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Direttore responsabile Ermanno Detti

Periodico telematico a cura della Federazione Lavoratori della Conoscenza Cgil
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Anno VI n. 2 del 26 gennaio 2010

   
Editoriale
   
Notizie
   
Servizi e Rubriche
 

12 marzo, sciopero generale sul fisco

Il Presidente del Consiglio continua a promettere la riduzione delle aliquote fiscali, a sostenere che l'Italia è uscita dalla crisi meglio di altri paesi, a proclamare di non aver messo le mani in tasca agli italiani, ad additare come disfattista chi dice il contrario e afferma che le lavoratrici ed i lavoratori dipendenti, i pensionati, i giovani, le famiglie vivono quotidianamente gravi difficoltà economiche.

Nel 2008 la mancata restituzione del fiscal drag è costata 362 euro medi a testa (elaborazione Ires Cgil su dati Istat), con un aumento del prelievo fiscale sul lavoro di 0,6 punti. Nel 2009, nel pieno della crisi, la pressione fiscale è salita per il lavoro al 44%, con lavoratori e pensionati che hanno sopportato un punto medio in più di tassazione. L'evasione fiscale continua indisturbata e ammonta a 110 miliardi di euro.

I disoccupati ed i cassintegrati aumentano. Aumenta la disuguaglianza nella distribuzione del reddito, il 10% delle famiglie possiede oltre il 45% della ricchezza e la metà più povera ne ha il 10%. I più poveri sono gli anziani soli, i precari ed i giovani disoccupati per i quali il Governo ha fatto poco o niente e che oggi devono pure sentire le demagogiche battute del Ministro Brunetta, ma la gara fra i ministri è aperta, che vuole togliere risorse dalle pensioni di anzianità per darle ai giovani.

La Cgil, dopo aver inviato al Governo le sue proposte sul fisco e non aver ricevuto risposta, ha proclamato lo sciopero generale per chiedere una riduzione delle imposte sul lavoro dipendente e sui pensionati.

"È da tempo - dichiara Guglielmo Epifani - che chiediamo una riduzione delle imposte sul lavoro dipendente e sui pensionati. Lo scorso anno dicemmo che sarebbe aumentato il prelievo sulle buste paga e tutti i dati l'hanno confermato, basti pensare a cosa è accaduto sulle ultime tredicesime. Nel corso del 2009 di fronte a un aumento dell'1,7 per cento delle retribuzioni di fatto, al netto della cassa integrazione e della disoccupazione, c'è stato un incremento del prelievo fiscale intorno all'1 per cento. Questo vuol dire che non facendo nulla, come ha scelto il governo, le tasse sul lavoro dipendente e sui pensionati continuano a salire. Se si aspetta ancora un po' si restituirà ai lavoratori quello che stanno pagando in più: una vera presa in giro".

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27 gennaio, Giorno della Memoria. Una coscienza pubblica sul passato per un futuro migliore

Passare dalla memoria alla storia è il percorso che molti studiosi stanno compiendo ormai da anni nella lettura nella Shoah e dello sterminio nazista.

La storia europea degli ultimi 60 anni è stata connotata dalla terribile tragedia della seconda guerra mondiale e dallo sterminio nei lager. Una storia vissuta in prima persona anche da chi è nato dopo la guerra, perché troppo fortemente quella vicenda ha segnato tutti coloro che l'hanno vissuta, anche se non hanno subito direttamente la deportazione. Il dramma dei sopravvissuti, la testimonianza di chi ha visto ed è tornato dall'orrore e dall'inferno per raccontarcelo ha coinvolto anche chi non c'era. La letteratura, il cinema, il teatro, le mille forme della comunicazione e della narrazione hanno attinto alle stesse fonti della storia.

Con il passare del tempo, per ragioni anagrafiche, i testimoni cominciano a scomparire e corriamo il rischio che con essi scompaia anche la memoria di quei fatti, lasciati appunto allo studio della storia.

E invece la memoria è importante non solo perchè tiene vivo il ricordo di quei fatti. Ma, come ricorda David Bidussa, "la memoria è un atto che si compie tra vivi ed è volto [...] alla costruzione di una coscienza pubblica, essa ha un valore pragmatico, serve per fare qualcosa".

