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Gazzettino-Poredenone-Scuola, cinquanta in pensione senza ricambio

sindacato va all'attacco: "Imboccata una via senza ritorno all'insegna di una politica che per l'istruzione ragiona soltanto in termini di tagli e risparmi" Scuola, cinquanta in pensione senza rica...

28/03/2003
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Il Gazzettino

sindacato va all'attacco: "Imboccata una via senza ritorno all'insegna di una politica che per l'istruzione ragiona soltanto in termini di tagli e risparmi"
Scuola, cinquanta in pensione senza ricambio
La Cgil fa il punto in provincia. Non sono previste nuove immissioni in ruolo ma un maggiore ricorso alle supplenze
Pensionamenti definitivi in arrivo nel Friuli Occidentale, come rilevano le cifre fornite dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (Miur). Il dato complessivo è 89 unità in meno nel Friuli Venezia Giulia (- 49 nel Pordenonese), in tutte le scuole di ordine e grado, che si aggiungono ai primi tagli della Finanziaria 2003, perché non sono previste per il prossimo anno scolastico nuove immissioni in ruolo. A chiarire il quadro della situazione nel Friuli Occidentale è la Cgil Scuola: "Materna 2 posti, Elementari 20, Medie inferiori 21, Medie superiori 20, Ata 26 (amministrativi, tecnici e ausiliari) 26 - precisa Gianfranco Dall'Agnese della segreteria provinciale - ma finora nessun dirigente scolastico. Di questi pensionamenti, 8 soltanto sono per sopraggiunti limiti d'età, 4 per collocamento a riposo, mentre gli altri sono frutto delle ultime finestre, che via via si stanno riducendo".
La "fame di pensioni" si mantiene dunque stabile, come conferma il trend nazionale (21.065 per l'anno scolastico 2002/2003) confrontato con quello regionale. Materne 1.206 nazionale (22 in Friuli Venezia Giulia), Elementari 4.437 (89), Medie inferiori 4.263 (86), Medie superiori 4629 (102), Ata 6.266 (109), Direttori amministrativi 264 (8).

A queste fuoriuscite corrisponderanno delle assunzioni? "Non sembra proprio esservi l'intenzione - precisa Dall'Agnese - altrimenti, a questa riduzione di 21.065 unità, dovrebbero corrispondere assunzioni di 14.535 docenti e 6.266 Ata. Invece non è così, perchè non si assume e si ricorre sempre più alle supplenze: l'anno scorso in provincia di Pordenone si è raggiunto il migliaio, ma quest'anno potrebbe essere peggio. È dal dopoguerra che non accadeva nulla di tutto ciò: nessuna immissione in ruolo significa che il prossimo anno scolastico l'esigenza sarà raddoppiata". Conseguenza: nella nostra provincia il precariato è al 30\%, ma sono state anche ridotte le risorse per le supplenze, senza dimenticare che le relative graduatorie sono esaurite. "Sta determinandosi - spiega Dall'Agnese - una via senza ritorno, all'insegna di una politica che, per l'istruzione e la formazione dei cittadini, ragiona soltanto in termini di tagli e risparmio. Come se non fosse abbastanza, i tagli a professionalità, sostegno degli alunni diversamente abili e investimenti compromettono seriamente il diritto allo studio, la funzionalità degli istituti, i progetti".

Alessandra Betto