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Gazzetta di Reggio-Riforma Moratti? Scuola più debole

Riforma Moratti? Scuola più debole" Gualtieri, sindacati e Ulivo all'attacco della legge del centrodestra Gabriele Maestri GUALTIERI. "La proposta dal ministro Moratti non è una riforma, ma u...

09/02/2003
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Gazzetta di Reggio

Riforma Moratti? Scuola più debole"
Gualtieri, sindacati e Ulivo all'attacco della legge del centrodestra

Gabriele Maestri

GUALTIERI. "La proposta dal ministro Moratti non è una riforma, ma una controriforma che porta il mondo dell'istruzione indietro di 50 anni, distinguendo chi comanderà da chi subirà". Così Gloria Panizzi, assessore alle politiche scolastiche di Gualtieri, ha introdotto la tavola rotonda "La scuola che cambia" che si è svolta venerdì sera a Palazzo Bentivoglio. Davanti ad oltre cento persone, il tema della "Moratti" è stato trattato da politici e autorevoli esponenti dei sindacati scolastici, i quali hanno criticato contenuto e conseguenze della legge.
SISTEMA DEBOLE. "La scuola ha un ruolo strategico per il futuro della società - ha ricordato Albertina Soliani, senatrice della Margherita - e il governo, invece, sta indebolendo l'intero sistema; persino i princìpi costituzionali sembrano passare in secondo piano con questa riforma". In completo accordo Elena Montecchi, deputato Ds: "L'unico vero scopo della Moratti, nonostante i proclami bipartisan, è cancellare la legge del centrosinistra; non ci sono i soldi per il contratto dei professori, gli anni di obbligo scolastico sono diminuiti, ma per il governo ciò non ha importanza".
"Inutile cercare punti di continuità tra la riforma Berlinguer e la proposta attuale - ha aggiunto Gianluca Ferrari, insegnante e segretario provinciale di Rifondazione - visti gli ingenti tagli a fondi e organico che renderanno inattuabile l'autonomia; gli istituti saranno costretti a richiedere servizi a gruppi privati, con conseguenze inevitabilmente dannose".
PROTESTE. Critiche ancora più forti sono giunte dai rappresentanti sindacali. "Questa "controriforma" non innalza il livello di istruzione, riduce l'offerta formativa e sottrae alla scuola una quantità enorme di mezzi e personale - ha sottolineato Enrico Panini, segretario nazionale Cgil-scuola - ed è pure inaccettabile l'atteggiamento del governo sui libri di testo o la poca considerazione per i disabili, visti solo come una spesa in eccesso: a queste condizioni non si tratta".
Daniela Caselli, segretario provinciale Uil-scuola, ha denunciato la cattiva informazione fornita alle famiglie. Secondo Mauro Montagnani, segretario provinciale Cgil-scuola, alla maggioranza serve una scuola che soddisfi le esigenze del mercato; manca interesse per la formazione. "Noi siamo trattativisti - ha concluso Egidio Pasquali, segretario regionale aggiunto Cisl-scuola - ma non si può accettare una legge che crea solo squilibri e differenze".