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Eco di Bergamo-A settembre riforma solo alle elementari

A settembre riforma solo alle elementari" A giorni il varo della legge al Senato. Subito la riapertura delle iscrizioni per gli anticipi G iovedì 27 febbraio, o al più tardi martedì 4 marzo potre...

26/02/2003
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Eco di Bergamo

A settembre riforma solo alle elementari"
A giorni il varo della legge al Senato. Subito la riapertura delle iscrizioni per gli anticipi
G iovedì 27 febbraio, o al più tardi martedì 4 marzo potrebbe essere licenziata definitivamente dal Senato la legge-delega di riforma della scuola. Poi verranno riaperte le iscrizioni per gli anticipi e dall'anno prossimo si partirà con la scuola "versione Moratti", ma solo in alcune classi delle elementari. Per medie e superiori bisognerà aspettare ancora.
Lo spiega il sottosegretario all'Istruzione, Valentina Aprea, che riassume così i prossimi appuntamenti della legge delega, in attesa di un ulteriore passaggio tecnico al Senato: "La legge è calendarizzata in commissione settima e quinta domani pomeriggio (oggi, ndr ) per l'istruttoria e dovrebbe arrivare in Aula giovedì 27 febbraio. Non sappiamo se saranno presentate pregiudiziali di incostituzionalità da parte dell'opposizione. Se in questo caso occorrerà un voto preliminare, potrebbe esserci prima il voto per respingere le pregiudiziali e poi il voto finale martedì prossimo. Oppure il presidente Pera potrebbe decidere di fare insieme entrambe le cose: esame delle pregiudiziali e voto sugli emendamenti nella stessa giornata di giovedì. Quindi le scadenze sono: o giovedì 27 febbraio o martedì 4 marzo".
Dopo l'approvazione verranno riaperte subito le iscrizioni per gli "anticipi"?
"La legge prevede alcuni provvedimenti già completi come l'iscrizione alla prima classe degli anticipatari, che compiono i 6 anni entro il 28 febbraio 2004, almeno nella scuola primaria. L'iscrizione degli anticipatari nella scuola dell'infanzia è invece legata a tutta una serie di vincoli e condizioni: saranno riaperte le iscrizioni anche in questo caso, ma bisogna vedere in quali scuole materne, in quali comuni ci saranno gli spazi, il personale pronto... Sicuramente si riaprono le iscrizioni per la scuola elementare, e c'è già la copertura finanziaria, per i costi...".
Per tutti i bambini?
"Sì. Molte classi non sono complete, possono iscrivere altri alunni, non sono al numero massimo. Allora, tra le classi che possono arrivare a 20 o 25 alunni e le nuove classi che andremo a formare, c'è un'ampia copertura finanziaria. Per questo provvedimento siamo già operativi e l'amministrazione studierà il da farsi. Invece comincerà dopo tutto l'iter dei decreti. Stiamo in questi giorni valutando col ministro le priorità e presto comunicheremo da dove si partirà, per garantire l'avvio della riforma dall'anno prossimo e poi una rapida attuazione nei prossimi anni".
È stato lamentato uno scarso dibattito parlamentare sulla riforma, in particolare nel secondo passaggio, alla Camera. Si voleva fare in fretta?
"Intanto il dibattito parlamentare è durato quasi un anno al Senato e già quando la legge è stata presentata al Consiglio dei ministri era stata valutata da tutte le forze politiche che avevano avuto la possibilità di riconoscersi nel testo. Aveva dunque già avuto un filtro, almeno dalle forze di maggioranza"
Ma qualcuno ha parlato di "legge blindata"...
"Innanzitutto voglio ricordare che il ministro Moratti ha incaricato una commissione presieduta dal professor Bertagna che ha fatto dei focus-group nel Paese per verificare la tenuta della legge 30 (la riforma Berlinguer-De Mauro, votata nella legislatura precedente, ndr ) e i suoi limiti. E ha riscontrato che effettivamente era il caso di ritornare in Parlamento piuttosto che attuare la legge esistente. Ci sono stati poi gli Stati generali, un dibattito ampio: il Paese, la scuola e i suoi protagonisti si son resi conto delle idee e dei progetti presi in considerazione. Dopo c'è stata la proposta di legge del ministro Moratti, che ha subito tutta una serie di mediazioni e di cambiamenti anche rispetto alla proposta Bertagna. Ecco perché già la maggioranza ha avuto modo di riconoscersi nel testo. Nel passaggio al Senato, poi, abbiamo fatto ulteriori modifiche, sia per superare qualche punto particolarmente critico, come ad esempio alcuni sulla scuola dell'infanzia... Accogliendo la proposta dell'opposizione abbiamo anche mantenuto all'art. 3, nell'alternanza scuola-lavoro, l'integrazione tra i due sistemi, scolastico e della formazione professionale. In modo di avere tutta la gamma di possibili percorsi, da quelli più innovativi, il sistema duale secco, all'attuale integrazione tra scuola e formazione professionale, all'alternanza scuola-lavoro, all'apprendistato... C'è davvero tutto. Una pluralità di percorsi che dovrebbe stavolta consentirci di superare definitivamente la dispersione scolastica"
Dopo l'organizzazione, servono i curricoli, i programmi, gli obiettivi. Qualcosa è già pronto, altro manca. Com'è la situazione?
"Per la scuola dell'infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado c'è una proposta, già sottoposta al vaglio di focus-group. La stiamo sperimentando per la scuola dell'infanzia e la scuola elementare. Presto apriremo le consultazioni al mondo delle associazioni disciplinari, professionali, ai sindacati e al Consiglio superiore della Pubblica istruzione. Dopo di che sarà legge. Manca invece tutta la partita dei licei e dell'istruzione-formazione professionale. Per questi abbiamo bisogno di ancora tempo".
L'anno prossimo cosa partirà?
"Si parte nelle scuole elementari, solo in alcune classi. C'è anche tutta la questione dei libri di testo... non è così scontato".
Per le medie e le superiori l'anno prossimo cambierà qualcosa?
"Per ora no, se non a livello sperimentale".
Ci sarà una sperimentazione come è stata fatta quest'anno nelle elementari?
"Probabilmente. Si valuterà anche questo. Dipende anche dai tempi a disposizione".
Alberto Campoleoni