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Corriere-Ministero dell'Istruzione: la Corte dei conti boccia il piano di riorganizzazione

I sindacati: "congelati" sei direttori Ministero dell'Istruzione: la Corte dei conti boccia il piano di riorganizzazione ROMA - La riorganizzazione degli uffici del ministero dell'Istruzion...

08/05/2003
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Corriere della sera

I sindacati: "congelati" sei direttori

Ministero dell'Istruzione: la Corte dei conti boccia il piano di riorganizzazione

ROMA - La riorganizzazione degli uffici del ministero dell'Istruzione, università e ricerca (Miur) voluta dalla Moratti è stata parzialmente bocciata dalla Corte dei conti. Si tratta dell'unificazione tra i due dicasteri, l'Istruzione da una parte e l'Università e la ricerca dall'altra. Per i sindacati del palazzone di viale Trastevere la decisione del massimo organo della giustizia amministrativa rischia di produrre seri contraccolpi sull'attività dei vari uffici, impegnati nell'attuazione delle varie riforme. Secondo fonti vicine al ministro la macchina amministrativa non si fermerà. La Moratti, quando si è insediata al ministero, ha deciso di rivedere l'organizzazione del Miur emanata dai suoi predecessori Berlinguer e De Mauro, avvalendosi del contributo di un importante società di consulenza organizzativa. Il risultato: una sola struttura divisa nei tre grandi dipartimenti dell'Istruzione, Università e Ricerca e sei "direzioni" esterne e trasversali, al servizio dei dipartimenti. La Corte dei conti ha ritenuto illegittima la parte del regolamento che prevede gli uffici esterni e non l'ha registrata. Ora il Miur si trova di fronte a due strade: chiedere la registrazione con riserva del regolamento bocciato oppure rivedere l'organizzazione. La seconda ipotesi, al momento, sembra la più probabile. Le direzioni esterne contestate potrebbero confluire in un dipartimento affari generali, il secondo dipartimento comprenderebbe l'istruzione e il terzo l'università e la ricerca, alla quale la Moratti intendeva accordare una particolare attenzione con una struttura organizzativa autonoma.
Per il ministero dell'Istruzione, che ha già risposto ai rilievi della Corte dei Conti, l'incidente non avrà conseguenze pratiche. Per i sindacati del personale del Miur invece la bocciatura della Corte dei conti rischia di congelare, se non addirittura cancellare, sei posti di direttore generale. I dirigenti, secondo quest'interpretazione, non potrebbero più emettere atti o disposizioni al di fuori di quelli di ordinaria amministrazione perché di fatto senza nomina.
G.Ben.