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La legge 440? Qualche centesimo alle scuole

La legge 440? Qualche centesimo alle scuole La legge 440 del 97 nacque per concorrere alla piena realizzazione dell'autonomia scolastica e per questo le risorse ad essa destinate furono progressiva...

31/08/2004
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La legge 440? Qualche centesimo alle scuole

La legge 440 del 97 nacque per concorrere alla piena realizzazione dell'autonomia scolastica e per questo le risorse ad essa destinate furono progressivamente aumentate: nel lontano 1997 erano 100 miliardi di vecchie lire,divennero 400 miliardi nel 1998 e 345 miliardi a decorrere dal 1999. Successivamente la legge n.69 del 2000 ne determinò un ulteriore incremento di 10, 99 milioni di euro l'anno finalizzandoli ad interventi peril potenziamento e la qualificazione dell'offerta di integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap. Per le finalità istitutive della legge le risorse individuate sono state sempre attribuite direttamente alle scuole, cioè ai soggetti che dovevano allora realizzare l'autonomia.

Oggi l'autonomia scolastica è la realtà quotidiana della scuola, è riconosciuta nella Costituzione, viene praticata concretamente ogni giorno eppure con il Ministro Moratti si persevera ogni anno nel diminuire le risorse destinate alle scuole ed il Miur si esercitanella improbabileartedi decentrare accentrando, o, se preferite, di predicare l'autonomia privandole scuole della possibilità di esserlo.

Solo nel 2003 erano previsti per questa legge 225.04 milioni di euro, circa 12,39 milioni in meno rispetto all'anno precedente; per il 2004, nella tabella C della legge finanziaria sono previsti 203,72 milioni di euro, altri 22 in meno.

Dopo l'ultima stretta sugli organici si completa la "gambizzazione" dell'autonomia con questo ulteriore taglioalle risorse delle scuoleautonome.

Solo una cifra resta invariata, quella di 10,99 milioni di euro, destinati dalla legge 69 all'integrazione degli alunni disabili.

Con la CM n.66 del 2 agosto il MIUR ha infattiripartito solo le risorse destinate alle scuole e agli uffici regionalicheammontano a 92.510 milioni di euro. In verità alle scuole arriveranno solo poco più di 78 milioni di euro.

125 milioni di euro risultano quindi trattenuti al MIUR.Per fare che cosa?

La Direttiva n. 60 del 26 luglio 2004, su cui si baserebbe la CM 66, infatti non èstata pubblicata dal MIUR, né ci risulta trasmessa in Intranet, l'unica documentazione che prova la sua esistenzaè data dalla citazione in apertura della CM 66.

Dalla relazione di maggioranzain commissione parlamentare, al cui parere è sottoposta la Legge 440, impariamo che gli importi assegnati per il 2004 agli interventi sono 126 milioni di euro (sempre pochissimi) per iniziative volte a promuovere e supportare l'avvio della riforma degli ordinamenti scolastici nonche' per l'attuazione di progetti contenuti nei POF delle istituzioni scolastiche autonome.

Tale cifra (e quella distribuita dal Miur è inferiore) avrebbe dovuto (il condizionale è d'obbligo) essere ripartita:

21 milioni di euro per la formazione e aggiornamento del personale;
2,1 milioni di euro a progetti nazionali per le attivita` di formazione e aggiornamento del personale;
6,54 milioni di euro per assicurare la continuita` dei progetti per l'insegnamento della lingua inglese, l'introduzione dell'insegnamento dell'informatica nella scuola primaria ed il potenziamento della cultura scientifica;
1,15 milioni di euro a progetti promossi in coerenza con il processo di riforma;
4,76 milioni di euro per iniziative di orientamento, educazione interculturale ed altre attivita`,
0,4 milioni di euro a progetti comunitari in materia formativa;
0,8 milioni di euro ad iniziative per l'utilizzo via web del sistema bibliotecario nazionale e per progetti connessi all'uso di tecnologie informatiche;
4,5 milioni di euro alle scuole paritarie per lo sviluppo dell'offerta formativa e l'avvio della riforma scolastica;
10,99 milioni di euro per l'integrazione degli alunni con handicap;
17 milioni di euro per interventi perequativi nell'ambito dell'area professionalizzante degli istituti professionali;
10 milioni di euro per l'alternanza scuola - lavoro;
22,69 milioni di euro per l'offerta formativa sperimentale;
15 milioni di euro per l'IFTS e l'educazione permanente;
2,04 milioni di euro per interventi diretti alla produzione della documentazione dei processi innovativi.
Le risorse assegnate alle scuole poisono solo 78.633 cioè meno del 40% del totale. Il restante 60% resta nelle mani del Ministero&, sottratto alle finalità istitutive della legge 440.

E' evidente quanto pesa l'autonomia scolastica per questo governo che stravolge le finalità della legge, diminuisce i finanziamenti e priva le scuole delle risorse.

Roma 31 agosto 2004