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Gazzetta di Reggio-Docenti di religione, tutti in ruolo La Camera ha dato il sì definitivo

Docenti di religione, tutti in ruolo La Camera ha dato il sì definitivo ROMA. Via libera della Camera - definitivo visto che aveva già il sì del Senato - alla legge sugli insegnanti...

16/07/2003
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Gazzetta di Reggio

Docenti di religione, tutti in ruolo La Camera ha dato il sì definitivo

ROMA. Via libera della Camera - definitivo visto che aveva già il sì del Senato - alla legge sugli insegnanti di religione cattolica: interessa 13mila docenti. Montecitorio ha approvato la legge con 252 sì, 115 no e 13 astenuti. A favore i deputati di Cdl, Margherita e Udeur; contro Ds, Rifondazione, Pdci, Sdi e il repubblicano Giorgio La Malfa. La legge prevede, per gli insegnanti di religione cattolica, la possibilità di essere inseriti nei ruoli statali dopo un concorso.
Il primo concorso, però, sarà riservato agli insegnanti che abbiano all'attivo almeno 4 anni di servizio negli ultimi 10. La normativa riconosce la potestà della diocesi di pronunciarsi sulla idoneità del docente di religione cattolica. Riccardo Pedrizzi, vicepresidente della consulta etico-religiosa di An, ha osservato che "si tratta di un provvedimento che vede la luce grazie alla volontà politica della maggioranza e del governo di centrodestra. Un provvedimento atteso da 19 anni. Si trattava di sanare una situazione che, di fatto, rendeva i docenti dell'insegnamento di religione gli ultimi precari '#8216;legali' della scuola italiana".
Ma le polemiche e le critiche non si sono fatte attendere. "La Camera ha approvato definitivamente una legge che immette in ruolo, primo caso nella storia italiana, personale che insegna una materia facoltativa e che ha potuto lavorare solo grazie all'idoneità attribuita discrezionalmente dal vescovo sulla base di regole che non sono quelle definite dalla nostra Repubblica ma da un altro Stato", dice il segretario generale della Cgil Scuola, Enrico Panini.
"Il governo - aggiunge - ha scelto di stravolgere le regole che governano il mercato del lavoro nella scuola, ha abdicato alle proprie responsabilità, in particolare per quanto riguarda la non discriminazione in materia di assunzione, ha dimostrato che i problemi di spesa che impedirebbero le immissioni in ruolo agiscono discrezionalmente in quanto valgono solo per i soliti noti, i precari dello Stato".
"Qualcuno da oggi è più uguale degli altri: la norma sugli insegnanti di religione è incostituzionale": il Verde Mauro Bulgarelli, membro della Commissione cultura della Camera, commenta così il provvedimento. "La Casa delle Libertà tenta di affossare i nostri valori costituzionali".
E anche per il segretario della Uil Scuola, Massimo Di Menna, "è stata approvata una legge ingiusta che per dare stabilità lede il diritto di altre persone". "In questa legge - spiega - c'è un aspetto profondamente ingiusto: basta che venga tolta l'idoneità da parte dell' autorità diocesana per far diventare un docente di religione cattolica insegnante di ruolo di altra materia coprendo un posto che dovrebbe essere assegnato ad altri che ne hanno più diritto, scavalcando graduatorie e diritti di altri colleghi