Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Comunicati stampa » Comunicati FLC CGIL » Scuola, regolamento sulla valutazione: ritorno al passato

Scuola, regolamento sulla valutazione: ritorno al passato

Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza Cgil.

13/03/2009
Decrease text size Increase  text size

Con l’imposizione del voto numerico nella scuola dell’obbligo, il Governo sancisce il ritorno ad una scuola vecchia e ne cancella la migliore esperienza pedagogica degli ultimi anni.
Essa è un’operazione tutta ideologica, come se con il voto si potesse ripristinare automaticamente il principio di autorità e l’ordine, tanto cari a questo Ministro.

I nostri studenti saranno gli unici in Europa le cui competenze saranno valutate con un voto e non con giudizio, mentre per gli studenti stranieri si nega, con fredda, liquidatoria, ed ignorante pochezza la variegata complessità della condizione dei “minori” coinvolti in processi migratori.

Il Governo contraddice lo Statuto delle studentesse e degli studenti, senza assumersi la responsabilità di esplicitarne la modifica; contraddice le sue stesse norme, emanate solo pochi mesi fa, laddove era chiaro che il 5 in condotta era strettamente correlato al verificarsi di una sospensione di 15 giorni, mentre ora si fa genericamente riferimento a sanzioni disciplinari.

La legge 169/08, fonte di questo regolamento, va modificata: il rapido succedersi di norme contradditorie ha prodotto confusione e tensioni insostenibili nella comunità educante, quale è la scuola, e creerà non pochi problemi a fine anno, se rimarranno in vigore le norme che richiedono la sufficienza in ciascuna disciplina ai fini della promozione.

Il Ministro sembra ignorare che il fine ultimo della scuola è l’educazione, che la valutazione non può non essere formativa, mentre la repressione appartiene alla cultura ed alla funzione di altre istituzioni!

Roma, 13 marzo 2009