Conoscenza News ::::: la newsletter della FLC CGIL
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Anno I n. 6 del 7 ottobre 2005
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L’istruzione non è una merce, ma un diritto

15 ottobre a Roma - Giornata Europea di Mobilitazione
NO alla Bolkestein!

La BOLKESTEIN continua la sua corsa
Fermiamola con la mobilitazione

 

Le iniquità della legge finanziaria per il 2006

L’iniquità dell’ultima legge finanziaria ha sollevato una vasta ondata di proteste e lamentele per i tagli ai finanziamenti degli Enti locali e delle Pubbliche amministrazioni. E’ lieto solo Tremonti e tutti i grilli parlanti della maggioranza che gli girano attorno con dichiarazioni a cliches, recitate con convinzione, per abbindolare la popolazione.

Le Università non si salvano da questo scempio. In materia di personale, al pari delle altre pubbliche amministrazioni, potranno avvalersi di personale a tempo determinato e/o con contratti di collaborazione coordinata e continuativa  nel limite del 60% della spesa sostenuta per lo stesso fine nel 2003; sono fatti salvi i contratti e le assunzioni i cui oneri non risultino a carico del FFO. Ciò comporterà l’impossibilità di rinnovare i contratti a molti lavoratori che invece speravano in una stabilizzazione.

Un’altra chicca è relativa alla istituzione del Consiglio Nazionale per la valutazione del sistema universitario e della ricerca. Sostituirà il Comitato oggi esistente. Sarà composto da 15 membri anche stranieri, e sarà finanziata con un taglio al FFO pari all’1‰ che sembra una vera esagerazione (circa 7 milioni di euro/anno).

Sul versante delle risorse per i rinnovi contrattuali i tagli sono ancora più evidenti. Il Governo ha inteso onorare l’accordo sottoscritto il 27/5/2005 per la chiusura del biennio economico 2004-2005 stanziando per tutti le risorse necessarie. Ma, ahimè, le ha sottratte dalle risorse necessarie per i rinnovi dei contratti del biennio 2006-2007. Così nell’imminenza dell’apertura della nuova tornata contrattuale mancano le risorse. E, senza risorse non è possibile stipulare contratti.

Ma, al di là dei tagli ai finanziamenti, è significativo l’intervento a gamba tesa del Governo su molte materie contrattuali, che vengono violentate e stravolte con disarmante disinvoltura.

Viene imbrigliata la contrattazione integrativa: dal 2006 il totale del fondo per il trattamento accessorio non potrà eccedere quello previsto per il 2004, come certificato dagli organi di controllo, ai quali viene affidato il compito di vigilare sul rispetto della normativa. E, in mancanza di tale certificazione, si aggiunge il divieto di costituire il fondo. Inoltre, per il triennio 2006-2008 le somme destinate al lavoro straordinario dovranno essere ridotte del 10% rispetto a quelle destinate a tal fine nel 2004.

Altre disposizioni che colpiscono il personale riguardano i compensi rivenienti dalla cosiddetta legge Merloni, la determinazione dell’equo indennizzo, alcune norme contrattuali che pongono alcune spese di cura a carico delle amministrazioni. Al di là degli slogans del Governo, di segno opposto, questa è certamente una maniera di “mettere le mani nelle tasche degli italiani” pensando di non farsi accorgere!

Viene reintrodotto l’obbligo di permanenza per 5 anni nella sede di prima destinazione dei vincitori di concorsi. Epperò, nel mentre si vessa la generalità del personale, per chi sta “vicino al sole” (ministeriali) si stanziano ben 15 milioni di euro per il 2006 e 20 milioni di euro per il 2007 per avviare concretamente il discorso della vicedirigenza!

Per le Università, infine, vi sono altre misure restrittive: nel mentre dal 2006 non potranno spendere, per organizzare Convegni, Mostre, rappresentanza, ecc., più del 50% degli importi per lo stesso fine spesi nel 2004, potranno viceversa continuare ad avvalersi di consulenze esterne le quali, spesso, nascondono rapporti clientelari intrattenuti dalle amministrazioni. Dovranno, altresì, ridurre del 10% gli importi risultanti al 30 settembre 2005 per diverse voci di spesa tra le quali anche l’acquisto e la manutenzione di auto e i compensi e gettoni per gli organi collegiali.

