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Corriere-Moratti: quest'anno la Maturità sarà più equa

Moratti: quest'anno la Maturità sarà più equa Oggi il via con la prova d'italiano. Cobas, Gilda e Cgil protestano davanti alle scuole per l'assenza di commissari esterni ROMA - "Un esame no...

19/06/2002
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Corriere della sera

Moratti: quest'anno la Maturità sarà più equa

Oggi il via con la prova d'italiano. Cobas, Gilda e Cgil protestano davanti alle scuole per l'assenza di commissari esterni

ROMA - "Un esame non più facile o più difficile, ma più equo ed oggettivo, basato sui meriti e sull'impegno di tutti voi". Il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, alla vigilia della Maturità, ha invitato i ragazzi a non farsi dominare dalle ansie e dai timori. Ha suggerito di guardare la partita Italia-Corea, tanto per distrarsi un po'. Ma ha soprattutto rassicurato gli studenti ricordando la novità dell'esame di stato edizione 2002: le commissioni composte dai docenti della classe. "Abbiamo molta fiducia nei vostri insegnanti - ha detto il ministro - e siamo certi che sapranno seguirvi anche in questa occasione, come hanno fatto durante tutto il vostro percorso di studi". I ragazzi non hanno dubbi: meglio una maturità con tutti i commissari interni. Questa almeno è l'impressione che si ricava dai forum sull'esame di stato.

LA PROTESTA - I docenti invece appaiono divisi. Cobas, Gilda e Cgil scuola hanno deciso di far emergere il proprio dissenso. I prof vicini alla Cgil stamani protesteranno contro la mancanza dei commissari venuti da fuori, garanti del "valore" dell'esame di stato, firmando una lettera destinata al ministro Moratti. Il segretario generale del sindacato, Enrico Panini, ha parlato di "esame con lo sconto". La maturità "fatta in casa è una picconata della destra alla scuola pubblica", ha dichiarato Luigi Berlinguer, responsabile scuola dei Ds ed ex ministro dell'Istruzione. L'Unione degli studenti, un'associazione vicina alla Cgil, distribuirà davanti alle scuole diplomi di maturità da utilizzare per gli "usi più diversi". Un modo per sottolineare la perdita di valore.

LE PERCENTUALI - A viale Trastevere, a proposito del paventato scadimento della serietà della prova di stato, qualcuno invita a non dimenticare le percentuali dei promossi. Lo scorso anno, se si escludono i privatisti, ce l'ha fatta il 99,6 dei candidati. La percentuale scende al 96,3 se si includono anche i ragazzi delle scuole non statali. Come dire: un aumento dei promossi, quindi uno scadimento di qualità, appaiono improbabili. "E' sempre stata la scuola, giustamente - ha ricordato il ministro Moratti - a giudicare se stessa. In questo caso, sono i professori che conoscono i ragazzi a giudicarli". "Ma i professori - ha ammonito - saranno a loro volta giudicati perché, se questo esame, come quelli che saranno svolti in futuro, non darà un riscontro oggettivo dei livelli di apprendimento migliorati, ci sarà un ovvio e necessario aggiustamento".

LA PROSPETTIVA - Le parole del ministro possono essere interpretate come un'anticipazione. Se i docenti non saranno in grado di valutare adeguatamente i ragazzi, la prospettiva di ricorrere ad altri sistemi diventerà più concreta. Questa volta i consigli di classe, privi dell' interferenza dei membri esterni, hanno la piena responsabilità della qualità dell'esame. Se si copierà, se le terze prove saranno facili, se gli orali risulteranno poco credibili, se i risultati finali appariranno contradditori, si porrà il problema della qualità valutativa. E una soluzione potrebbe essere quella di affidarsi soprattutto ad enti esterni.

TOTO-TEMA - Le polemiche sulle commissioni interne non sembrano appassionare i maturandi, alle prese col toto-tema. In calo, nei forum della maturità dove s'incrociano centinaia di voci e ipotesi più o meno credibili, le quotazioni delle tracce su Bin Laden e sul terrorismo per il tema di attualità. Troppo prevedibili. Comunque bruciate. In crescita argomenti come le donne, la globalizzazione e la fame nel mondo. Secondo un sondaggio condotto da Studenti.it, un sito molto frequentato in queste ore, il 29,5 per cento dei ragazzi (oggi in classe saranno in 463 mila) è orientato sul tema attualità. Il 38,3 si divide tra il saggio breve e l'articolo di giornale. Il tema di Storia invece raccoglie solo l'8,8 per cento di consensi. Il 23,4 degli studenti punta sull'analisi del testo.