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Edizione Università
Direttore responsabile Ermanno Detti
Periodico telematico a cura della Federazione Lavoratori della Conoscenza Cgil
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Anno VI n. 4 del 23 febbraio 2010 |
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Iniziativa pubblica "DDL Gelmini sull'Università: quale progetto per l'università italiana?" |
Per discutere del disegno di legge sull'Università, presentato dal Ministro Gelmini, la FLC Cgil organizza una iniziativa pubblica di dibattito con il personale delle Università, le Istituzioni e rappresentanti politici.
L'iniziativa si terrà martedì 2 marzo 2010 a Roma dalle ore 9,30 alle ore 14,30 presso l'Università La Sapienza di Roma – Chimica biologica – Aula "A" (complesso delle aule Blu) e verrà conclusa dal segretario generale della FLC Cgil Domenico Pantaleo.
È necessario che tutte le componenti universitarie docenti, tecnici amministrativi, precari, studenti discutano il DDL che ha iniziato l'iter parlamentare in Senato.
La FLC mantiene la critica di impianto del DDL, inquadrato in uno scenario di tagli al finanziamento che ripropongono lo schema ormai usurato di riforme epocali fatte in assenza di risorse (ben 16 volte ricorre nel testo il vincolo a costi zero per il bilancio statale); caratterizzato da un approccio centralistico che si pone in stridente contrasto con il processo di autonomia universitaria, e con i processi di federalismo diffuso nell'insieme delle Istituzioni, nel quale lo stesso Miur viene messo sotto tutela dal Ministero dell'Economia; connotato da un eccesso di delega diffusa e senza vincoli, su materie delicate come il diritto allo studio e lo stato giuridico della docenza. Un accanimento normativo minuziosamente prescrittivo che riecheggia lo stile di governo burocratico ed impotente di qualche decennio fa.
Le critiche sono condivise dal Forum nazionale della docenza universitaria e della ricerca che in un dettagliato documento analizza il DDL e fa delle proposte emendative.
La proposta relativa alla Governance degli Atenei delinea un modello organizzativo fortemente centralistico e gerarchico, non prevede la rappresentanza negli Organi statutari del personale tecnico amministrativo; non risolve assolutamente il problema del precariato poiché le norme relative al riordino del reclutamento, non sono accompagnate dalla scelta di eliminare le condizioni che hanno fatto negli anni dilatare in maniera patologica il precariato, costituito da una giungla di figure sottopagate e prive di tutele e diritti elementari.
La docenza si troverà al tempo stesso priva sia di una tutela contrattuale, sia di quella legislativa da parte del Parlamento e si troverà in balia della discrezionalità del Governo ed in particolare oltre che del Ministro Gelmini anche dei Ministri Tremonti e Brunetta, che sulla base di quanto previsto dal decreto dovranno proporre al Governo i decreti legislativi delegati.
Del tutto inadeguate e insufficienti sono le proposte in materia di diritto allo studio. Se si considerano gli standard di alcuni sevizi fondamentali, quali l'alloggio e le borse di studio, si constata immediatamente il drammatico divario attualmente esistente tra l'Italia e gli altri paesi OCSE. Scandaloso è il dato della mancata erogazione della borsa di studio per carenza di risorse, in una larga parte del paese, a decine di migliaia di studenti bisognosi e
meritevoli aventi diritto. Ciò è ancora più grave se si considera il progressivo consolidamento del blocco della mobilità sociale tra generazioni.
Il combinato del DDL Gelmini, del decreto Brunetta e del taglio dei fondi del finanziamento ordinario farà sì che il personale tecnico amministrativo veda messe in discussione le conquiste di questi anni, nonostante la capacità che ha dimostrato nell' impegnarsi ed adattarsi a nuove esigenze.
Il 12 marzo i settori della conoscenza partecipano allo sciopero generale indetto dalla Cgil. Le ragioni dello sciopero ci coinvolgono direttamente, prima fra tutte una riforma del fisco che restituisca a lavoratori dipendenti e pensionati una quota del reddito che viene costantemente eroso, in modo crescente e iniquo, dalla progressività delle imposte: la FLC si batte per stipulare contratti di lavoro adeguati alla difesa e crescita del potere d'acquisto delle retribuzioni, ma questo impegno rischia di essere poi vanificato da un prelievo fiscale sempre crescente. Accanto a una forte politica contrattuale è perciò necessario ristabilire una tassazione equa e sostenibile.
Le Università e tutti i settori della conoscenza sono al centro di un attacco violento da parte del Governo, che, attraverso provvedimenti legislativi, taglia l'occupazione, riduce l'offerta formativa e di ricerca, mortifica e marginalizza il ruolo e la funzione delle istituzioni, e, attraverso i tagli al finanziamento, le mette in condizioni di non poter gestire persino l'ordinaria amministrazione. Non è solo in gioco la condizione professionale e retributiva di tutti coloro che operano nei nostri settori, ma la stessa sopravvivenza di un sistema pubblico della conoscenza.
Per queste ragioni la FLC chiede a tutti i lavoratori dei settori della conoscenza di aderire allo sciopero e di partecipare alle manifestazioni che si terranno in tutte le città.
