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Gazzettino-Contestano la Moratti, sbattuti fuori dalla polizia

UDINE La protesta di alcuni studenti contro il ministro agli stati generali della scuola friulana è degenerata per l'intervento delle forze dell'ordine Contestano la Moratti, sbattuti fuori dalla ...

06/12/2002
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Il Gazzettino

UDINE La protesta di alcuni studenti contro il ministro agli stati generali della scuola friulana è degenerata per l'intervento delle forze dell'ordine
Contestano la Moratti, sbattuti fuori dalla polizia
I ragazzi denunciano di essere stati presi a sberle e spinti contro i muri. Docenti e sindacati abbandonano la riunione
Udine
NOSTRA REDAZIONE

"No a una scuola di padroni, Via, ministra. Dimissioni". Con questo striscione un gruppo di ragazzi minorenni ha accolto ieri il ministro Letizia Moratti, in visita agli Stati Generali della scuola friulana. I giovani hanno preso posto nella sala delle conferenze e hanno assistito a una buona metà dell'intervento del rappresentante del governo Berlusconi, interrompendo in un paio di occasioni la Moratti, che non pareva peraltro per nulla impressionata dal contenuto e dal tono della protesta.

La situazione è degenerata all'improvviso, quando alcuni agenti di polizia hanno deciso di allontanare i giovanissimi contestatori. I ragazzi sostengono di essere stati presi a sberle e pugni da un agente, in una stanza fra l'atrio e il centro congressi, senza alcun valido motivo. Una ragazza sostiene di essere stata sbattuta contro un muro e dice di avere ancora il livido in testa.

Una cosa è certa: le telecamere delle televisioni hanno filmato spinte e strattoni ai danni dei ragazzi. E una ventina di docenti e presidi presenti in sala ha deciso di abbandonare per protesta la sala nella quale il ministro stava concludendo il suo intervento.

I disordini all'interno della Fiera hanno innescato la tensione anche all'esterno: la polizia ha dovuto bloccare l'accesso a decine di giovani che non avevano trovato posto e premevano per entrare nel padiglione fieristico. La Digos parla di 700 giovani contestatori, anche se alcuni docenti sostengono che il corteo fosse assai meno numeroso.

Il comportamento della polizia nei confronti dei contestatori è stato criticato da sindacati e forze politiche. "Grande preoccupazione e sdegno per quanto avvenuto alla giornata di apertura degli Stati Generali della scuola" del Friuli-Venezia Giulia sono stati espressi dalla segreteria regionale della Uil che ha reso noto di aver deciso di non partecipare più agli stessi Stati Generali, che si concluderanno oggi e ai quali già non aveva aderito la Cgil. "L'intervento violento delle forze dell'ordine ai danni degli studenti che in silenzio e pacificamente manifestavano il loro dissenso al Ministro Moratti - hanno affermato il segretario regionale della Uil, Luca Visentini, e quello della Uil Scuola, Ugo Previti - non può avere alcuna motivazione accettabile e giustamente è stato contestato da una grande parte degli ospiti e degli operatori della scuola presenti in sala, ottenendo così la riammissione degli studenti ai lavori". Per l'Unione Regionale del Friuli-Venezia Giulia dei Democratici di Sinistra, l'allontanamento, da parte delle forze dell'ordine, di alcuni giovani che esponevano uno striscione nella sala nella quale il Ministro della Istruzione, Letizia Moratti, stava svolgendo il proprio intervento agli Stati Generali regionali della scuola, è "un fatto grave e preoccupante, lesivo della libertà di espressione, un'offesa per la democrazia". I Ds hanno condannato "severamente l'episodio" e hanno chiesto che "siano accertate le responsabilità", per cui hanno presentato un'interpellanza al Presidente della giunta regionale "per sapere da chi sia stata assunta la decisione di far intervenire le forze dell'ordine e quale sia sull'accaduto la posizione dell'Esecutivo".

R.U.