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La prospettiva di abolizione dell'articolo 18 fa crescere la protesta anche tra i precari

Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

02/04/2012
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Questa mattina l'ISTAT ha pubblicato i dati sull'occupazione, che confermano le grandi difficoltà che la crisi economica sta portando nel mondo del lavoro in Italia.

La conferenza stampa è stata bloccata per oltre mezz'ora da un gruppo di precari dell'Istituto Nazionale di Statistica. Sono oltre 400 i lavoratori con contratto a termine dell'Ente, senza, ad oggi, alcuna speranza di una collocazione in ruolo nel prossimo futuro.

La FLC CGIL ha aperto da tempo una mobilitazione in tutti gli Enti di ricerca, mettendo al centro la questione del precariato. Sbloccare il turnover, riaprire la contrattazione e trovare percorsi di stabilizzazione del personale precario: queste le priorità recentemente poste al Governo in carica e al Ministro della funzione pubblica Patroni Griffi.

È chiaro che la “riforma del mercato del lavoro” proposta dal Governo non contribuisce a rasserenare gli animi, al contrario esaspera il clima.

Sono infatti gli stessi precari, che secondo il Governo dovrebbero essere favoriti dall'eliminazione delle garanzie di base previste dall'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, i primi a capire come non vi siano né soluzioni né aperture per la loro situazione all'interno dei progetti in discussione.

La FLC CGIL esprime quindi la propria solidarietà ai lavoratori in mobilitazione all'ISTAT e rilancia la sua richiesta al governo e al Ministro della funzione pubblica per l'individuazione di soluzioni straordinarie per il precariato negli enti di ricerca.