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Gazzetta di PArma-Scuola, arrivano soldi e novità

Scuola, arrivano soldi e novità Firmato il contratto. Moratti: "Accordo che premia i docenti" ROMA - Quasi un anno fa - il 20 maggio - con l'invio all'Aran da parte del ministro dell'Istruzi...

18/05/2003
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Gazzetta di Parma

Scuola, arrivano soldi e novità
Firmato il contratto. Moratti: "Accordo che premia i docenti"
ROMA - Quasi un anno fa - il 20 maggio - con l'invio all'Aran da parte del ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, delle indicazioni per il rinnovo, cominciò il percorso del contratto della scuola, firmato ieri mattina, a circa 17 mesi dalla sua scadenza naturale. Una trattativa che, dopo essere stata sul punto di saltare, ha subito una accelerazione non certo inattesa - viste le buone prospettive che l'avevano segnata a partire da metà aprile - con una serie di riunioni ravvicinate culminate, ieri, con l'avvio di una non stop che si è conclusa dopo 29 ore.
Una conclusione positiva che era stata auspicata perché, se da un lato doveva dare risposte al milione e più di dipendenti interessati, dall'altra è importante perché l'inizio del prossimo anno scolastico segnerà anche l'avvio della riforma voluta da Letizia Moratti, che ha provocato non poche polemiche e mugugni ma che ora ha come prossimo passo quella della sua attuazione. E contratto e riforma sono stati molto vicini a incrociare i rispettivi percorsi perché, tra le ipotesi che erano state fatte, c'era anche quella di legare gli incrementi economici per i docenti al profitto dei loro studenti.

Quali i punti più significativi del nuovo contratto? Per la parte economica: 147 euro di aumento medio mensile a regime per gli insegnanti, 93 euro di aumento medio mensile a regime per gli Ata, l'incremento delle retribuzioni accessorie. Poi, il potenziamento del funzionamento delle scuole autonome, lo snellimento e la semplificazione di alcune centinaia di norme; il mantenimento e la valorizzazione della struttura della contrattazione e la difesa dei diritti del personale.

Tra i primi ad esprimere la propria soddisfazione per l'approvazione del contratto è stata proprio Letizia Moratti, secondo cui "gli elementi di novità contenuti nel contratto per quanto riguarda l'aspetto economico e normativo rappresentano un messaggio di incoraggiamento e di riconoscimento, rivolto ai docenti perché rafforzino la loro fiducia nel proprio lavoro. Le indicazioni del governo per il comparto della scuola sono state tradotte infatti in un contratto di lavoro positivo. Lo sforzo finanziario è stato notevole sia per il personale docente sia per il personale non docente, per il quale sono previsti significativi aumenti di stipendio".

Per parte loro, i sindacati che hanno siglato l'accordo economico-normativo non potevano che esprimere la loro soddisfazione. Ma è stata una soddisfazione temperata dalla considerazione, espressa quasi a bassa voce, che forse si sarebbe potuto fare di più, ma che in questo momento non si poteva ottenere di più. Per Enrico Panini (Cgil) il contratto "conferma, pur in mezzo a tante difficoltà, un processo di valorizzazione del lavoro nella scuola statale". Se Daniela Colturani (Cisl) pone l'accento sui "momenti di forte tensione a causa della rigidità della parte pubblica", Fedele Ricciato (Snals) non nasconde il suo rammarico, perché "non si sono determinate le condizioni per un contratto di svolta". Bordate da parte degli altri sindacati - Gilda, Cobas e Unicobas - che non si riconoscono nell'accordo raggiunto.