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Gazzetta di Reggio-L'obiettivo primario è salvare i servizi

"Costretti a sacrificare gli investimenti" Fronte comune fra sindaci e Cgil, Cisl e Uil "L'obiettivo primario è salvare i servizi" Un fronte comune contro la finanziaria che il governo Berlusc...

05/12/2002
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Gazzetta di Reggio

"Costretti a sacrificare gli investimenti"
Fronte comune fra sindaci e Cgil, Cisl e Uil
"L'obiettivo primario è salvare i servizi"

Un fronte comune contro la finanziaria che il governo Berlusconi si appresta a varare. E' quello che sono decisi a creare sindacati e enti locali, che ieri a Reggio, si sono incontrati proprio su questi temi. La parola d'ordine è, anche questa, comune: salvare i servizi. Anche a costo di rinunciare agli investimenti. E' soprattutto questa la strada che gli enti locali si sono impegnati a intraprendere per fronteggiare i tagli che arriveranno ai trasferimenti governativi. A rappresentare i Comuni reggiani c'erano i sindaci di Quattro Castella, Guastalla e Scandiano.
Quella che il governo di centrodestra si appresta a varare è "una manovra che - secondo i sindaci e le organizzazioni sindacali - tradisce il federalismo e annulla le politiche di decentramento compiute negli ultimi anni, ponendo vincoli lesivi dell'autonomia degli enti locali, e scaricando su di essi costi, soprattutto in ambiti strategici come scuola e sanità, con conseguenze pesanti per le comunità locali".
Cgil, Cisl e Uil, presenti all'incontro con i segretari provinciali Franco Ferretti e Giuseppe Pagani, e Maurizio Piccagli della segreteria Cgil, hanno confermato il proprio sostegno alle azioni di protesta messe in atto dalle associazioni di rappresentanza delle autonomie locali, a livello provinciale come in ambito nazionale, ma hanno anche chiesto ai sindaci una strategia comune per fare fronte a una situazione certamente pesante e ogni sforzo possibile per evitare che le difficoltà di definizione dei bilanci comunali ricadano sui cittadini, in particolare sulle fasce di popolazione meno abbienti.
In particolare, i sindacati "chiedono ai Comuni anche di mettere in atto azioni virtuose, ad esempio la lotta all'evasione fiscale e politiche delle entrate trasparenti e, nel caso di nuovi tributi, finalizzate. Dal canto loro - dice una nota - i sindaci hanno garantito la volontà dei Comuni di proseguire l'impegno per sostenere lo sviluppo e lo stato sociale a sostegno delle famiglie e delle persone, per difendere la qualità dei servizi e per proseguire nello sforzo di innovare la pubblica amministrazione".
In realtà, questo sforzo, rischia di farsi sempre più difficile proprio alla luce di quelle che saranno le "sorprese" della finanziaria. I tagli - in particolare sulla scuola - hanno cominciato a farsi sentire, in molti Comuni, chiamati a far fronte ai mancati trasferimenti dello Stato, ad esempio sulla scuola. Spiegava in proposito il sindaco di Guastalla, Mario Dallasta: "Abbiamo dovuto aumentare le risorse per la scuola dai 32 milioni previsti a 42, per consentire l'utilizzo di insegnanti di sostegno che il governo ha deciso di tagliare. Un'altra scuola ci ha chiesto una sorta di condono riguardo alla tariffa rifiuti che non riesce a pagare. Per ora, i dividenti di Agac e Sabar ci evitano aumenti, ad esempio sull'Ici, che a Guastalla non sarà ritoccata".