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BROCCA: TOGLIAMO DI MANO IL CAMBIAMENTO AI TALEBANI DELLA SCUOLA

BROCCA: TOGLIAMO DI MANO IL CAMBIAMENTO AI TALEBANI DELLA SCUOLA Un altro segnale forte sulle difficoltà di attuare la riforma prevista dalla legge 53. Un altro segnale che viene dall'inte...

04/06/2003
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BROCCA: TOGLIAMO DI MANO IL CAMBIAMENTO AI TALEBANI DELLA SCUOLA
Un altro segnale forte sulle difficoltà di attuare la riforma prevista dalla legge 53. Un altro segnale che viene dall'interno della stessa maggioranza, da Beniamino Brocca, ex sottosegretario all'Istruzione e attuale responsabile scuola dell'Udc, con un intervento pubblico decisamente critico e preoccupato. "Un cambiamento - ha detto Brocca parlando a un seminario promosso dall'Andis milanese - non è automaticamente miglioramento". Secondo l'esponente Udc il limite di chi sta lavorando a questa riforma sta nel fatto che siano scesi in campo troppi individui "che si gonfiano i muscoli per fare un'azione di forza. Una posizione caratterizzata da atteggiamenti di giacobinismo e talebanismo. Perchè ci sono talebani in campo, intolleranti, pieni di sicumera e arroganza, che puntano a distruggere e a tagliare le radici. I veri rivoluzionari, come scriveva un condannato a morte della resistenza, sono invece coloro che sanno che cosa perdono. I veri rivoluzionari sono dei moderati". Come superare, allora questa fase critica? "Tornando a cercare il consenso più che il successo - ha continuato Brocca - recuperando il dialogo e il confronto, parole purtroppo scomparse da tempo. Chi finora ha privilegiato lo scontro, in realtà è riuscito solo a riprendere una sorta di armamentario arrugginito con proposte di soluzioni già scartate 10 anni fa". Questi i riferimenti al progetto di riforma della scuola primaria che, sempre secondo Brocca, per diventare norma vincolante, "non basterà il decreto legislativo attualmente in discussione, ma richiederà anche uno specifico decreto per quanto riguarda i programmi". E la scuola secondaria? "La vera novità - ha detto l'ex sottosegretario - è rappresentata dal doppio canale. Ma su quali fondamenti? Non se n'è ancora discusso. Perchè se non c'è una strategia si torna indietro a ripescare cose vecchie. Arrivando persino a prevedere discariche dei più deboli".