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La protesta nelle Università sulla riforma dello stato giuridico della docenza 

La decisione del Governo di strozzare la discussione sul disegno di legge di riforma dello stato giuridico della docenza universitaria, mediante l’interruzione dell’esame del provvedimento in atto nella Commissione competente del Senato e la presentazione in Aula di un maxiemendamento sul quale ha chiesto peraltro la fiducia,  rappresenta una inaccettabile forzatura della prassi parlamentare.

Così, con l’accelerata imposta dal Governo, il 29 settembre scorso il provvedimento è stato approvato dal Senato. 

La risposta alle mosse del Governo è stata immediata e decisa. La protesta è iniziata il 28 settembre con una manifestazione davanti al Senato al termine della quale le organizzazioni  sindacali e le associazioni della docenza  universitaria con un comunicato unitario hanno annunciato il blocco di ogni attività negli Atenei dal 10 al 15 ottobre.

Al coro di protesta si è associata la CRUI   e gli organi accademici di molte Università (Roma 3, Catania, Pisa, Cagliari, Perugia, Firenze e della Calabria, Padova, Pisa e Siena).

Infine, il 5 ottobre le organizzazioni sindacali e le associazioni della docenza universitaria hanno incontrato il Presidente della CRUI al fine di valutare gli sviluppi della situazione. In un comunicato unitario tutti i partecipanti hanno ribadito la volontà di continuare il confronto e la lotta.

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AFAM: Resoconto audizione CNAM

Il giorno 28 settembre u.s., su nostra richiesta, abbiamo ottenuto di poter esprimere le nostre osservazioni in merito alla proposta di decreto di riordino dei corsi ordinamentali di Didattica della Musica in corsi biennali di secondo livello ad indirizzo didattico, finalizzati alla formazione dei docenti di educazione musicale - A031 - A032 e di strumento A077 e alle declaratorie per ACC.BB.AA.

La posizione della FLC CGIL è espressa in un documento visibile sul sito.

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Certificazione del diritto alla pensione 

Con la circolare n. 44 del 13 settembre 2005, l 'INPDAP fornisce istruzioni sulla certificazione del diritto alla prestazione pensionistica da far eventualmente valere entro il 31 dicembre 2007.
Ricordiamo che questa possibilità è stata introdotta dalla Legge 243/04 nell'ambito di un generale peggioramento dei requisiti anagrafici e di anzianità contributiva per il pensionamento a partire dal 1° gennaio 2008.
In sostanza, la legge prevede che chi abbia maturato il diritto al pensionamento di vecchiaia o di anzianità secondo la normativa previgente, possa chiedere che gli venga “certificato” tale diritto e che possa, in virtù di tale certificazione, usufruirne liberamente negli anni successivi, indipendentemente sia dal fatto che sarà già in vigore la nuova più penalizzante normativa introdotta dalla Legge 243, sia da eventuali ulteriori modifiche al sistema previdenziale.
La procedura indicata nella circolare prevede che la certificazione avvenga a domanda dell'interessato da presentare all'amministrazione di appartenenza e alla sede dell'INPDAP competente in base alla sede di servizio. La certificazione dovrà riguardare, oltre al servizio prestato nell'amministrazione di attuale appartenenza, tutti gli altri servizi utili, compresi quelli coperti da contribuzione figurativa o volontaria, nonché quelli oggetto di riscatto computo o ricongiunzione. Devono essere inoltre indicati i periodi sui quali si può far valere la maggiorazione dell'anzianità contributiva.
A sua volta l'Istituto è tenuto a comunicare agli interessati l'avvenuta maturazione o meno del diritto al trattamento pensionistico.
È il caso di precisare che la certificazione in argomento non dà diritto all' attribuzione dell'incentivo al posticipo del pensionamento, il cosiddetto “superbonus”, dal momento che la stessa legge esclude questa possibilità per i dipendenti pubblici.
Per quanto riguarda il giudizio sulla Legge 243 rimandiamo ai documenti della CGIL e ai commenti a due precedenti note dell'INPDAP pubblicate sul nostro sito nelle news del 12 e del 20 ottobre 2004.

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Brevissime
  • Modificati gli statuti delle Università di Macerata.

  • Concorsi e trasferimenti per docenti, ricercatori e personale tecnico amministrativo nelle gazzette ufficiali n. 76, 77, 78 e 79.

  • Presso l’Università di Genova è stato sottoscritto l'accordo sui criteri della progressione orizzontale (PEO) per il periodo 2005-2008.

  • Presso l’Università dell’Insubria di Varese è stato sottoscritto il contratto integrativo per il personale tecnico-amministrativo per il biennio economico 2004-2005.

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