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Corriere-Roma-Scuola: iscrizioni fai da te, con liste d'attesa

Il termine ultimo per le statali dovrebbe essere il 31 gennaio. E mancano ancora i decreti attuativi della riforma Moratti Scuola: iscrizioni fai da te, con liste d'attesa Il ministero ...

09/01/2004
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Corriere della sera

Il termine ultimo per le statali dovrebbe essere il 31 gennaio. E mancano ancora i decreti attuativi della riforma Moratti

Scuola: iscrizioni fai da te, con liste d'attesa

Il ministero non ha ancora diffuso la circolare, ma gli istituti già raccolgono le "prenotazioni"

Le iscrizioni non sono ancora ufficialmente aperte ma alcune scuole romane hanno già lunghe liste d'attesa. Mentre infatti la circolare che ogni anno indica le data d'inizio e fine per l'inserimento degli alunni nelle nuove classi non è ancora stata emanata, in tempi di "riforma fai da te" e in un clima di marketing sfrenato nella gara ad accaparrarsi il maggior numero di alunni, molti istituti della Capitale hanno cominciato ad accettare iscrizioni già dalla metà di dicembre.

LE SCADENZE - Secondo le indiscrezioni del ministero, il termine ultimo, per tutte le scuole statali, dovrebbe comunque essere il 31 gennaio mentre per le materne comunali - hanno confermato all'assessorato - si andrà dal 12 gennaio al 6 febbraio per i bimbi tra tre e sei anni. "Ai primi di dicembre i genitori ci dicevano che in altre scuole già accettavano le domande - spiegano all'elementare "Principessa Mafalda" di via Lovanio ai Parioli - così abbiamo cominciato pure noi e abbiamo avuto molte visite anche tra Natale e l'Epifania". Tutto esaurito, con 30 bambini in lista d'attesa, all'elementare Pietro Maffi di Primavalle, boom di richieste anche alla Fellini di Cinecittà e allo scientifico Amaldi di Tor Bella Monaca. "Ormai c'è la corsa alla scuola di qualità - spiega il presidente dell'associazione nazionale presidi Mario Rusconi - e in particolare a Roma, da quando non esiste più il vincolo territoriale, nello stesso municipio si possono trovare quattro medie semivuote e altre strapiene".

IL TEMPO PIENO - Con la ripresa delle lezioni dopo la pausa natalizia, è ripartita anche l'incertezza di fronte a cambiamenti annunciati ma non ancora definiti. Ciò che mette più in ansia le famiglie è l'incognita sul "tempo pieno" che dal prossimo anno dovrebbe essere radicalmente ridotto. In programma, a Roma, sabato 17 gennaio una grande manifestazione nazionale di protesta organizzata dal coordinamento dei comitati dei genitori, a cui per ora hanno aderito Cobas, Cidi, Arci e Legambiente. Ma anche per gli anticipi, non è ancora chiaro se si potranno iscrivere in prima elementare i bambini nati entro il 30 aprile dell'anno successivo a quello in cui si comincia a frequentare o resterà in vigore anche per il 2004 il limite del 28 febbraio.

I TAGLI - I decreti attuativi della riforma, attesi per il 19 gennaio, dovrebbero slittare ancora una volta rendendo praticamente impossibile - secondo l'associazione presidi - l'applicazione, anche minima di quanto indicato dalla riforma. "Nella mia scuola media, la Majorana al nuovo Salario - aggiunge Rusconi - dove i ragazzi fanno tre ore d'inglese, con il bilinguismo avranno due ore d'inglese e due di francese. Per contrattare e definire l'organico dei docenti ci vuole tempo, è un aspetto delicatissimo e non si può andare oltre marzo". Malcontento e insicurezza dilagano infatti tra gli insegnanti che non riescono a figurarsi il nuovo "tempo scuola" scandito dalla Moratti che in un colpo solo cancella moduli e tempo pieno per reinventarne un terzo, tutto da verificare.
Flavia Fiorentino