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Secondo "Tuttoscuola" i conti sulla riforma non tornano

(ANSA) - ROMA, 8 APR - Gli investimenti previsti dalla legge delega sull'istruzione per l'anticipo a cinque anni e mezzo dell'eta' di ingresso alla SCUOLA primaria sono sufficienti a garantire tale possibilita' solo ad un alunno ogni sei potenziali. A fare i conti in tasca alla riforma del ministro Moratti e' la rivista specializzata 'TuttoSCUOLA', che giunge ad una conclusione: questi conti non tornano

10/04/2002
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(ANSA) - ROMA, 8 APR - Gli investimenti previsti dalla legge delega sull'istruzione per l'anticipo a cinque anni e mezzo dell'eta' di ingresso alla SCUOLA primaria sono sufficienti a garantire tale possibilita' solo ad un alunno ogni sei potenziali. A fare i conti in tasca alla riforma del ministro Moratti e' la rivista specializzata 'TuttoSCUOLA', che giunge ad una conclusione: questi conti non tornano.

Gli unici impegni di spesa esplicitati nel testo del disegno di legge delega, sottolinea TuttoSCUOLA, sono quelli riguardanti nuove assunzioni nella SCUOLA primaria per far fronte all'onda anomala di nuovi iscritti per le iscrizioni anticipate. Per il 2002 la spesa viene quantificata in 12.731 migliaia di euro, necessari per assumere da settembre i maestri destinati a condurre le classi in eccedenza per gli anticipi di iscrizione dei nati entro il 28 febbraio. Ma quanti docenti possono essere reclutati con questa somma? Stimando un costo lordo di 2.000 euro a mese, ogni assunto, secondo i calcoli di TuttoSCUOLA, costerebbe 10 mila euro per i mesi residui del 2002: con la somma stanziata potrebbero quindi essere assunti 1.273 maestri.

Questa dotazione d'organico docenti dovrebbe essere in grado di garantire il funzionamento di circa 720 nuove prime classi destinate ad accogliere þ in una media di 20 alunni per classe circa 14.400 alunni anticipati, contro gli oltre 80 mila aventi diritto. Le risorse finanziarie consentirebbero insomma di accogliere circa un alunno ogni sei potenziali. C'e' poi un'altra spesa immediata: quella riguardante l'introduzione di ''nuove professionalita''' per gli anticipi nella SCUOLA dell'infanzia. La ''non quantificazione di questi oneri -afferma TuttoSCUOLA - farebbe intendere pero' che, nell'immediato, assunzioni per queste nuove figure professionali non sono in cantiere''.

Le perplessita' nella stima dei costi per gli anticipi non finiscono qui. La relazione tecnica, afferma ancora TuttoSCUOLA, contiene un'errata previsione. L'errore starebbe nell'aver assunto a riferimento del possibile numero di alunni che potranno anticipare l'iscrizione in prima elementare il dato dei bambini di 5 anni frequentanti solamente la SCUOLA materna statale, mentre e' noto che alla SCUOLA elementare statale si iscrivono anche i bambini (un altro 45% circa) che frequentano scuole non statali. Se il totale degli iscritti in prima negli ultimi anni e' stato di poco inferiore al mezzo milione, ''non si comprende perche' il ministero faccia riferimento ad un potenziale di 266.062, che sono i bambini di 5 anni della sola SCUOLA materna statale. Da qui una stima dei costi di gran lunga inferiore''. Invece dei previsti 12.730.242 euro per il 2002, e' la stima di TuttoSCUOLA, ne servirebbero 40.437.241: mancherebbero cioe' (in lire) altri 53 miliardi e mezzo. Per il 2003, mancherebbero piu' di 193 miliardi di lire e per il 2004 servirebbero altri 279 miliardi. Insomma, le previsioni recepite nella relazione tecnica del ddl, conclude TuttoSCUOLA, ''potrebbero porre il ministro Moratti in una posizione paradossale: sperare che vi siano pochi iscritti in anticipo per contenere i costi, quando proprio sugli anticipi il ministro fonda l'architettura dell'intero sistema completato a 18 anni''.(ANSA).

Roma, 10 aprile 2002