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Gazzettino-Rovigo-La pace nelle scuole non è solo una bandiera

La pace nelle scuole non è solo una bandiera Poco interessa il divieto di Serrajotto. Alunni e insegnanti lavorano da tempo a progetti contro la guerra La polemica politica pare non interessa...

08/02/2003
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Il Gazzettino

La pace nelle scuole non è solo una bandiera
Poco interessa il divieto di Serrajotto. Alunni e insegnanti lavorano da tempo a progetti contro la guerra
La polemica politica pare non interessare. Che l'assessore regionale Serrajotto abbia esortato a non mettere la bandiera della pace nelle scuole, con tutto il polverone di politici e non che si è tirato dietro, non coinvolge studenti e insegnanti della città. Del resto loro ai temi della pace lavorano da tempo. Dalle elementari alle superiori un unico filone con progetti, iniziative e impegni. La elementare "Samuele Donatoni" si è aggiudicata dall'Unicef il titolo di scuola ambasciatrice di pace, al conservatorio "Francesco Venezze" e all'Ipsia sventola l'iride della bandiera pacifista e al liceo classico "Celio" la bandiera non c'è, ma agli studenti piacerebbe tanto averla.
"Se qualcuno ce la regala, perché no, noi la bandiera l'attaccheremmo" dice Lidia Rosa Macchion, insegnante di quinta elementare alla "Donatoni" e volontaria Unicef. "L'educazione alla pace e allo sviluppo sostenibile è il progetto portante dell'intero circolo". Disegni, letture di poesie, canzoni, i piccoli delle elementari sono coinvolti su più fronti. E basta dargli il via perché il chiasso in classe cessi e loro inizino ad intonare "Goccia dopo goccia", un inno alla fratellanza. "Per essere felici ci vuole la pace" dice Giosuè, "Tutti i bambini del mondo devono avere gli stessi diritti" gli fa eco Laura.

Ma se si passa ai più grandicelli qualche tensione in più c'è. "Il preside ci ha invitato a non esporre la bandiera fuori dall'istituto, a noi non va bene vorremmo attaccarla ugualmente" spiega Domenico Piccininno, rappresentante d'istituto degli studenti al "Celio". "A noi piacerebbe averla, qualche classe ha appiccicato la bandiera all'interno dell'aula" dice Alessandro Ambretti di quarta, mentre Iacopo Ferrari, che frequenta la terza liceo: "Vorremmo fare una raccolta di firme per appoggiare la campagna pacifista". Laura Quaglio, di prima, ha risolto la vicenda a modo suo: "La bandiera l'ho appesa a casa nella mia cameretta".

All'Ipsia invece, oltre a quella italiana, europea e regionale nella facciata c'è anche la bandiera della pace. "Ce l'ha regalata la Provincia e noi l'abbiamo affissa, una decisione votata in consiglio d'istituto - spiega il preside Daniele Stoppa - gli insegnanti s'impegnano con progetti sul tema della pace grazie anche a finanziamenti della Regione. Hanno giudicato offensive le parole dell'assessore e qualcuno ha anche minacciato di dimettersi dai gruppi di lavoro. Non vogliamo fare politica, questo sia chiaro, le finalità sono altre". La bandiera sulla facciata nasce da una richiesta unanime del collegio docenti anche al conservatorio. "È lì dal 22 gennaio - spiega il direttore Massimo Contiero - dalla Regione non è arrivato nessun comunicato che inviti a toglierla. Tutta la polemica l'apprendo dai giornali".

Raffaella Ianuale