in vigore la nuova disciplina sul reclutamento dei professori universitari.

Va in porto un altro contestato provvedimento del Ministro del MIUR sul quale il mondo accademico e le organizzazioni sindacali e associazioni della docenza avevano espresso forti critiche e energiche pressioni per modificarlo.

L’assoluta incapacità di ascolto della signora Moratti, ha prodotto un testo non condiviso sul quale sarà necessario intervenire per modificarlo.

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I saldi di fine stagione della Moratti

Con il decreto ministeriale n. 207 del 28 marzo scorso, la Ministra Moratti ha disposto che “le disposizioni di cui al decreto ministeriale 26 gennaio 2001, n. 13 e successive modificazioni, sono differite al 2007 ed in tale anno verranno valutate anche le proposte pervenute entro il 31 gennaio 2006”.

In pratica il provvedimento, grazie ai borseggi di stato perpetrati a danno delle Università con la legge finanziaria per il 2006, ha bloccato le risorse necessarie a proseguire nell’attuazione del piano di “rientro dei ricercatori” che operano all’estero.

Nel 2006, quindi, non sarà possibile far rientrare in Italia, nemmeno quella esigua parte di “cervelli” come avvenuto negli anni scorsi.

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Pagamento arretrati contrattuali

La maggior parte delle Università, in applicazione dei benefici economici previsti dal 2° biennio del CCNL firmato il 28 marzo 2006,  hanno aggiornato gli stipendi con le competenze di aprile ed hanno liquidato gli arretrati maturati fino a quella data.

Risulta, tuttavia, che altri Atenei non vi abbiano provveduto con il pretesto che il Ministero non avrebbe accreditato le somme necessarie. Al riguardo, si evidenzia che tale posizione va contestata in considerazione del fatto che, le leggi finanziarie che stanziano le risorse economiche per i rinnovi contrattuali del personale universitario, pongono tali oneri  a carico dei rispettivi bilanci universitari. Tali risorse, infatti,  sono comprese nella Tabella C della medesima legge finanziaria che comprende il Fondo di Finanziamento Ordinario destinato al pagamento delle competenze del personale docente e tecnico-amministrativo.

D’altra parte, precise direttive, inviate di anno in anno dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, anche alle Università, indicano come vanno quantificate le risorse contrattuali in sede di predisposizione dei bilanci preventivi. Se fossero rispettate, le risorse per adeguare gli stipendi e liquidare gli arretrati sarebbero immediatamente disponibili già al momento della firma del contratto.

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Brevissime

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Appuntamenti

12 maggio 2006
Un 4° polo universitario in Sicilia?
La FLC Cgil ne discute a Ragusa

21 maggio 2006
V° Marcia di Barbiana

Si rinnova l’appuntamento annuale con la marcia di Barbiana

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