Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Gazzettino-Rovigo-I tagli penalizzano l'istruzione

Gazzettino-Rovigo-I tagli penalizzano l'istruzione

riforma Moratti "I tagli penalizzano l'istruzione" Ai privati i maggiori vantaggi. Gli interventi degli onorevoli Frigato e Bellotti Il mondo della scuola è in sofferenza. E' stato questo...

15/01/2003
Decrease text size Increase text size
Il Gazzettino

riforma Moratti
"I tagli penalizzano l'istruzione"
Ai privati i maggiori vantaggi. Gli interventi degli onorevoli Frigato e Bellotti
Il mondo della scuola è in sofferenza. E' stato questo il grido di allarme della tavola rotonda, organizzata dai sindacati confederali e Snals, che ha lanciato un grido di allarme sui segnali di disinteresse sul futuro dell'istruzione. Uno di questi può essere considerata la defezione di alcuni parlamentari polesani invitati al dibattito. Tra impegni precedenti e defezioni improvvise, infatti, dei cinque politici invitati solo gli onorevoli Gabriele Frigato e Luca Bellotti hanno preso parte all'iniziativa. "Abbiamo deciso di incontrarci per parlare di riforma Moratti, di legge Finanziaria e della situazione della scuola pubblica - spiega Bertilla Gregnanin della Uil scuola - la riforma scolastica sta ormai prendendo piede e ancora noi docenti non sappiamo esattamente quali sono gli effetti che produrrà. Basti pensare alle scuole elementari, dove i tre maestri vengono sostituiti da uno solo. Anche sulla devoluzione abbiamo delle perplessità. Le Regioni avranno competenze diverse in materia scolastica, e questo rischia di creare una scuola di serie A e una di B. Anche per quanto riguarda gli stipendi dei docenti, ci domandiamo se non sarebbe finalmente ora di adeguarli al livello europeo". A Teresa Bradiani della Cgil scuola il compito di fornire le cifre del problema. " In un momento in cui si parla dei licenziamenti alla Fiat - ha sottolineato - vorrei specificare che, in tre anni, sono previsti 70mila tagli al personale scolastico, di cui 12mila docenti. Non è anche questo un problema da sollevare? Mi pare che si voglia danneggiare non solo la scuola pubblica, ma anche i diritti dei lavoratori. Un Paese che non investe sulla cultura non ha a cuore lo sviluppo del Paese stesso. Chiediamo ai politici di discutere su queste tematiche, che hanno bisogno di risposte". "Abbiamo rimarcato, anche in questo governo, una mancanza di presa di posizione nei confronti della scuola pubblica - si è allacciata Valeria Cittadin della Cisl scuola - è indubbio, poi, che ciò che va contrattato non può passare attraverso una legge finanziaria. Infine, vorrei sottolineare il disagio con cui i sindacati stanno portando avanti le contrattazione in materia di contratto. Siamo quasi obbligati a chiudere le trattative in fretta, visto che più volte questo governo si è rimangiato una parola già data". Posizione, questa, condivisa anche da Antonio Rossi, segretario Snals. Un po' vaghe le risposte di Frigato, che ha sottolineato solo certi punti. "Non posso non riconoscere che la scuola è caduta un po' nell'oblio - ha iniziato - mi pare che, comunque, i tagli siano presenti dovunque, non solo nell'istruzione. Sulla devoluzione ci stiamo giocando molto. L'unità d'Italia ha trovato nella scuola pubblica un'identità nazionale è oggi mi sembra che qulcuno stia tentando di attaccarla. Invece non mi pare che il governo abbia danneggiato solo la scuola pubblica, visto che i tagli ci sono stati anche per la privata". Quest'affermazione non è piaciuta ai presenti, che hanno preso la parola, sottolinendo i privilegi dei buoni scuola dati ai privati e le detrazioni alla struttura pubblica. Ha chiuso l'onorevole Bellotti, che ha riconosciuto di non avere materiale su cui parlare, e ha proposto ai sindacati di ripetere gli incontri ogni tre mesi, assieme anche agli altri parlamentari.Maria Benedetta Errigo