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AFAM e PNRR: il MUR finanzia progetti di internazionalizzazione per promuovere il ruolo delle istituzioni AFAM all'estero nella conservazione e valorizzazione della cultura italiana.

Le domande di partecipazione devono essere presentate in lingua inglese e per via telematica dal 5 settembre al 18 ottobre 2023.

02/08/2023
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Nell’ambito del Piano nazionale di Ripresa e resilienza (PNRR), il Ministero dell’Università e della Ricerca è soggetto titolare di risorse pari 11,732 miliardi di euro. Fin dal 2021 abbiamo denunciato il fatto che il settore afam è quasi del tutto ignorato dal PNRR.

L’unico intervento esplicitamente dedicato è quello relativo al finanziamento di attività di internazionalizzazione attraverso il sostegno a 5 progetti di internazionalizzazione, per promuovere il ruolo delle istituzioni afam all'estero nella conservazione e promozione della cultura italiana. 30 milioni sono le risorse destinate a questo intervento pari allo 0,26% dell’intero ammontare dei finanziamenti a titolarità del MUR. Si tratta di una scelta sbagliata che non tiene conto del fatto che tale settore sta vivendo un periodo di particolare fervore e innovazione dopo anni di silenzio e abbandono.

In applicazione di quanto previsto dal PNRR il Mur ha pubblicato il decreto 124 del 19 luglio 2023 (rettificato con decreto direttoriale 133 del 31 luglio 2023) a cui seguirà la pubblicazione degli allegati e di ulteriori disposizioni.

Di seguito un’analisi dei contenuti più significativi dell’avviso. Ricordiamo che il MUR ha predisposto delle apposte slide.

Inquadramento

L’avviso rientra nell’ambito della Missione 4 Componente 1 Investimento 3.4 Didattica e competenze universitari e avanzate.

L’investimento pari a 500 milioni di euro mira a qualificare e innovare i percorsi universitari (e di dottorato), attraverso le seguenti leve:

  1. digitalizzazione;
  2. cultura dell'innovazione
  3. internazionalizzazione, intervenendo su:
  • formazione digitale ad accesso aperto (T1) (T2)
  • rafforzamento del ruolo delle università (T3)
  • rafforzamento della cooperazione scientifica internazionale (T4) e (T5).

In particolare si prevede la realizzazione e il finanziamento del sotto-investimento T5 «Partenariati strategici /iniziative per innovare la dimensione internazionale del sistema AFAM», che prevede, la realizzazione di 5 progetti di internazionalizzazione delle istituzioni Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM), per promuovere il loro ruolo all'estero nella conservazione e nella promozione della cultura italiana.

Dotazione finanziaria

Le risorse complessive disponibili sono pari a 30 milioni di euro. Esse sono destinate al finanziamento di interventi nelle Regioni del Mezzogiorno per una quota pari ad almeno il 40% del totale delle risorse disponibili. Nella seguente tabella la ripartizione

QUADRO RISORSE INTERNAZIONALIZZAZIONE AFAM

Quota per i componenti del partenariato (in €)

Percentual e ripartizione

Sud e Isole

12.000.000,00

40%

Centro-Nord

18.000.000,00

60%

TOTALE

30.000.000,00

100%

Soggetti attuatori

I soggetti attuatori dell’intervento sono le Istituzioni AFAM di cui all’art. 1 della Legge 508/99 comprensive delle istituzioni accreditate di cui all’art. 11 del DPR 212/05.

Possono essere coinvolti, in qualità di soggetti attuatori, anche le Università e gli Enti Pubblici di Ricerca vigilati dal MUR.

Partenariato e Istituzione Capofila

La domanda di partecipazione deve essere presentata, nella forma del Partenariato, da una Istituzione AFAM. Tale Istituzione è denominata Istituzione Capofila. Non è consentita la partecipazione in qualità di Istituzione Capofila della stessa Istituzione AFAM a più di una proposta progettuale.

Ciascun Partenariato, costituito da due o più dovrà essere composto in maggioranza dalle Istituzioni AFAM.

Il Partenariato dovrà essere formalizzato attraverso:

  • la stipula di un accordo ex art. 15 Legge 7 agosto 1990, n. 241, recante “Accordi fra pubbliche amministrazioni”, nel caso in cui tutti i soggetti partecipanti al Partenariato siano soggetti pubblici
  • la stipula di un accordo di collaborazione tra soggetti di diversa natura giuridica, nel caso in cui tra i soggetti partecipanti al Partenariato ci siano soggetti privati.

Gli accordi devono avere una durata temporale pari ad almeno il 30 marzo 2026.

L’Istituzione Capofila dovrà essere autorizzata mediante apposita delega a

  • rappresentare il Partenariato nei rapporti con il Ministero
  • presentare il progetto e le eventuali variazioni dello stesso
  • sottoscrivere la domanda e i relativi allegati, la scheda tecnica di proposta progettuale, il disciplinare, l’atto d’obbligo e qualsiasi altro atto predisposto dal Ministero
  • presentare una relazione tecnica semestrale sull’andamento delle attività e una relazione tecnica di fine progetto
  • presentare le domande di rimborso, acquisire le erogazioni per l’intero Partenariato e disporre il trasferimento
  • garantire l’aggiornamento del sistema di monitoraggio attraverso la piattaforma messa a disposizione dal MUR o, ove necessario, il sistema ReGIS, assicurando veridicità, affidabilità e coerenza delle informazioni.

