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Gazzetta di Modena-Venti ore di lezioni agli insegnanti su una legge "inesistente"

BANCHI DI SCUOLA Venti ore di lezioni agli insegnanti su una legge "inesistente" di Arturo Ghinelli E' partito in provincia di Modena il corso di informazione/formazione sulla riforma del...

18/05/2003
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Gazzetta di Modena

BANCHI DI SCUOLA
Venti ore di lezioni agli insegnanti su una legge "inesistente"

di Arturo Ghinelli

E' partito in provincia di Modena il corso di informazione/formazione sulla riforma della scuola per dirigenti scolastici e docenti della scuola dell'infanzia e della scuola primaria. Con un documento di servizio di 36 pagine il Miur ha dato avvio ad un percorso che si snoderà per 20 ore tra maggio e giugno, con un eventuale richiamo in Settembre. Il primo incontro di 8 ore era destinato ai dirigenti scolastici e ad un docente referente per ciascuna scuola, mentre gli altri incontri sono destinati a tutti i docenti di questi due ordini di scuole. Ma 20 ore per fare che cosa? Per "lumeggiare concettualmente" la riforma Moratti, c'è scritto nel documento che si apre con una citazione di J.Dewey"Per cambiare davvero occorre cambiare il modo di proporre il cambiamento".E in effetti leggendolo fino in fondo si capisce che questa volta si è cambiato il modo di proporre il cambiamento. Per leggere e spiegare la legge n°53 del 28/3/03, composta di soli 7 articoli, basterebbero un paio d'ore. Infatti è una legge quadro che stabilisce solo alcuni principi, ma non definisce niente: tutto é rinviato ad appositi decreti delegati. Si prevede per questo che nel giro dei prossimi due anni usciranno almeno 9 decreti. Ma ad oggi non se n'è visto nemmeno uno.Il primo di questi decreti è stato all'ordine del giorno del Consiglio dei Ministri sia il 9 che il 16, ma non è stato approvato. Quindi, c'è poco da discutere. E comunque quando il Consiglio dei ministri farà uscire il primo, dovranno passare almeno 60 giorni prima che diventi esecutivo.
Come fare allora ad intrattenere tante persone su di un documento striminzito per 20 ore? Le si costringe ad occuparsi di quello che non c'è scritto sulla legge, ma di quello che c'era scritto sul Decreto dello scorso settembre, che aveva una breve durata, perché riguardava solo le 251 scuole che avevano accettato di sperimentare la riforma per questo anno scolastico che è ormai al termine. In questo senso è davvero nuovo il modo di proporre il cambiamento, è la prima volta che il Ministero propone un corso fuori legge e perciò illegittimo e per giunta senza soldi. Infatti nelle 36 pagine che danno il via al corso, si invitano i dirigenti per finanziarlo a portare via i soldi dal fondo destinato all'autonomia delle scuole, in cui deve essere rimasto ben poco, visto che il Ministro vi ha già attinto per finanziare i suoi libretti e gli spot apparsi in tv e quotidiani nazionali. L'unico argomento definito dalla legge approvata dal Parlamento è quello dell'iscrizione anticipata in prima elementare, che infatti non ha dovuto aspettare nessun decreto per diventare operativa.
E' bastata una semplice Circolare che riaprisse le iscrizioni dal giorno di entrata in vigore della legge, il 17 aprile scorso, e ne fissasse la chiusura definitiva al 30 dello stesso mese. Questo unico aspetto della riforma diventato operativo è stato un flop, almeno nella nostra provincia. Infatti, anche se come al solito mancano dati ufficiali, si contano sulle dita di una mano i bambini che si sono scritti in anticipo per il prossimo anno in ogni Circolo didattico di Modena. E in alcuni casi, come a Modena 1 e a Modena 8, anche questi pochi non potranno trovare posto e per frequentare davvero anticipatamente dovranno cambiare Circolo.