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Corriere-Compiti e interrogazioni Nessuna privacy nei voti

Compiti e interrogazioni Nessuna privacy nei voti Voti top secret? Ma chi lo ha detto? "È per la privacy bellezza: i due meno meno nel compito in classe di greco o il sei strappato in una i...

10/01/2005
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Corriere della sera

Compiti e interrogazioni Nessuna privacy nei voti

Voti top secret? Ma chi lo ha detto? "È per la privacy bellezza: i due meno meno nel compito in classe di greco o il sei strappato in una interrogazione, sono dati personali, da comunicare allo studente interessato e non resi coram populo". Magari consegnati in busta chiusa, ma non esageriamo. Almeno così la pensa il Garante per la protezione dei dati personali, che ha smentito le voci riguardanti questo aspetto della privacy nelle scuole, "del tutto infondate". Lo ha ribadito all'uscita della circolare sulla valutazione degli alunni, prima della pausa natalizia. E ora che siamo quasi al giro di boa dell'anno scolastico (il primo quadrimestre finisce tra due o tre settimane), la questione della riservatezza dei voti e degli scrutini torna alla ribalta. "Ci sono insegnanti che consegnano i compiti pinzati o in busta chiusa, altri che comunicano il voto dell'interrogazione sottovoce e solo al diretto interessato". Ma va là. Dall'autorità presieduta da Stefano Rodotà, nessuno ha mai dichiarato che i voti scolastici sono dati personali sensibili o che i risultati degli scrutini devono rimanere segreti. Insomma, se Tizio ha fatto scena muta davanti a tutta la classe perché mai dovrebbe tenere nascosto il tre secco che gli appioppa la prof? L'ordinanza ministeriale sugli scrutini riguarda solo la pubblicazione degli esiti finali con la indicazione non promosso nel caso di risultato negativo, senza esplicitare i brutti voti. Ma questo, dicono, è per essere sensibili.
G. Tes.