Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » GdM-Dai sindacati una netta contrarietà ai finanziamenti a chi sceglie le private

GdM-Dai sindacati una netta contrarietà ai finanziamenti a chi sceglie le private

Dai sindacati una netta contrarietà POTENZA Il via libera ai finanziamenti di 90 milioni di euro distribuiti in tre annualità per le famiglie che scelgono la scuola pivata, contenuto nella Fi...

13/12/2002
Decrease text size Increase text size
La Gazzetta del Mezzogiorno

Dai sindacati una netta contrarietà

POTENZA Il via libera ai finanziamenti di 90 milioni di euro distribuiti in tre annualità per le famiglie che scelgono la scuola pivata, contenuto nella Finanziaria 2003 (saranno dati contributi sotto credito d'imposta e sarà un decreto ministeriale a stabilire i criteri di elargizione), ha riacceso la discussione sulla scuola statale e privata. Contrarietà e preoccupazioni hanno espresso, appena conosciuta la notizia, le organizzazioni sindacali della scuola potentina. "Siamo contrari- dice Saverio Lolaico- segretario provinciale del sindacato maggiormente rappresentativo, lo Snals- al buono scuola, così come concepito e deciso dalla Commissione Senato nella Finanziaria 2003. Va potenziata la scuola statale sotto forma di strutture con finanziamenti adeguati, poichè questa Finanziaria ha abbattuto la sua scure sulla scuola pubblica, effettuando parecchi tagli. Prima di parlare di buono scuola, facciamo diventare competitiva la scuola statale, investendo risorse e facendo riforme con risorse e non a costo zero".
"Diamo- aggiunge il segretario provinciale della Cgil-Scuola, Paolo Laguardia- un giudizio fortemente negativo, perchè questa norma in pratica introduce un'estensione del buono scuola che già è stato attivato in alcune regioni governate dal Polo (Lombardia, Veneto). E' un privilegio che si dà a chi frequenta la scuola privata ed è un aggiramento del dettato costituzionale, che dispone: le scuole private possono funzionare ma senza oneri dello Stato. Questa norma, che finanzia la scuola privata utilizzando il bonus, è la prova di come questo Governo intenda dismettere la scuola pubblica che viene penalizzata dalla legge finanziaria".
"Non siamo- continua il segretario provinciale della Uil-Scuola, Maria Spadola- contro la scuola privata in linea di principio, ma siamo preoccupati per l'incremento di risorse in questa direzione, in contrasto coi tagli finanziari che vanno dagli organici alle dotazioni per la scuola pubblica, mettendo anche in discussione il rinnovo contrattuale. Se non ci sono soldi per queste cose, conclude, non ci possono essere soldi neppure per la scuola privata". Vin.Carl.