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Cambia l'esame di terza media

In arrivo il decreto, si parte il prossimo giugno. Tre prove scritte, un orale. I rilievi del Csp

26/09/2017
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ItaliaOggi

Emanuela Micucci

Il coding entra nell'esame di terza media. Mentre per lo scritto di italiano, accanto al tema, arriva la sintesi di un testo. La prova nazionale Invalsi, da quest'anno fuori dall'esame ma vincolante per l'ammissione, si svolgerà ad aprile. Pronto il decreto che da giugno modificherà gli esami di terza media come previsto dal decreto legislativo n. 62/2017 attuativo della delega della Buona scuola sulla valutazione e la certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di stato. Testo su cui, sollevando alcune criticità, si è espresso il 20 settembre il Consiglio superiore della pubblica istruzione (Cspi), mai coinvolto nella discussione in fase di elaborazione delle deleghe della legge 107. Si riducono a tre le prove scritte: italiano, matematica, lingua straniera, cioè inglese e seconda lingua comunitaria. Segue il colloquio orale. Per lo scritto di matematica la commissione predisporrà almeno tre tracce, ciascuna riferita a problemi articolati, quesiti a risposta multipla o a risposta aperta. Poi ne sceglierà una.

Previsto anche il pensiero computazione, quel coding che il Piano nazionale Scuola digitale sta portando in classe fin dalla primaria. Un tipo di prova che però, secondo il Cspi non potrebbe entrare nell'esame di terza media perché «non esiste all'interno delle Indicazioni nazionali un curricolo relativo al pensiero computazionale». Semmai, prosegue il Cspi, «le scuole che hanno svolto percorsi didattici su questo aspetto fondamentale per lo sviluppo del pensiero logico potranno costruire prove che lo utilizzano per l'analisi, l'organizzazione e la rappresentazione dei dati all'interno dei problemi proposti». Anche per lo scritto di italiano la commissione preparerà tre tracce, che spazieranno da un testo narrativo, argomentativo alla relazione su un argomento di studio attinente alle discipline previste dalle Indicazioni nazionali, all'analisi o sintesi di un testo letterario, divulgativo, scientifico.

Si recepisce, quindi, il suggerimento del linguista Luca Serianni, a capo dalla task force appena istituita al Miur per arginare le carenze in italiano degli studenti: meno temi e più riassunti, partendo dalle prove d'esame come condizione per orientare il percorso formativo degli insegnanti. Secondo una metodo già sperimentato al Miur alla maturità per lo scritto di matematica allo scientifico e, in fase di studio, per quello di latino e greco al classico. La prova di italiano all'esame di terza media, inoltre, potrà essere strutturata in più parti per consentire la verifica delle competenze di comprensione e produzione di un testo. Lo scritto di lingue straniere, invece, accerterà per l'inglese il livello A2 e per la seconda lingua comunitaria l'A1. La prova avrà due sezioni distinte, una per ciascuna lingua. Previsti questionari, elaborazione di un dialogo o di una lettera o di una mail, sintesi di un testo scritto, completamenti di un testo. Nessuna novità per il colloquio orale.

Mentre le prove Invalsi, che escono dall'esame e non fanno media, saranno vincolanti per l'ammissione. Motivo per cui il Cspi sollecita di «valutare ogni possibile soluzione organizzativa» per consentire una prova Invalsi suppletiva agli alunni che per gravi e comprovati motivi non abbiano potuto svolgerla. Le prove Invalsi si svolgeranno ad aprile e riguarderanno italiano, matematica e, altra novità, l'inglese. Nei casi di insufficienze in una o più materie lo studente potrà non essere ammesso all'esame, ma il consiglio di classe dovrà motivare la bocciatura. Il voto finale dell'esame, espresso in decimi, sarà dato dalla media tra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove. Altra novità: il presidente della commissione sarà il preside.