Termini e modalità di presentazione della candidatura

Le domande di partecipazione devono essere presentate, a pena di esclusione e irricevibilità, in lingua inglese e per via telematica, tramite la piattaforma CINECA, https://afam-pnrr.mur.gov.it, a partire dal 5 settembre 2023 alle ore 12:00 e tassativamente entro il 18 ottobre 2023 ore 12:00.

Il Ministero, all’apertura dei termini per la presentazione della domanda, garantirà l’accesso alla piattaforma CINECA ai soggetti abilitati alla presentazione della stessa. Tramite tale accesso sarà possibile eseguire tutte le attività relative alla compilazione e trasmissione della domanda.

Dimensione finanziaria

Ciascuna iniziativa finanziata deve prevedere un totale di costi complessivi ammissibili a partire da un minimo di 1 milione di euro fino ad un massimo di 6 milioni di euro, IVA inclusa. Ciò significa che possono essere finanziati da un minimo di 5 a un massimo di 30 progetti di internazionalizzazione.

I costi complessivi ammissibili devono essere sostenuti per almeno una quota pari all’80% dalle Istituzioni AFAM.

Durata del progetto

La durata massima delle iniziative non deve superare i 24 mesi, prorogabili di ulteriori 3 mesi. Resta comunque ferma la necessità di concludere il progetto entro il termine del 31 marzo 2026, fatte salve eventuali e sopravvenute modifiche legislative e/o regolamentari.

La proposta progettuale dovrà obbligatoriamente recare indicazione della data di avvio delle attività che sarà recepita nel decreto di concessione del finanziamento.

Ciascuna iniziativa potrà essere avviata solo successivamente alla data di presentazione della domanda di partecipazione al presente Avviso.  Non sono ammissibili le attività che a tale data risultino essere state già effettuate o avviate da parte dei soggetti attuatori.

Interventi finanziabili

  • percorsi di mobilità e di scambio culturale, promuovendo opportunità di studio e tirocinio, sia in entrata che in uscita rivolti a studenti, dottorandi, staff amministrativo e docenti
  • creazione e potenziamento di reti internazionali tra istituzioni partner
  • percorsi di mutual learning, finalizzati a promuovere attività di scambio, di conoscenze tra istituti che sviluppano progetti di internazionalizzazione, nei confronti di realtà non ancora aperte al panorama Europeo ed extra-UE
  • azioni di ricerca, innovazione, sperimentazione e produzione artistica

Gli interventi, al fine di favorire la multidisciplinarietà, devono coprire uno o più dei seguenti cluster

  • Design e arti applicate
  • Arte e tecnologia
  • Teatro, recitazione, danza e arti performative
  • Cinema e audiovisive
  • Arti visive
  • Musica

Spese ammissibili

Sono considerati ammissibili i costi direttamente sostenuti dai Soggetti attuatori che in coerenza con quanto previsto dall’Avviso, rientrino nelle categorie di seguito indicate

  • costi del personale, assunto ad hoc, impegnato nelle attività di progetto
  • costi per interventi di allestimento di laboratori, aule, biblioteche, centri e spazi culturali e artistici, musei, archivi e altre analoghe strutture
  • costi per l’acquisizione di attrezzature didattiche e strumentali funzionali allo svolgimento del progetto;
  • costi delle attività e campagne di promozione, comunicazione, disseminazione e sensibilizzazione
  • costi per brevi periodi di mobilità per attività di didattica, di ricerca e di produzione artistica (programmi di scambio e borse di studio) per un periodo massimo di 6 mesi, compresi i costi per le procedure di selezione e gestione
  • spese per programmi di formazione, seminari, conferenze, spettacoli, festival, mostre e altri eventi divulgativi, in Italia o all’estero,
  • costi di consulenza mirati allo sviluppo ed all’implementazione del progetto
  • costi per attività di produzione, distribuzione, digitalizzazione e pubblicazione direttamente imputabili al progetto
  • costi per investimenti mirati alle spese necessarie all’acquisizione - acquisto, leasing, locazione - di locali (entro il 20% del totale), arredi, attrezzature, materiali e infrastrutture anche digitali funzionali al progetto;
  • altri costi, quali, a titolo esemplificativo, ma non esaustivo: materiali di consumo, missioni all’estero, servizi di consulenza, forniture di beni e servizi purché sostenuti espressamente per il progetto e ad esso strettamente riconducibili, per un importo non superiore al 20% (venti per cento) dei costi totali ammissibili
  • costi generali: nella misura forfettaria massima del 7% dei costi diretti ammissibili al finanziamento

L’imposta sul valore aggiunto (IVA) è considerata un costo ammissibile solo nei casi in cui questa non sia recuperabile da parte del soggetto beneficiario del finanziamento, nel rispetto della normativa nazionale di riferimento.

