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Avvenire-Punto sui buoni scuola svolta all'istruzione Usa

Punto sui buoni scuola svolta all'istruzione Usa da Avvenire Mercoledì, 15 Maggio 2002 "Punto sui buoni scuola svolta all'istruzione Usa" Parla il ministro Rod Paige. "Per aumentare ...

16/05/2002
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Avvenire

Punto sui buoni scuola svolta all'istruzione Usa
da Avvenire
Mercoledì, 15 Maggio 2002
"Punto sui buoni scuola svolta all'istruzione Usa"

Parla il ministro Rod Paige. "Per aumentare il rendimento è necessario dare alle famiglie delle alternative: i genitori sceglieranno gli istituti di successo e questo spingerà gli altri a migliorare"

da New York Elena Molinari

Gli oppositori di Rod Paige potranno dire tutto, ma non che abbia accettato il posto di segretario all'Istruzione per denaro. Come membro del governo Bush, Paige prende 157mila dollari lordi l'anno. Fino all'inizio dello scorso anno, come sovrintendente delle scuole pubbliche di Houston, ne intascava quasi il doppio. Ma in realtà il responsabile all'Educazione è, fra i ministri di George W. Bush, quello che ha subìto finora meno attacchi, sia dal Congresso che dal mondo della scuola. Forse perché Paige è arrivato al gradino più alto dall'interno. Figlio di una maestra e di un preside, è stato per anni insegnante di educazione fisica ed allenatore di football prima di essere messo a capo della facoltà per insegnanti della Texas Southern University e diventare poi sovrintendente. Essere il primo ministro all'Istruzione nero della storia americana, inoltre, agli occhi di molti vale come un certificato di sensibilità verso i bisogni delle minoranze. Per chi non vede il colore della sua pelle come una garanzia, invece, ci sono i sei anni di esperienza a Houston, l'unico distretto scolastico americano in cui il 90 per cento degli studenti non è bianco. È stato lì che Paige si è convinto che, per affrontare i problemi più gravi '#8211; assenteismo, violenza, droga '#8211; serve solo la tolleranza zero: espulsione immediata per chi minaccia un compagno o un insegnante, più telecamere, metal detector e spedizioni a sorpresa di poliziotti e cani anti-droga nelle classi. Il risultato è stata una riduzione di un quinto delle violenze e dell'uso di armi nelle aule di Houston e un calo dell'abbandono scolastico da oltre il 6 per cento al 2,8. Segretario Paige, è la linea dura che ha adottato in Texas l'unico modo per prevenire tragedie come quella della Columbine High school o, più di recente, del liceo Gutenberg in Germania? La strage avvenuta in Germania è un'esperienza che nessun Paese, nessuna comunità dovrebbe mai vivere. È anche un segno che la violenza giovanile non conosce limiti geografici o culturali. Non c'è un'unica ricetta per evitarla. Ma i sistemi scolastici possono prevenire le tragedie collaborando fra di loro, anche a livello internazionale, scambiando esperienze e ricerche. È poi fondamentale responsabilizzare i ragazzi. Insegnanti e funzionari devono incoraggiare gli studenti a parlare con loro e con i loro genitori di tutto quello che li preoccupa, soprattutto dei segnali di disagio che percepiscono dai loro coetanei. E quando gli insegnanti si sentono inadeguati di fronte ai problemi degli studenti? Consiglio alle scuole di rivolgersi con più frequenza ad esperti, soprattutto se notano che gli studenti hanno problemi gravi. Inoltre tutti gli istituti dovrebbero mettere a punto un piano di emergenza per aiutare i ragazzi a reagire a qualunque crisi, che sia un episodio di violenza, il suicidio di un compagno o un disastro. Il governo Bush vuole classi separate per maschi e femmine. Quali sono i benefici? Stiamo ancora valutando la possibilità. A mio parere è solo un modo in più di dare alle scuole la massima flessibilità nel realizzare i loro programmi. La mia garanzia è che non darà adito a nessuna discriminazione fra maschi e femmine. A Houston i genitori che volevano trasferire i loro figli da una scuola pubblica dallo scarso rendimento a una scuola privata godevano di forti agevolazioni fiscali. Un esperimento pratico di buoni scuola, insomma. Qual è, in base alla sua esperienza, il beneficio di un sistema simile? È la capacità che si dà ai genitori di decidere cosa è meglio per i loro figli. Sono convinto che il modo migliore per aumentare la responsabilità e il rendimento del sistema scolastico è dare alle famiglie delle alternative e le informazioni necessarie per scegliere. I genitori sceglieranno le scuole di successo e questo spingerà le altre a migliorare. La strada da fare è lunga, a quanto pare. I risultati di un test di storia realizzato a livello nazionale fra gli studenti americani delle scuole dell'obbligo, pubblicati la scorsa settimana, sono scoraggianti. Si aspettava tanta ignoranza? Sinceramente no. È assolutamente inammissibile. Quello che quei risultati ci dicono è che troppi studenti delle scuole pubbliche hanno enormi difficoltà in un'area che dovrebbe essere alla base della loro educazione. Mi preoccupa soprattutto che il livello peggiori nelle classi più alte, mentre mi danno qualche speranza i risultati dei bambini del quarto e quinto anno delle elementari. Questo mi convince ancora di più della necessità di fissare standard precisi e di esaminare i ragazzi con regolarità per verificarne la preparazione, per poi finanziare le scuole in base ai risultati. La riforma del governo Bush va in questa direzione. Sono convinto che i risultati nei test di storia in questo modo miglioreranno. La sua insistenza sui test per misurare l'efficienza scolastica ha suscitato critiche. Molti dicono che il problema è invece risolvere la carenza di insegnanti trovando giovani preparati. Ma non si riuscirà mai a trattenere un buon insegnante all'interno di un sistema che non premia le scuole migliori. Bisogna farli lavorare in istituti di qualità e soddisfare il loro bisogno di essere apprezzati se fanno un buon lavoro. Se gli insegnanti si sentono valorizzati e hanno gli strumenti di cui hanno bisogno, anche gli studenti saranno soddisfatti. Ma è vero, allo stesso tempo, che una scuola è valida solo quanto lo sono i suoi insegnanti. Ciò basterà a migliorare il livello con cui gli studenti escono dalla scuola dell'obbligo? La soluzione, alla fine, è una sola. Bisogna essere ambiziosi, aspettarsi il massimo da ogni bambino e dare a ciascuno gli strumenti per dare il massimo. Non accetto scuse di svantaggi legati alla razza, alla povertà, o alla lingua. Tutti i bambini possono imparare. Se ci aspettiamo di più, otterremo di più.