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Corriere delle Alpi-Cgil, pronta una nuova marcia su Roma

Cgil, pronta una nuova marcia su Roma Il 12 aprile insegnanti e studenti in piazza contro la riforma Moratti BELLUNO. La primavera calda della scuola è cominciata con un mese d'anticipo. La riu...

01/03/2003
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Corriere delle Alpi

Cgil, pronta una nuova marcia su Roma
Il 12 aprile insegnanti e studenti in piazza contro la riforma Moratti

BELLUNO. La primavera calda della scuola è cominciata con un mese d'anticipo. La riunione del Comitato degli insegnanti diplomati ha inaugurato la rivolta contro la riforma disegnata dal ministro Moratti. Ma la Cgil rilancia subito la sfida: non si può combattere una battaglia corporativa, bisogna coinvolgere nella protesta anche gli altri insegnanti, gli studenti e i loro genitori, perché c'è in gioco il futuro della scuola pubblica.
Sul calendario ci sono già due date segnate in rosso: il 24 marzo, giorno dello sciopero della scuola. E il 12 aprile, quando la Cgil (con Legambiente, Gruppo Abele, Pax Cristi, Anci, Uds, Genitori Democratici e altri) porterà a Roma centinaia di migliaia di persone per una nuova manifestazione di piazza. E stavolta l'obiettivo della protesta sarà proprio la riforma della scuola, che ha già prodotto i primi tagli e che a settembre sfoltirà gli organici, mandando a casa altri 12 mila tra docenti e ausiliari.
"Ma la riduzione da 36 a 25 delle ore di lezione farà perdere il posto ad altre migliaia di insegnanti", ammonisce Francesco Corigliano, responsabile provinciale della Cgil scuola. "Oggi protestano gli insegnanti diplomati che possono finire in cassa integrazione. Poi sarà il turno di chi insegna lingue e dei docenti di laboratorio: le loro ore diventeranno opzionali e potrebbero essere disertate dagli studenti. E poi ci sono gli altri".
Ma della riforma non piace neppure la filosofia di fondo, quella divisione tra scuola che fa cultura e scuola di formazione professionale. Due strade molto diverse tra le quali i ragazzi dovranno decidere a 13 anni. "Si tornerebbe indietro di 50 anni, alla scuola di formazione professionale", dice Corigliano. "E costringeremmo i giovani a fare una scelta determinante per la loro vita quando non hanno neppure 14 anni. Un'assurdità. Così come è assurdo pensare che chi predilige la formazione professionale non abbia bisogno di una preparazione culturale che gli permetta di leggere e capire un testo in italiano".
La mobilitazione sindacale va avanti con assemblee in tutte le scuole fino al 24 marzo, giorno dello sciopero. Poi si comincerà a lavorare per la manifestazione di Roma. La Cgil ha già messo a disposizione il primo pullman, le prenotazione sono aperte. (cric)