L’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) non è un costo ammissibile.

Ogni altro tributo od onere fiscale, previdenziale e assicurativo costituisce spesa ammissibile nel limite in cui non sia recuperabile e purché direttamente afferente all’intervento finanziato.

Modalità di valutazione delle proposte progettuali

Per tutte le domande che perverranno entro i termini il Ministero effettua, entro, di norma, 30 giorni dalla chiusura dei termini per la presentazione delle stesse, un’istruttoria formale-amministrativa delle domande.

La valutazione delle proposte progettuali sarà effettuata da una Commissione di valutazione, nominata con decreto del Ministro che ne individua un presidente.

La Commissione sarà composta da 5 esperti valutatori, oltre eventuali supplenti, individuati e selezionati dal Ministro. Tali esperti sono individuati tra soggetti, italiani e/o stranieri, con comprovata professionalità in materia di alta formazione artistica, musicale e coreutica secondo criteri di competenza, trasparenza e rotazione degli incarichi, in ossequio ai principi di imparzialità, di speditezza e di assenza di conflitti di interesse.

Citeri di valutazione

La Commissione svolge le proprie valutazioni tenendo conto dei seguenti criteri:

CRITERI DI VALUTAZIONE

PUNTEGGIO

1. Rilevanza e pertinenza degli obiettivi e dei risultati attesi, rispetto alla promozione e valorizzazione della cultura italiana all’estero. Capacità di collegamento con altre iniziative nazionali ed internazionali inerenti alla natura della proposta progettuale. Particolare attenzione sarà posta alla presenza di interconnessioni con i percorsi di dottorato attivati nell’ambito delle tematiche afferenti alle transizioni digitali e ambientali.

0-5

2. Intersettorialità: capacità di valorizzare le sinergie tra cluster differenti, tenendo conto altresì delle diverse tipologie di istituzioni AFAM, al fine di promuovere l’interdisciplinarietà delle iniziative proposte.

0-5

3. Appropriatezza ed efficacia delle attività proposte, della loro gestione e del loro coordinamento. Capacità di monitorare gli avanzamenti del progetto e misurare il raggiungimento degli impatti attesi dalle diverse attività.

0-5

4. Misurazione della qualità e della complementarità del partenariato: in termini di competenze necessarie alla corretta implementazione del progetto, infrastrutture esistenti e presenza di sinergie per favorire l’internazionalizzazione.

0-5

5. Piano economico-finanziario, coerente con le attività ed i risultati attesi dal progetto. Profilo di sostenibilità economico-finanziaria dell’iniziativa in sede di implementazione e fattibilità degli interventi in termini di tempistiche di attuazione.

0-5

TOTALE PUNTEGGIO

0-25

I punteggi devono essere compresi nell'intervallo 0-5.

PUNTEGGIO

DESCRIZIONE

0-1

La proposta non soddisfa in maniera adeguata il criterio di valutazione, evidenziando debolezze intrinseche.

2-3

La proposta soddisfa correttamente il criterio di valutazione, pur presentando alcuni limiti che non ne modificano la validità.

4-5

La proposta soddisfa con successo il criterio di valutazione ed eventuali carenze sono da considerarsi marginali.

I progetti che conseguano un punteggio complessivo inferiore a 15 su 25, o che abbiano almeno un punteggio sui singoli criteri inferiore a 3, non sono ammissibili al finanziamento in quanto ritenuti non idonei.

Graduatoria

La fase di valutazione delle proposte progettuali si concluderà con l’approvazione di una graduatoria che distinguerà le proposte in

  • ammesse e finanziabili
  • ammesse, ma parzialmente finanziabili per carenza di fondi
  • ammesse, ma non finanziabili per carenza di fondi
  • non ammesse per mancato raggiungimento dei limiti minimi di punteggio

Erogazione della sovvenzione

A seguito della sottoscrizione dell’atto d’obbligo, l’Istituzione Capofila potrà richiedere una prima erogazione, a titolo di anticipazione, nella misura massima del 10% dell’importo agevolato.

Nel corso dello svolgimento delle attività progettuali, per le successive erogazioni, l’Istituzione Capofila trasmette al Ministero, con cadenza bimestrale, mediante l'utilizzo di strumenti e modalità di tipo telematico, la documentazione attestante le attività progettuali svolte e la domanda di rimborso che riepiloga le spese effettivamente sostenute nel periodo di riferimento con i relativi giustificativi di spesa e di pagamento.

Relazioni tecniche

Con cadenza semestrale, sempre per il tramite di strumenti e modalità di tipo telematico, l’Istituzione Capofila provvede ad inoltrare la relazione tecnica sull’andamento dell’attività

L’Istituzione Capofila alla conclusione del progetto produce la relazione tecnica finale nella quale relaziona in ordine alla complessiva realizzazione del progetto finanziato dal Ministero e all’avvenuto conseguimento dell’obiettivo generale previsto dalla proposta progettuale.

Controlli in itinere

Il Ministero svolge i controlli di competenza “in itinere” sulla documentazione amministrativo– contabile relativa alle spese sostenute per il tramite dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa Spa – Invitalia.