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Federalismo e Università: il bricolage istituzionale |
La Provincia di Trento, con un accordo con il Governo, si è comprata le competenze statali in materia di ammortizzatori sociali e di Università. Ciò significa che da oggi l'Università di Trento è interamente a carico della Provincia per il suo finanziamento; questo è il risultato della politica dei tagli del Ministro Tremonti e del Ministro Gelmini che ha tramutato il suo ministero in un'appendice di quello dell'Economia.
Il primo risultato di questa decisione sta nella rottura, anche formale, dell'unitarietà del sistema universitario nazionale. Il sistema è già frammentato nei fatti, con assetti ed esiti formativi e di ricerca fortemente divaricati tra Atenei e territori. Ora in nome dell'emergenza finanziaria, si abbandona qualunque idea di progettualità istituzionale, passando direttamente alla vendita sul mercato. E meno male che, in questo caso, l'acquirente è un'istituzione pubblica.
Adesso però occorre capire che ruolo vorrà giocare, e che intenzioni la Provincia di Trento manifesti sulla "sua" Università: in che direzione vorrà piegare le politiche di Ateneo, l'offerta formativa, la collocazione dell'Università nei rapporti esterni. E quali conseguenze ci saranno sui dipendenti, sull'attività di ricerca, sul diritto allo studio.
Noi continuiamo a pensare che il sistema universitario ha un senso in quanto risorsa nazionale, e che le necessarie autonomie a tale sistema devono fare riferimento; per questo chiederemo al Miur e alla Provincia di Trento l'apertura di un tavolo immediato sul quale affrontare il tema delle garanzie e dei vincoli che devono mantenere quell'Ateneo nell'ambito del sistema universitario nazionale.
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Tagli al sistema pubblico dell'istruzione e risorse a quello privato: un'offesa del Governo alla Costituzione |
Il presidente del Consiglio ha annunciato la disponibilità ad aumentare il finanziamento della scuola privata.
A questa notizia Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL, risponde con un comunicato stampa in cui si sottolinea che "…La disponibilità del Presidente del Consiglio Berlusconi ad aumentare le risorse per scuole private cattoliche, a fronte di tagli per 8 miliardi a quelle pubbliche e di 1,5 miliardi alle università, sono un atto irresponsabile e in netto contrasto con i principi e i valori della nostra Costituzione..".
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Approvate dal CUN mozioni sul FFO 2010, sui controlli della Corte dei Conti e sulla nota ministeriale del 4 settembre 2009 |
Il Consiglio Universitario Nazionale, nella seduta del 9, 10, 11 febbraio, ha approvato numerose mozioni, un documento di proposta per la individuazione dei criteri identificanti la scientificità della produzione scientifica.
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Lettori e CEL di madrelingua: il Segretario generale della FLC Cgil scrive al Direttore de "La Stampa" |
Ancora una volta i lettori e CEL di madrelingua vedono negato il loro ruolo e le loro funzioni, questa volta lo fa il Presidente della CRUI, Prof. Enrico De Cleva, in un'intervista.
Il Segretario Generale della FLC Cgil Domenico Pantaleo scrive al Direttore de "La Stampa" per correggere queste affermazioni.
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Decreto Brunetta sono illegittime e impraticabili "le fughe in avanti" |
La FLC ha predisposto una scheda di lettura per distinguere, dopo l'entrata in vigore del DLgs. 150/09 (approfondimenti), le materie del Ccnl automaticamente e immediatamente modificate dalla legge da quelle tuttora valide, anche alla luce di alcune iniziative (poche per la verità) tese ad anticipare i contenuti del decreto legislativo 150/2009 o a mettere in discussione i contratti integrativi di ateneo già firmati.
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Contratto della dirigenza area VII, primo incontro all'ARAN |
Il 4 febbraio si sono finalmente aperte le trattative per il il rinnovo del quadriennio normativo 2006-2009 e I biennio economico 2006-2007 dei dirigenti delle Università e degli Enti Pubblici di Ricerca.
I sindacati confederali hanno pubblicato un comunicato unitario.
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Sciopero dei migranti in Italia, la FLC Cgil condivide e sostiene le ragioni della mobilitazione |
La FLC sosterrà con tutte le proprie strutture la campagna antirazzista che sarà promossa dalla CGIL, insieme ad altre organizzazioni, dal 1 al 21 marzo, giornata internazionale contro il razzismo promossa dall'ONU.
Il primo marzo si svolgerà lo sciopero dei migranti in Italia, promosso in modo spontaneo sul web. Le ragioni della mobilitazione accelerata dagli sconvolgenti fatti di Rosarno, non possono che essere condivise e sostenute dalla CGIL.
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Migranti, la FLC Cgil aderisce all'appello della Rete Europea dell'Educazione |
La segreteria nazionale della FLC Cgil aderisce all'appello della "Rete Europea dell'Educazione" e invita tutte le proprie strutture territoriali a favorire iniziative culturali e didattiche nelle scuole e in tutti i settori della conoscenza affinché si diffonda, a partire dalle nuove generazioni, la consapevolezza della necessità di essere parte attiva nella costruzione di una società laica, accogliente e rispettosa delle diversità, da quelle di genere a quelle culturali, a quelle religiose politiche ed etniche.
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