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Corriere - Maturità, gli orali diventeranno facoltativi

E' pronta la bozza del disegno di legge che verrà approvato assieme alla riforma dei cicli. La terza prova scritta sarà nazionale Maturità, gli orali diventeranno facoltativi La riforma...

07/11/2001
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Corriere della sera

E' pronta la bozza del disegno di legge che verrà approvato assieme alla riforma dei cicli. La terza prova scritta sarà nazionale

Maturità, gli orali diventeranno facoltativi

La riforma del ministro Moratti: l'esame sarà più breve, torna il giudizio di ammissione

ROMA - A giugno gli studenti italiani affronteranno per l'ultima volta la maturità Berlinguer, giunta alla quarta edizione. Unica novità: le commissioni interamente composte dai docenti dell'ultimo anno. Nel giugno 2003 invece l'esame potrebbe risultare radicalmente diverso. La riforma targata Moratti, ancora allo stato di bozza di disegno di legge, dovrebbe essere approvata, insieme alla riforma dei cicli e al sistema di valutazione, entro settembre 2002. Da indiscrezioni parlamentari emergono queste novità: esame orale facoltativo, giudizio di ammissione, spariscono i crediti, durata dimezzata. Ma prima di entrare nei dettagli è opportuno ricordare che l'attuale esame di Stato conclusivo, monitorato nei primi tre anni dal Cede, Centro europeo per l'educazione, è risultato meno efficace di quanto si prevedeva: è emerso che crediti e colloqui orali sono stati utilizzati come "salvagente" e i promossi sono aumentati.

LE NOVITA' - Nella nuova maturità viene ripristinata l'ammissione, soppressa con la riforma Berlinguer. Lo scopo è di far emergere, attraverso il documento finale, la preparazione dei candidati nelle varie discipline. Si ritiene che uno stato curriculare più chiaro sia apprezzato dalle università che dal mondo del lavoro. Prima del '99 la percentuale dei non ammessi oscillava tra il 6 e il 10 per cento. Non ci saranno più gli orali. Tuttavia su richiesta del candidato o della commissione può essere previsto un colloquio. Si ridurranno così i tempi dell'esame e anche la spesa per le commissioni, salita fino a 330 miliardi di lire (170, 43 milioni di euro). Con la nuova formula si concluderà tutto entro i primi giorni di luglio. La terza prova scritta sarà nazionale e non realizzata dalla commissione. Verrà utilizzata per una comparazione oggettiva del sistema scolastico. In una prima bozza del disegno di legge era prevista anche una quarta prova scritta nazionale non obbligatoria. Sarebbe dovuta servire per offrire una certificazione di qualità. Altro elemento di discussione: la prima e la seconda prova scritta - quelle più a "rischio" telefonini - potrebbero essere predisposte dalle commissioni.

IL SISTEMA - La maturità che verrà, la riforma dei cicli e il sistema di valutazione dovranno marciare di pari passo. In estrema sintesi un esame siffatto dovrà essere soltanto l'ultima delle verifiche che scandiranno il percorso scolastico degli studenti, a partire dalle elementari. E qui entra in gioco la riforma dei cicli. La commissione Bertagna, impegnata nel completamento della stesura, prevede che gli otto anni del ciclo primario (elementari e medie per i bambini dai 6 ai 14 anni) siano suddivisi, sotto il profilo didattico, in quattro bienni. A ciascuno corrisponderanno dei programmi ma anche un momento di valutazione interno ed esterno. Chi non recupera, dovrà fermarsi un po'. Non si potrà più trascinare un debito formativo dalle elementari alla maturità.