Coltivare la memoria di ciò che è stato non è allora solo il rituale dovuto ogni anno per celebrare il 27 gennaio. Questa data, ricorda sempre Bidussa, non è il giorno dei morti. La memoria ha un senso se coltivata al futuro, se ci consente, interrogandoci su ciò che è stato, di trovare il modo di prevenire, di sviluppare gli anticorpi sociali e culturali dello sterminio, del razzismo, dell'annientamento di popoli e culture. Osservando quanto sta succedendo nel nostro mondo e purtroppo anche in Italia, siamo in crisi di memoria e gli anticorpi democratici si stanno indebolendo. Ecco perché è importante che il 27 gennaio non sia una celebrazione rituale.

La FLC Cgil, tramite le Edizioni Conoscenza e l'Associazione Proteo Fare Sapere, continua, come da 9 anni a questa parte, da quando cioè è stata varata la legge 211/2000, a coltivare la memoria coniugandola al futuro.

Per questo segnaliamo ai nostri lettori le iniziative promosse da Proteo Fare Sapere: il minuto di silenzio da osservare nelle scuole a mezzogiorno in punto del 27 gennaio e la lettura tra gli studenti della poesia di Primo Levi "Se questo è un uomo". E ancora, la riflessione sulle pagine della rivista "Articolo 33" sulla rimozione della memoria e sulle strade per tenerla viva anche attraverso le letture e le vicende dei protagonisti. Infine, segnaliamo lo splendido libro, pubblicato qualche anno fa ma ancora della più viva attualità, Il futuro della memoria, La Shoah e la sua rimemorazione.

Il razzismo e l'intolleranza, le teorie della superiorità di un gruppo su un altro, la paura dell'altro si stanno diffondendo a macchia d'olio anche in Italia. Sono sentimenti alimentati ad arte che fanno leva sull'insicurezza e, spesso, sull'ignoranza. Sono facili, quanto inutili, balsami alle difficoltà quotidiane. Vanno combattuti con tutti i mezzi, anche con la cultura e la conoscenza.

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Disegno di legge Gelmini sull'università: documento unitario delle sigle sindacali della docenza

Le organizzazioni e le associazioni sindacali della docenza universitaria hanno approvato un documento sul ddl governativo relativo all'Università in cui si mettono in evidenza i punti più critici del disegno di legge.

Il documento ribadisce che le soluzioni proposte dal DDL governativo sull'Università non consentono il rilancio dell'Università pubblica come Istituzione strategica per il progresso culturale, sociale ed economico del Paese, anche per la mancanza di adeguati investimenti a copertura degli interventi previsti dal DDL governativo sulla qualità del Sistema; interventi peraltro al di fuori di un progetto strategico sul ruolo, la funzione e la missione dell'Università.

Il testo sarà utilizzato per gli incontri con i Gruppi parlamentari e le forze politiche.

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Il CUN approva il parere sul ddl Gelmini di riforma del sistema universitario

Il documento è suddiviso in una parte di carattere generale ed in 3 allegati.

In particolare nella parte degli allegati vengono affrontate con puntualità le criticità del DDL sul versante della governance, del reclutamento e delle risorse finanziarie, mentre nella parte introduttiva, con più timidezza, si evidenziano quelli che saranno poi i temi affrontati più esplicitamente negli allegati.

Al termine del parere approvato dal CUN è riportato un interessante documento, curato dai rappresentanti degli studenti.

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Assenze per malattia dipendenti pubblici, dal 4 febbraio 2010 in vigore le nuove fasce di reperibilità

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 20 gennaio 2010, dopo la registrazione alla Corte dei Conti, il Decreto Ministeriale 206 del 18 dicembre 2009, relativo alla definizione delle nuove fasce di reperibilità per la verifica della malattia e relative deroghe.

Come abbiamo già segnalato il decreto è l'applicazione del DLgs 150/09 (art. 55 – septies) e prevede, oltre ad alcune deroghe, l'estensione a 7 ore delle fasce di reperibilità: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.

Il Decreto entrerà in vigore il 4 febbraio 2010: 15 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

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Stabilizzazioni e precariato: ennesimo parere creativo del Dipartimento della funzione pubblica

Il dipartimento della funzione pubblica rispondendo ad una richiesta di parere di alcune amministrazioni circa la possibilità di prorogare i rapporti di lavoro degli stabilizzandi propone l'ennesima interpretazione creativa sulla materia.

