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Piano nazionale per l’Infanzia: verso l'accordo con il Governo

Raggiunta un’ipotesi di accordo tra Governo e Osservatorio nazionale infanzia. Per la CGIL, resta in sospeso il problema delle risorse. Fondamentali l'istituzione dei soggetti attuatori del Piano e il costante monitoraggio

19/07/2010
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“La migliore possibile” è così che le organizzazioni della rete 'Batti il cinque” hanno giudicato l'ipotesi d'accordo raggiunto dopo la lunga riunione che si è svolta il 14 luglio tra l'Osservatorio nazionale infanzia e il Governo per la costruzione di un Piano Infanzia che manca da sei anni nel nostro Paese.

Dopo mesi di rinvii il sottosegretario Giovanardi ed il rappresentante del ministro Sacconi si sono dichiarati disponibili a reintrodurre azioni ed interventi che erano contenuti nel documento che l’Osservatorio aveva proposto al Governo nel mese di ottobre 2009, ma che il Governo aveva rifiutato in toto.

Dopo quel rifiuto molte Associazioni ed Organizzazioni si sono costituite nella rete “Batti il cinque” lanciando una mobilitazione nazionale per chiedere al Governo di tornare sulle proprie decisioni ed approvare subito un vero e qualificato Piano per l’Infanzia.

Di seguito il comunicato stampa della rete “Batti il cinque” diffuso dopo l’incontro tra Governo ed Osservatorio nazionale.

Verso il Piano Nazionale per l’Infanzia!

La rete Batti il cinque!: “Compiuto il primo passo per la sua approvazione”

Roma, 16 luglio 2010 - Le Associazioni e le Organizzazioni di "Batti il cinque!" - la rete promossa da Agesci, Arciragazzi, Cgil, Cnca, Consiglio nazionale Ordine Assistenti sociali, Save the Children Italia e Unicef Italia, a cui hanno aderito 50 enti di tutta Italia - salutano positivamente l’avvio dell'iter previsto dalla legge per l'adozione del Piano Nazionale per l'Infanzia e l'Adolescenza, quale esito della riunione dell’Osservatorio Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza del 14 luglio.

Sono importanti i miglioramenti alla “Proposta di schema del III Piano biennale nazionale di azioni e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva” che il sottosegretario senatore Giovanardi e il delegato del Ministro Sacconi hanno dichiarato di voler accogliere.

Verranno indicati nel Piano i soggetti attuatori delle azioni previste, come già individuati nel documento elaborato dall’Osservatorio e presentato ad ottobre 2009; verrà assicurato, inoltre, il monitoraggio e la valutazione delle azioni stesse anche grazie al ruolo dell'Osservatorio Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza e del Centro Nazionale di Documentazione e Analisi per l'Infanzia e Adolescenza.

Sulle tematiche sono state recepite alcune specifiche quali: il riferimento alla necessità di determinare livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali dei minorenni; l’inserimento in un quadro di promozione dell’interculturalità delle azioni previste riguardanti i minorenni stranieri, rom, sinti e camminanti; importanti innovazioni in tema di giustizia minorile (mantenendo il ruolo dei giudici onorari) e di tutele dei diritti dei bambini e degli adolescenti; la ridefinizione delle procedure per l’adozione e azioni di sostegno al diritto del minorenne ad essere ascoltato.

ll Piano verrà ora esaminato dalla Commissione parlamentare Infanzia.

Le Associazioni propongono fin da ora alla Presidente Mussolini un incontro per discutere su alcune temi rimasti fuori dal Piano, in particolare sulle proposte per favorire la partecipazione dei bambini e dei ragazzi, così come sancito dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, sulle proposte di modifica in tema di acquisizione della cittadinanza e sulle risorse da destinare a livello nazionale come regionale per la piena attuazione dei diritti dei bambini e degli adolescenti che vivono in Italia. Quest’ultimo tema, in particolare, appare di cruciale importanza per garantire al Piano la possibilità di tradursi in azioni concrete.