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INVALSI: FRA SUCCESSI, RETTIFICHE, AMNESIE E CITAZIONI

La buona notizia è che la nostra protesta di ieri ha vinto: nessun licenziamento all'Invalsi. Quella un po' meno buona è che l'Ente, nel cercare di ribattere alla nostra denuncia, è colto da una "strana" amnesia....

30/06/2006
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a) I successi: l’Invalsi confermerà tutti i 71 contratti di collaborazione in scadenza oggi. Le nostre ragioni sostenute anche con il comunicato stampa di ieri hanno vinto, la nostra protesta ha pagato.

b) Le rettifiche: nella giornata di oggi l’Invalsi ha diramato il seguente comunicato:

“ In merito alle dichiarazioni del Segretario Generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL, relativamente al licenziamento di 72 collaboratori coordinati e continuativi da parte dell’INVALSI si precisa quanto segue.

Il Presidente dell’INVALSI in data 29 giugno 2006 ha informato per iscritto il Ministro dell’Istruzione On.le Prof. Giuseppe Fioroni che l’Istituto ha da tempo comunicato alle organizzazioni sindacali di voler confermare tutti i 71 collaboratori coordinati e continuativi attualmente in servizio fino alla data del 31 dicembre 2006 ove nulla osti da parte del Ministero stesso.

Si precisa inoltre che tutte le decisioni riguardanti il personale sono sempre state concertate con le organizzazioni sindacali nazionali e con la RSU.”.

c) Le amnesie: il presidente dell’Ente del tutto casualmente dimentica di citare nella sua rettifica che nella mattinata di Giovedì 29 giugno una telefonata ufficiale fatta alla nostra organizzazione da parte dell’Ente informava della decisione assunta dal Presidente di NON rinnovare i contratti di collaborazione coordinata e continuativa. Ciò come risposta ad una telefonata del Ministero che confermava il contenuto di una lettera inviata dallo stesso all’Ente nella quale si invitava a sospendere alcune gare d’appalto e ad aprire una pausa di riflessione.

d) Una citazione: la rettifica dell'Invalsi ci ha fatto ricordare una frase letta un po' di tempo fa: “È difficile sapere cosa sia la verità, ma a volte è molto facile riconoscere una falsità.”. (Albert Einstein)