Il governo è costretto dalle iniziative di mobilitazione dell'ultimo anno e dalla situazione di impasse di alcune amministrazioni, a riconoscere la necessità dei lavoratori precari per il funzionamento ma invece di assumerli come sarebbe corretto e naturale ne codifica e legalizza la condizione di falsa flessibilità.

Per quanto riguarda la FLC non solo dovranno completarsi le procedure di stabilizzazione in essere ma si dovrà rilanciare un nuovo e più vasto piano di stabilizzazione dei precari e di reclutamento di nuovo personale sia negli enti pubblici di ricerca che nelle università.

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I diritti e le tutele per chi lavora: il nostro vademecum

Le leggi e i contratti collettivi hanno sancito per i lavoratori dipendenti una serie di diritti e di tutele per i tanti casi della vita in cui altre esigenze e circostanze prevalgano sui doveri lavorativi. È il caso della malattia, ma anche dello studio e dell'aggiornamento; è il caso di esigenze di famiglie, gioiose come la nascita di un figlio o un matrimonio, oppure tristi come un lutto o la malattia di un congiunto; è il caso delle ferie, quindi del meritato riposo, oppure di obblighi civili come un mandato amministrativo, oppure ancora di azioni di solidarietà e volontariato.

Questi diritti e queste tutele sono un fatto di civiltà, sono frutto delle lotte dei lavoratori, sono state e sono tra i fondamenti del movimento sindacale.

Chi fosse interessato a ricorrere ai permessi citati deve sapere in virtù di quale norma può farne richiesta al proprio ateneo che indicherà la procedura da seguire.

I contratti di riferimento sono quelli del comparto università. Le leggi citate, tuttavia, valgono per tutti i lavoratori, quindi anche per chi lavora nella ricerca e nell'alta formazione artistica e musicale. In questi due ultimi comparti va fatto riferimento, ovviamente, anche ai contratti collettivi di settore.

Scarica il vademecum.

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Raccolte 130 mila firme per la proposta di legge sull'apprendimento permanente

Come avevamo preannunciato si è conclusa la campagna per la raccolta delle firme per la presentazione in Parlamento della proposta di legge di iniziativa popolare sul diritto all'apprendimento permanente promossa dalla CGIL insieme alla FLC, allo Spi e all'Auser.

Sono state raccolte 130.000 firme certificate! Un risultato che supera, di gran lunga, gli obiettivi prefissati e che va ben oltre le 50.000 firme necessarie per la presentazione in Parlamento.

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Lettera di Epifani sui gravi fatti di xenofobia contro gli immigrati

La lettera è stata inviata alla CSI (Confederazione Internazionale dei Sindacati), alla CES (Confederazione Europea dei Sindacati), alla CSI-Africa ed ai Sindacati Africani.

Il Segretario Generale della CSI-Africa, Kwasi Adu Amankwah, è stato invitato in Italia per una serie di iniziative per la tutela dei diritti dei lavoratori immigrati, per una politica di accoglienza rispettosa dei diritti umani e delle risoluzioni delle Nazioni Unite.

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Processo breve: Epifani, colpo spugna su cause sicurezza lavoro

L'approvazione in Senato del disegno di legge sul processo breve desta "grande preoccupazione anche per il rischio che comporta di cancellare gran parte dei processi sulla sicurezza sul lavoro".

A lanciare l'allarme è il segretario generale della CGIL Guglielmo Epifani.

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Informazioni editoriali

È disponibile il numero di gennaio della rivista mensile "Articolo 33". La sezione "Tempi moderni" è dedicata - come sempre a gennaio - al "Giorno della Memoria", con articoli, interviste, riflessioni su un argomento sempre difficile e spesso ingombrante, la memoria, appunto, collettiva e individuale.

La rivista affronta anche altri argomenti di interesse più "politico" dei settori della conoscenza, come si può leggere dall'indice disponibile on line sul sito di edizioni conoscenza. In questo numero, inoltre, viene presentata la parte iconografica che caratterizzerà le copertine di tutta l'annata: saranno riprodotti quadri di autori contemporanei che fanno parte della collezione della Cgil.

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Brevissime

Università di Torino. Disegno di legge Gelmini e Dlgs 150/09: ripercussioni sull'Ateneo torinese.
Rapporto sul futuro della formazione in Italia. Le osservazioni della FLC Cgil.
Concorsi università. I bandi in Gazzetta Ufficiale pubblicati sul nostro sito.
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