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Corriere-presidi: poteri ridotti con il nuovo contratto

presidi: poteri ridotti con il nuovo contratto "Costretti ad accordarsi su qualsiasi cosa". Proposta della Moratti: crediti agli studenti che fanno volontariato ROMA - Il nuovo contratto degli...

18/05/2003
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Corriere della sera

presidi: poteri ridotti con il nuovo contratto

"Costretti ad accordarsi su qualsiasi cosa". Proposta della Moratti: crediti agli studenti che fanno volontariato

ROMA - Il nuovo contratto degli insegnanti(aumento lordo di 147 euro al mese) "depotenzia" i dirigenti scolastici a favore degli organi collegiali e dei sindacati. Il giudizio circola insistentemente tra i presidi. Intanto, da Torino, il ministro Moratti annuncia novità su scuola e volontariato. Sta cambiando davvero la mappa del potere nelle scuole? Una conferma viene dal professor Giorgio Rembado, presidente dell'Anp, la più autorevole associazione dei capi di istituto. "La valutazione a caldo è molto negativa e lo diventerà ancora di più - spiega Rembado - quando i dirigenti dovranno sperimentare e gestire il contratto come strumento di organizzazione del lavoro". In estrema sintesi il preside perde potere: una parte delle sue attribuzioni diventano materia di contrattazione con le rsu e inoltre viene intaccato lo staff dei suoi diretti collaboratori e alleati. "Mi limito a fare due esempi - osserva Rembado -. Il contratto non nomina neppure una volta una figura sempre esistita nella scuola, quella del vicario, un professore legato al dirigente da un rapporto fiduciario, col compito di sostituirlo temporaneamente. Il contratto non ha previsto nessuna figura sostitutiva". Al dirigente, fanno osservare all'Anp, non resteranno che due collaboratori la cui retribuzione, però, dovrà essere contrattata con il sindacato.
"Con questo contratto - dichiara Antonino Petrolino, anche lui dell'Anp - la definizione dei criteri generali e delle modalità dell'orario passa dal dirigente alla contrattazione con la rsu". Continua Petrolino: "Passano alla contrattazione anche i criteri generali per l'attribuzione degli incarichi aggiuntivi da pagare col fondo di istituto. Prima era il dirigente a scegliere".
Il volontariato entra sempre di più nella scuola italiana. E potrebbe anche trasformarsi in un credito riconosciuto nella "pagella" degli studenti. Lo ha annunciato Letizia Moratti intervenuta ad un convegno su "Scuola e volontariato" al Lingotto di Torino. "La scuola italiana - ha detto il ministro - ha già avviato 500 straordinari progetti che coinvolgono mille famiglie e più di 6 mila ragazzi". Secondo il ministro, ora occorre valorizzare ulteriormente queste esperienze e farle diventare sistema.
Giulio Benedetti